Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Pianta erbacea perenne, Atropa belladonna, della famiglia delle Solanacee. Ha foglie lanceolate, fiori color bruno e bacche di color nerastro lucide. La pianta fresca contiene iosciamina che seccando si trasforma in atropina. Questa ha diverse funzioni: è in grado di paralizza le fibre nervose che vanno ai muscoli lisci; di ridurre le secrezioni ghiandolari; di rallentare e poi accelerare la pulsazione cardiaca (azione sul vago); di determinare una forte eccitazione cerebrale. Tutta la pianta è tossica, e l'avvelenamento è mortale o comunque sempre grave. In terapia, sotto stretto controllo del medico, si usa come antispastico, dilatatore della pupilla e riduttore della salivazione e della sudorazione. Il nome deriva probabilmente dall'uso che ne facevano le donne in passato che usavano dilatarsi le pupille per avere uno sguardo più attraente.
Porzioni dei canali collettori dell’urina che, nel rene, attraversano le piramidi del Malpighi.
Catene di immunoglobuline leggere libere (kappa o lambda) presenti nelle urine nel caso in cui siano in corso nell’organismo particolari patologie. Ad esempio mieloma, amiloidosi, leucemia plasmacellulare o morbo di Waldenstrom.
Sindrome causata da una lesione del tronco cerebrale a livello mesencefalico. Tale lesione porta a una paralisi del nervo oculomotore comune omolaterale alla lesione, con tremore, movimenti involontari controlaterali e, talvolta, emiparesi controlaterale.
Farmaco antinfiammatorio usato anche nel trattamento degli stati febbrili. Presenta gli effetti collaterali e le controindicazioni degli antinfiammatori non steroidei (FANS).
Farmaci
Lagin, Tantum, Tantum Rosa.
Indicazioni
Antidolorifico e antiflogistico usato in chirurgia, ortopedia, otorinolaringoiatria, ginecologia, medicina. Affezioni infiammatorie delle mucose vulvovaginali, vulvovaginiti ed esocerviciti di qualsiasi genere e natura; profilassi pre e post-operatoria nella chirurgia ginecologica, igiene intima durante il puerperio.
Controindicazioni
Controindicata nei soggetti con ipersensibilità accertata verso il prodotto.
Interazioni
Non sono state evidenziate interazioni con altri farmaci
Classe di psicofarmaci ad azione spiccatamente ansiolitica e ipnotica (inducente il sonno). Sono sicuramente una della classi di farmaci più usati al mondo. Tra le più usate ricordiamo: diazepam, lorazepam, alprazolam, ecc. In base al loro dosaggio possono essere utilizzate sia in forme lievi di ansia e di insonnia, che in forme di gravi psicosi.Le b. agiscono sul sistema del GABA, un neurotrasmettitore inibitorio, che ha cioè il compito di inibire la trasmissione tra i neuroni. Stimolando il GABA si ottiene un effetto calmante e rilassante. Ricerche più recenti hanno scoperto che questi farmaci agiscono anche su altri sistemi di trasmissione cerebrale, modulando l’azione di altri neurotrasmettitori quali la serotonina, la noradrenalina, l’acetilcolina e la dopamina. Le b. sono farmaci sintomatici: agiscono cioè sul sintomo ansia ma non sulla malattia. Cessato il loro effetto, la patologia ansiosa ritorna.Vengono somministrati solitamente per via orale si differenziano tra di loro per la rapidità e durata d’azione (emivita), e su queste basi il medico sceglie l’ansiolitico più adatto al singolo caso. La distinzione tra ansiolitiche e ipnotiche corrisponde solo a una scelta di mercato: qualunque molecola può avere l’uno o l’altro effetto, è solo una questione di dosaggio. In linea teorica le b. a emivita breve sono preferibili per indurre il sonno, quelli a emivita lunga per alleviare l’ansia.Possono essere usati anche come farmaci anticonvulsivanti e come coadiuvanti nelle anestesie generali.In generale sono farmaci ben tollerati, ma possono determinare la perdita di concentrazione, l’allungamento dei tempi di reazione, la tendenza ad addormentarsi (che deve sempre essere considerata quando ci si deve mettere alla guida) e le difficoltà di deambulazione. Inoltre c’è un alto rischio che si instaurino i fenomeni di tolleranza e dipendenza: chi si abitua a prendere una benzodiazepina quotidianamente è costretto ad aumentare man mano la dose per ottenere lo stesso effetto, correndo il rischio di incorrere in un’intossicazione acuta, caratterizzata da irritabilità, aggressività, difficoltà di coordinazione, deficit di attenzione e memoria, compromissione della capacità di interazione con gli altri.
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