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Tale proteina, chiamata anche NAP, ha la capacità di stabilizzare e riparare le funzioni compromesse della rete di microtubuli, quella porzione del cervello responsabile dello scambio di segnali tra i neuroni.
Tale proteina potrebbe rivelarsi essenziale nella cura delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il Parkinson e anche la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Uno studio condotto su topi da laboratorio affetti da SLA, infatti, ha provato che un trattamento a base di NPA ha ripristinato e normalizzato il trasporto assonale di proteine e altri materiali tra una cellula nervosa e l’altra all’interno della rete. I risultati dello studio sono stati resi disponibili nella rivista Neurobiology of Disease.
È un antibiotico usato come antineoplastico, si somministra nella terapia della leucemia acuta, è dotato di attività citotossica e antimitotica e tra i suoi effetti collaterali c'è l’azione depressiva sul midollo osseo.
Studio delle creste epidermiche presenti sulla superficie dei polpastrelli delle dita. In ogni impronta si distinguono tre gruppi di segni: quello basilare, formato dalle linee trasversali parallele alla piega interdigitale; quello marginale, formato dalle linee arcuate che seguono il margine esterno del polpastrello; e quello centrale, costituito dal vortice o ansa, al centro. L'impronta varia da individuo a individuo, anche nei gemelli monozigoti.
Linguaggio usato dai sordomuti per comunicare, utilizzando segni convenzionali delle mani. Conosciuto più comunemente come alfabeto muto.
Patologia che comporta formazioni papulo-verrucose sul dorso e torace, oltre che volto collo ascelle. È nota anche come Cheratosi follicolare
Vedi discheratosi.
Farmaco miorilassante la cui azione si esplica sulla muscolatura scheletrica, capace di prevenire la liberazione di ioni calcio dal reticolo sarcoplasmatico.
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