Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
È un disturbo percettivo del sistema nervoso centrale che non consente a chi ne è affetto di riconoscere i volti delle persone conosciute. Il termine è stato coniato dal neurologo tedesco Joachim Bodamer e viene dalla fusione di due termini greci “prosopon” (faccia) e “agnosia” (non conoscenza). Il deficit può presentarsi in forma pura o associata ad agnosia visiva, generalmente la causa è una lesione alla giunzione temporo-occipitale.
La proteina C reattiva è sintetizzata dal fegato e poi riversata nel circolo ematico. In condizioni normali i suoi valori sono molto bassi (0.5 mg/L 10mg/L, variabile in base a sesso ed età) ma in presenza di un’infezione o di uno stato infiammatorio, può aumentare in maniera considerevole nel giro di poco tempo. Sembra, infatti, che la PCR aumenti ancor prima che compaiano i sintomi classici dell’infiammazione/infezione come febbre, ecc.
Per effettuare il test basta un campione di sangue venoso. Il dosaggio della PCR è un esame a basso costo ed è disponibile in pochi minuti, ma NON è specifico di nessuna malattia. Si ricorre al suo dosaggio quando si sospetta una malattia infiammatoria (es. artrite reumatoide) o disturbi infiammatori dell’intestino (es. morbo di Chron) o malattie autoimmunitarie (es.lupus eritematoso). Può essere,inoltre,utilizzata per monitorare l’efficacia di una terapia antinfiammatoria oper valutare l’insorgenza di patologie virali o batteriche. In questi casi i valori di PCR possono arrivare a 1000mg/L.
Esiste un altro esame che viene utilizzato per valutare i livelli di PCR che viene detto CRP ultra sensibile;a differenza del precedente esame che riesce a valutare livelli di PCR al di sopra di 10mg/L,questo test riesce a valutare livelli della proteina poco al di sopra di 0,5mg/L. Questo test viene utilizzato per stimare il rischio cardiovascolare anche in persone sane; sappiamo, infatti, che l’infiammazione costituisce uno dei fenomeni che sta alla base dell’instaurarsi dell’aterosclerosi(patologie che colpisce la parete di certe arterie,provocando un ispessimento). Ad oggi non ci sono ancora specifiche linee guida per l’utilizzazione della PCR come indice di valutazione specifico per il rischio cardiovascolare,tuttavia può essere prescritto insieme ad altri esami (HDL,colesterolo,ecc) per avere un quadro più completa di valutazione di questo rischio.
Le domande vanno rivolte nel
FORUM
Consulta la pagina delle analisi
ANALISI CLINICHE Le analisi del sangue
Colpisce poche centinaia di persone in tutto il mondo, fra cui un ragazzo inglese di 24 anni, tale Robert Smith.
La sindrome prende il nome di Proteo, una divinità marina in grado di mutare forma a suo piacimento. Il nesso con la malattia sta soltanto nella mutazione continua della forma del corpo, non certo nella volontà del soggetto colpito. Robert Smith e i suoi malcapitati simili, infatti, devono fare i conti con una crescita continua del proprio corpo, che causa l'aspetto di un gigante deforme.
Il ragazzo inglese è nato idrocefalo ed epilettico, ma è scampato a quella che i medici avevano pronosticato come morte certa e ha cominciato a crescere. Troppo, tuttavia, tanto che oggi è alto 2,10 metri e ha il 50 di piede. Quel che è peggio è che il suo corpo non ne vuole sapere di fermarsi.
L'uomo ha già subito la bellezza di 74 operazioni ed è in attesa di un ennesimo intervento che gli garantisca un minimo di requie. Le ossa infatti continuano a crescere anche laddove non dovrebbero, invadendo muscoli, nervi e organi interni.
La sindrome di Proteo è una patologia sporadica che determina un iperaccrescimento dei tessuti derivati da strati germinali, con disposizione a mosaico. Le manifestazioni cliniche sono altamente variabili e comprendono macrodattilia, anomalie vertebrali, iperaccrescimento asimmetrico e discrepanza di lunghezza degli arti.
Inoltre, si possono presentare iperaccrescimento degli organi viscerali come la milza e il timo, iperostosi, nevo del tessuto connettivo, una distribuzione sproporzionata e atipica del grasso cutaneo, sviluppo muscolare asimettrico e malformazioni vascolari.
La vera causa della malattia non è ancora stata chiarita. In alcuni casi, i medici hanno individuato alcune mutazioni germinali del gene PTEN, ma si tratta appunto di situazioni particolari che lasciano intendere che il gene in questione non sia la ragione dello scatenarsi della patologia.
La teoria genetica più plausibile che spieghi le caratteristiche di tale sindrome è l'ipotesi del mosaicismo somatico di Happle, secondo la quale un gene autosomico letale è in grado di sopravvivere solo in una condizione di mosaicismo.
A causa dell'estrema variabilità dei sintomi e del basso numero di persone colpite, la percentuale di diagnosi errate è molto alta. Secondo un'analisi dei 205 casi di sindrome di Proteo conosciuti e descritti in letteratura, soltanto 97 corrispondono ai criteri diagnostici elaborati dall'Istituto Nazionale Americano della Salute.
I casi che soddisfano i criteri sono perlopiù riconducibili alla situazione di Robert Smith, ovvero giovani maschi la cui crescita viene descritta come asimmetrica, distorta e incessante. Al momento, purtroppo, non esiste cura e la medicina può soltanto ridurre i rischi di morte precoce monitorando in particolare la possibilità di eventi trombotici letali.
tra i sistemi di protezione solare dermatologici rientrano tutti quei rimedi topici e sistemici in grado di limitare i danni derivanti dall'interazione tra le radiazioni solari e la pelle. Si parla di fotoprotezione topica quando vengono utilizzati cosmeceutici (es. creme solari, emulsioni, latti, gel, olii, spray, etc) e di fotoprotezione sistemica quando a questa, vengono aggiunti nutraceutici antiossidanti. I solari possono variare per composizione chimica e capacità protettiva e al momento della visita dermatologica, vengono valutati in maniera personalizzata, i sistemi di protezione solare più adatti al paziente, adattando le caratteristiche del prodotto (es. spalmabilità, fattore di protezione solare, oxygen radicai absorbance capacity, resistenza all'acqua, etc) al tipo di pelle, tenendo conto di diversi fattori individuali come il fototipo, la fascia di età, l'eventuale assunzione di farmaci fotosensibilizzanti e la presenza di malattie della pelle.
La prugna, o susina, è il frutto di un'angiosperma (Prunus domestica) originaria dell'Asia, in particolare della zona del Caucaso e coltivata in Europa fin dall'anno 1000. Le diverse varietà di prugne non presentano differenze per quanto concerne la composizione nutritiva; il diverso colore della buccia (giallo, blu, rosso, verde) non indica differenze di maturazione, ma solo di varietà.
Si tratta di un frutto che può essere acquistato fresco in estate e autunno, ma può anche essere consumato essiccato lungo tutto l'anno. La susina è un frutto dal sapore lievemente acidulo (per la presenza di acido malico) con un discreto potere lassativo, grazie alla presenza di una sostanza, la difenil-isatina, che svolge una funzione stimolante a livello intestinale. Contiene una buona quantità di potassio e calcio e una discreta quantità di vitamine. Le prugne essiccate hanno una concentrazione di zuccheri e sali minerali e un apporto calorico superiori a quelli del frutto fresco, ma contengono meno vitamine.
INFO AL.
Prugna fresca
Carboidrati: 9,9; proteine: 0,5; grassi: 0,1; acqua: 87,5; calorie: 42.
Parte edibile: 89; calorie al lordo: 37.
Prugna essiccata
Carboidrati: 51,7; proteine: 2,2; grassi: 0,5; acqua: 29,3; calorie: 220
Parte edibile (senza nocciolo): 88; calorie al lordo: 194.
Il prurito acquagenico si presenta con un'intensa reazione pruriginosa nelle aree di contatto con l'acqua, senza associarsi ai tipici pomfi dell' orticaria acquagenica. In alcuni casi di prurito acquagenico, oltre al forte desiderio di grattarsi per il prurito feroce, si possono associare anche lesioni secondarie da grattamento cronico e una fastidiosa sensazione descritta dal paziente come punture di spilli, simile al formicolio provocato da un insetto che cammina sotto la pelle. Al momento della visita specialistica andranno ricercate altre malattie della pelle da contatto all'acqua, come l'acquadinia (bruciore della pelle a contatto con l'acqua) e l'orticaria acquagenica (comparsa di pomfi e prurito a contatto con l'acqua).
Il prurito del cuoio capelluto si può riscontrare in diverse situazioni dermatologiche (es. lichen simplex, eczema, psoriasi, tigna capitis, pediculosi, follicolite, dermatite atopica, scabbia, etc) senza associarsi tuttavia a fenomeni di diradamento. Una perdita di capelli si può invece osservare in quelle manifestazioni pruriginose del cuoio capelluto che si accompagnano ad intensa seborrea (es. dermatite seborroica, sebopsoriasi, etc). I farmaci topici e sistemici che si utilizzano per il trattamento del prurito del cuoio capelluto, variano ovviamente in base alla diagnosi clinica al momento della visita specialistica.
|
<
|
dicembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|