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Malattia dei reni causata da alterazioni del trasporto di aminoacidi, monosaccaridi, sodio, potassio, fosforo, calcio, bicarbonato, acido urico e proteine nel tubulo prossimale del nefrone (unità funzionale del rene). La sindrome provoca ritardo della crescita e rachitismo quando insorge in età infantile e osteomalacia se insorge negli adulti. Può avere origine congenita, associata ad altre malattie ereditarie quali intolleranza al fruttosio o galattosemia; oppure può essere acquisita e associata a neoplasie maligne o intossicazioni.
Tenosinovite subacuta o stenosante dell'abduttore lungo e dell'estensore breve del pollice.
È una malattia che interessa il pene caratterizzata da una fibrosi circoscritta della guaina che riveste i corpi cavernosi del pene, la tunica albuginea. L’area interessata dalla fibrosi viene definita placca e provoca una perdita di elasticità durante l'erezione e determina una curvatura verso il versante malato. Si pensa che le causa possano essere traumi o microtraumi ripetuti nel tempo a carico del pene eretto. La malattia colpisce prevalentemente uomini tra i 50 e i 65 anni, e frequentemente è associata a malattie quali diabete, gotta, ipertensione e aterosclerosi. La terapia non chirurgica può essere farmacologica generale, farmacologica locale, o una terapia con mezzi fisici. Queste terapie sono efficaci per arrestare i processi di formazione della placca. La terapia chirurgica si attua solo nei casi più gravi e consiste in interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, principalmente di due tipi: rimozione di tessuto sano dalla parte opposta alla curvatura e quindi raddrizzamento del pene, senza escissione della placca; oppure rimozione della placca e sostituzione con un lembo di pelle.
Tale proteina, chiamata anche NAP, ha la capacità di stabilizzare e riparare le funzioni compromesse della rete di microtubuli, quella porzione del cervello responsabile dello scambio di segnali tra i neuroni.
Tale proteina potrebbe rivelarsi essenziale nella cura delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il Parkinson e anche la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Uno studio condotto su topi da laboratorio affetti da SLA, infatti, ha provato che un trattamento a base di NPA ha ripristinato e normalizzato il trasporto assonale di proteine e altri materiali tra una cellula nervosa e l’altra all’interno della rete. I risultati dello studio sono stati resi disponibili nella rivista Neurobiology of Disease.
È un antibiotico usato come antineoplastico, si somministra nella terapia della leucemia acuta, è dotato di attività citotossica e antimitotica e tra i suoi effetti collaterali c'è l’azione depressiva sul midollo osseo.
Studio delle creste epidermiche presenti sulla superficie dei polpastrelli delle dita. In ogni impronta si distinguono tre gruppi di segni: quello basilare, formato dalle linee trasversali parallele alla piega interdigitale; quello marginale, formato dalle linee arcuate che seguono il margine esterno del polpastrello; e quello centrale, costituito dal vortice o ansa, al centro. L'impronta varia da individuo a individuo, anche nei gemelli monozigoti.
Linguaggio usato dai sordomuti per comunicare, utilizzando segni convenzionali delle mani. Conosciuto più comunemente come alfabeto muto.
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