Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sindrome causata dall’inalazione di polveri di berillio. Ne sono perciò colpiti soprattutto i soggetti che estraggono e maneggiano tale metallo. Il danno è prevalentemenet polmonare, portando a fibrosi, ma possono verificarsi anche altre lesioni nell’organismo, interessando cute, fegato, reni, milza e linfoghiandole. I segni della malattia possono manifestarsi anche molto tempo dopo l’esposizione al metallo, anche 20 anni.
O sindrome oculopupillare, è una sindrome causata dalla paralisi del sistema simpatico cervicale, il quale non riesce più a controbilanciare l'azione del parasimpatico, che quindi prevale. È caratterizzata da restringimento pupillare, rientramento del globo oculare, solo apparente, e restringimento della rima palpebrale. Le cause possono essere diverse, come lesioni del tronco encefalico, del midollo o delle radici del plesso brachiale.
Forma molto rara di piastrinopatia congenita. È caratterizzata dalla mancanza sulla membrana piastrinica di un recettore capace di legare il fattore VIII di von Willebrand. La sintomatologia si manifesta solo negli omozigoti ed è caratterizzata da emorragie cutanee, mucose e viscerali molto gravi, talvolta mortali.
Sinonimo di legamento ileofemorale.
Sinonimo di sarcoidosi.
Particole tipo di sieroprofilassi eseguita in soggetti ipersensibili. Consiste nella somministrazione frazionata di siero immune, prima per via sottocutanea, poi intramuscolare. Si comincia con dosi minime e si prosegue aumentando la dose in modo progressivo, iniettando il siero a intervalli di almeno 15 minuti
Sono farmaci che agiscono inibendo i recettori beta del sistema nervoso simpatico. Creano diminuzione della frequenza cardiaca, riduzione della pressione arteriosa, stabilizzazione della membrana cellulare e causano inoltre broncocostrizione. Sono usati generalmente nella terapia delle malattie cardiovascolari, nel trattamento dell’ipertensione arteriosa (da soli o associati ai diuretici), della cardiopatia ischemica da insufficienza coronarica (angina pectoris), perché riducono il lavoro cardiaco. Possono determinare disturbi intestinali, freddo alle estremità, bradicardia, ipotensione, depressione, allucinazioni e incubi notturni, crampi muscolari, astenia, impotenza. Associati a barbiturici, fumo, rifampicina hanno un effetto ridotto; al contrario ne aumentano l’effetto gli estroprogestinici e l’idralazina. Sono controindicati in caso di scompenso cardiaco, ipotensione, asma bronchiale, terapia antidiabetica (possono mascherare un'eventuale crisi ipoglicemica).
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