Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Prelievo di materiale fecale tramite introduzione di un batuffolo di cotone per circa 2-3 centimetri oltre l'apertura anale. Tampone rettale
Il tampone rettale è indicato per la ricerca dello Streptococcus agalactiae (o streptococco del gruppo B), di batteri patogeni intestinali in caso di enterocolite. In caso di positività viene eseguito contestualmente l'antibiogramma.
Esame per l'accertamento della presenza di batteri patogeni, o potenzialmente tali, nella faringe. L'esame viene eseguito con un tampone di cotone sterile avvolto su un'estremità di una bacchetta di legno. Dopo un breve strofinamento della mucosa, il tampone viene riposto in un contenitore sterile e il materiale in esso raccolto verrà esaminato nel laboratorio di analisi ed eventualmente sottoposto a coltura. Il cavo orofaringeo è normalmente ricco di flora batterica saprofita che alberga senza causare patologie in individui sani; la flora batterica patogena si manifesta in caso di debilitazione generale del paziente o in caso di infezioni.
Raccolta, di materiale prelevato attraverso un tampone che viene “strisciato” immediatamente su un vetrino, mentre un'altra parte viene seminata in contenitori appositi e inviata al laboratorio per l’analisi.
ll tampone cervicale serve a diagnosticare le infezioni date da clamydia, micoplasma, Neisseria gonorrhoee,Trachomatis, Human Papilloma Virus o altri microrganismiche, se trascurate, possono portare all’insorgenza di malattie più serie dell’apparato genitale femminile.
Non si effettua questo tipo di esame nelle donne in gravidanza
Intervento chirurgico per il trattamento delle emorragie nasali, praticato in caso di epistassi di forte entità.
Può essere anteriore o posteriore, a seconda della sede dell'emorragia.
Normalmente il tamponamento anteriore viene eseguito in anestesia locale da personale competente dopo aver pulito ed aspirato per bene le fosse nasali applicando poi per per qualche minuto nella fossa nasale sanguinante una cialdina di cotone imbevuto di anestetico locale per procedere al tamponamento vero e proprio che avviene con una garza impregnata di una polvere antisettica (garza iodroformica) e a seconda delle tecniche, può consistere nella introduzione tramite le narici di strisce di garza con l'ausilio di pinzette apposite per farle scorrere lungo il pavimento nasale, per spingerle delicatamente verso l'alto e grazie ad alcuni passaggi queste si stratificano sino a riempire completamente la fossa nasale ottenendo come risultato un tamponamento più o meno profondo a seconda della necessità.
Il tamponamento nasale posteriore invece si esegue nelle epistassi che hanno origine dalla parte più alta e posteriore delle fosse nasali, nel quale il professionista partendo con la preparazione di garza apposita dalla dimensione della falange del pollice, che viene introdotta tramite un apposito strumento di gomma nella fossa nasale attraverso attraverso la narice da tamponare che si vuole tamponare per poi recuperarlo dalla bocca al quale viene collegato il tampone che una volta ritirato si posizionerà al suo posto e tenuto in trazione dal tiramento del filo.
Mentre il sanguinamento anteriore si può monitorare facilmente, un'insufficiente controllo del tamponamento posteriore sfugge facilmente e un continuo sanguinamento, specie notturno, deve essere tenuto in considerazione.
Malattia acuta caratterizzata dall’accumulo di liquido all’interno del sacco pericardico. Ciò determina una compressione del cuore e delle sue cavità, impossibilitate a contrarsi regolarmente e a distendersi per raccogliere il sangue refluo. Si determina così una situazione di grave insufficienza cardiocircolatoria acuta, con scompenso cardiaco, riduzione della portata, ipotensione e, nelle forme più severe, arresto cardiocircolatorio totale. Il liquido che si accumula nello spazio pericardico può essere sieroso, infiammatorio (come nella pericardite infettiva o uremica) o sangue (nelle forme traumatiche o con fissurazione della parete miocardica, nel corso di infarto). Il tamponamento cardìaco si manifesta quando tale raccolta avviene improvvisamente, senza che i foglietti del sacco pericardico abbiano la possibilità di distendersi progressivamente adattandosi alla nuova situazione: in queste condizioni sono sufficienti poche decine di ml di fluido per causare una sindrome compressiva. La diagnosi clinica, oltre che sull’esame obiettivo, si basa su indagini radiologiche (con allargamento marcato del profilo dell’ombra cardiaca) ed ecografiche (con dimostrazione diretta della presenza di liquido di versamento pericardico). La terapia d’elezione consiste nella pronta evacuazione della raccolta liquida, mediante puntura del sacco pericardico (pericardiocentesi), a scopo decompressivo; nelle forme recidivanti, è utile la messa in sede di un sottile catetere per consentire successivi svuotamenti nel tempo.
Farmaco antiestrogeno utilizzato nella terapia del carcinoma mammario in pazienti che hanno già superato la menopausa.
le controindicazioni sono nausea, vomito, cefalea, perdite vaginali.
Il tamari è una salsa prodotta mediante la fermentazione di tre anni della soia gialla in botti di legno.
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