Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Detta anche criopass-terapia è un particolare metodo che consente il trasporto attivo di un principio attivo, così da farlo arrivare nella sua sede d'azione, senza sfruttare il trasporto sistemico. Si basa sull'uso della luce laser con cui vengono colpite le molecole del farmaco congelato (-18°) che si vuole veicolare. La criopass terapia si basa su un procedimento fisico di accelerazione delle particelle. Il flusso fotonico generato da un raggio laser viene convogliato all’interno di un crioapplicatore dove incontra le molecole di farmaco imprigionate nel reticolo cristallino congelato.
Le molecole di farmaco vengono così “caricate” di energia e riescono ad oltrepassare la membrana cutanea fino a raggiungere la sede d'azione.
La fase successiva impiega un laser a scansione sulla cute per ottimizzare la distribuzione del farmaco a livello desiderato.
encefalopatia subacuta spongiforme dell'uomo dovuta alle mutazioni nel gene PRNP per la proteina prionica e che causa alterazioni neuropatologiche. Si ha demenza presenile legata ad atassia cerebellare, atrofia muscolare con fascicolazioni, afasia, disartria, disfagia, rigidità e disturbi visivi. Si manifesta fra i 40 e i 65 anni ed è caratterizzata da un periodo di incubazione che varia da 15 mesi a 20 anni. In seguito alla degenerazione della corteccia cerebrale indotta da accumuli amiloidi di proteina prionica (PrP) si ha il decesso. Diagnosi: presenza nel cervelletto di placche amiloidi amorfe e di una proteina amiloide. Non esiste un farmaco efficace per questa patologia
La creatina è un composto sintetizzato dal fegato sulla base di tre amminoacidi: arginina, metionina e glicina. I mammiferi la utilizzano per la contrazione muscolare. La creatinina, il prodotto di degradazione della creatina, è un segnale della funzionalità renale che si ricerca nelle analisi delle urine e del sangue.
Negli ultimi anni, ha riscosso particolare successo come integratore in ambito sportivo, soprattutto per discipline anaerobiche come il culturismo e il sollevamento pesi. È stata anche al centro di numerose polemiche in relazione a un suo utilizzo nel mondo del calcio.
Le ghiandole e i dotti di Cowper rappresentano un’entità anatomica che prende il nome dal chirurgo William Cowper che ne fece oggetto di trattazione nel 1699. Le ghiandole di Cowper possono essere interessate da processi patologici congeniti o acquisiti (generalmente infiammatori)
Anatomia
Le ghiandole e i dotti di Cowper rappresentano un’entità anatomica che prende il nome dal chirurgo William Cowper che ne fece oggetto di trattazione nel 1699. Le ghiandole di Cowper sono piccole formazioni lobulate, di tipo tubulo-alveolare composto, distinte in due diaframmatiche e due bulbari o accessorie.
Le ghiandole diaframmatiche sono disposte ai lati dell’uretra, tra i foglietti del diaframma urogenitale, mentre le ghiandole accessorie si trovano nel corpo spongioso, lungo l’uretra bulbare. I dotti escretori delle ghiandole diaframmatiche attraversano la faccia anteriore del trigono urogenitale e sboccano sulla faccia inferiore dell’uretra bulbare, mentre quelli delle ghiandole bulbari accessorie, sottili e brevi, sboccano direttamente nell’uretra o si fondono con il dotto secretore principale del lato corrispondente
Fisiologia
Lo sviluppo, la crescita e la secrezione delle ghiandole è sotto il controllo degli ormoni sessuali maschili. Le ghiandole di Cowper sono considerate ghiandole sessuali maschili accessorie, analoghe alle ghiandole di Bartolini nella femmina, e riversano il loro secreto nell’uretra cavernosa durante l’eiaculazione. In risposta alla stimolazione sessuale, tali ghiandole producono un secreto alcalino fluido di consistenza mucinosa.
Il fluido neutralizza l’acidità del residuo urinario presente nell’uretra, contribuisce all’aumento del PH vaginale ed agisce come lubrificante.
Come dimostrato da diversi autori, tale secreto non contiene spermatozoi. Numerosi studi hanno evidenziato l'assenza degli spermatozoi nel liquidi preseminale, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di alcuni spermatozoi nel liquido preseminale raccolto dopo stimolazione manuale del pene, assenti invece quando la stimolazione era solo visiva. In ogni caso la risposta alla classica domanda è univoca: il liquido preseminale non ha potere fecondante.
Le ghiandole di Cowper sono, inoltre, coinvolte nella fluidificazione del seme e nella risposta immunitaria dell’apparato genito-urinario, attraverso la secrezione di numerose glico-proteine, tra cui il PSA.
Patologia
Le ghiandole di Cowper possono essere interessate da processi patologici congeniti o acquisiti (generalmente infiammatori). Le lesioni congenite sono rappresentate dalle diverse forme di siringocele (semplice, imperforato o cistico, perforato, rotto, secondo la classificazione di Maizels), una dilatazione cistica del dotto escretore.
Le patologie acquisite, decisamente rare, sono rappresentate da infezioni, calcificazioni e neoplasie. Tali lesioni, nelle prima fasi possono esordire con una sintomatologia irritativa per poi determinare in alcuni casi una sintomatologia ostruttuva di gravità variabile, ed in molti casi possono causare problematiche di diagnosi differenziale.
La terapia sarà mirata in base al fattore eziologico e di stretta competenza specialistica
patologia a trasmissione autosomica dominante contraddistinta da gozzo familiare legato alla formazione di molteplici amartomi riscontrabili sulla cute, mucosa orale, mammella, intestino che può degenerare nello sviluppo di tumori maligni.
La couperose o rosacea è una malattie dermatologica cronica di origine vascolare e in Italia interessa almeno il 3% della popolazione. La rosacea è classificata in diversi stadi, in base al tipo e alla gravità della manifestazioni cliniche. Si parla di dermatite mista del viso, quando nello stesso paziente sono presenti couperose e dermatite seborroica.
Chiamati anche corticoidi, o ormoni corticosurrenalici sono ormoni a struttura steroidea, derivanti cioè dal nucleo di base del colesterolo, sintetizzati nella corteccia surrenale. Sono suddivisi in tre gruppi, ognuno dei quali prodotto in zone anatomicamente distinte della corteccia: glicoattivi (cortisolo e corticosterone), mineraloattivi (aldosterone e desossicorticosterone, o DOC), androgeni (deidroepiandrosterone, o DHEA, androstenedione e testosterone).
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