Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Tipo di tessuto osseo che costituisce la massa principale di ciascun dente. La dentina racchiude al suo interno la polpa dentaria ed è rivestita dallo smalto in corrispondenza della corona e dal cemento in corrispondenza della radice.
Muscolo del dorso, diviso in due gruppi separati, il dentato superiore e il dentato inferiore, che originano dalle vertebre toraciche e lombari rispettivamente, per inserirsi posteriormente sulle coste.
Esame chiamato anche mineralometria ossea computerizzata (MOc) che serve per accertare il grado di mineralizzazione delle ossa nelle malattie caratterizzate da osteoporosi. Il metodo si basa sull'emissione di fotoni da parte di un isotopo radioattivo e la misurazione dell'intensità con cui tali fotoni vengono arrestati dall'osso. Alla densitometria ossea si associata anche la risonanza magnetica nucleare. Oggi la condizione d’osteoporosi viene definita meglio misurando la massa ossea (mineralometria) tramite metodiche non invasive di densitometria fotonica computerizzata oppure a doppio raggio fotonico, o ancora con la densitometria a raggi X a doppia energia.
Malattia infettiva scatenata da un virus del gruppo degli Arbovirus, sottogruppo Flavivirus. La malattia è trasmessa tramite la zanzara Aedes aegypti e quindi limitata alle zone in cui essa è presente, quelle tropicali e subtropicali. Anche la zanzara del genere Haemagogus può trasmettere il virus dopo essersi infettata pungendo una scimmia, nella cosiddetta forma della giungla. Il dengue tipico provoca febbre, cefalea, dolori ossei e articolari ed eruzioni cutanee oppure febbre emorragica, con emorragie diffuse a tutte le sedi. La diagnosi è formulata mediante test sierologici con ricerca degli anticorpi. La terapia prevede l'uso di sedativi e antinevralgici. La sola profilassi possibile consiste nella lotta alle zanzare e nell’isolamento dei soggetti malati.
Interruzione di una via nervosa. Se un nervo che normalmente stimola un muscolo a contrarsi viene reciso esso non trasmette più lo stimolo al suo bersaglio, compare quindi uno stato di eccitabilità anormale che si manifesta con deboli contrazioni irregolari di singole fibre.
Prolungamento che prende origine dal citoplasma della cellula nervosa e che trasporta l'impulso proveniente da altri neuroni nervoso verso i corpo cellulare. I dendriti possono essere in numero variabile e più o meno ramificati. Si trovano in posizione opposta a quella del neurite, il prolungamento che invece porta verso l'esterno le informazioni.
Processo chimico di modificazione della struttura secondaria, terziaria o quaternaria delle proteine. Quindi sono cambiamenti che non intervengono sulla struttura primaria, la sequenza aminoacidica delle proteine, ma sono rotture dei ponti disolfuro che presiedono alle conformazioni che la proteina assume. La denaturazione porta a perdita dell'attività biologica della proteina o a incremento di sensibilità verso certi enzimi litici. Tra i principali agenti che portano alla denaturazione delle proteine sono il calore, i valori estremi di pH e agenti chimici.
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