Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Emissione di sperma da parte del maschio durante l’orgasmo. Non è sotto il diretto controllo della volontà, ma è regolata dal sistema nervoso autonomo. È costituita da due fasi: fase viscerale o di emissione, regolata dal sistema ortosimpatico lombare, durante la quale si ha la contrazione della parte terminale degli epididimi, dei deferenti (vescichette seminali, prostata e uretra bulbare), e chiusura del collo vescicale, per impedire il reflusso di sperma in vescica; e la fase di eiaculazione propriamente detta, caratterizzata dalla contrazione ritmica (ogni 0,8 sec.) dei muscoli striati bulbari e perineali e dell’uretra, che determinano la fuoriuscita dello sperma accompagnata alle sensazioni piacevoli dell’orgasmo.
Sotto questo nome vengono raggruppate dieci condizioni patologiche ereditarie e rare del tessuto connettivo,caratterizzate da iperestensibilità della pelle e delle articolazioni e fragilità cutanea,ecchimosi per traumi lievi,lenta guarigione delle ferite con cicatrici anomale. La loro distinzione viene effettuata in base a caratteristiche cliniche,biochimiche e genetiche.
Dati epidemiologici indicano un incidenza di un caso su 5.000-10.000 soggetti e può colpire in ugual misura sia il sesso maschile che quello femminile.
Cause:sappiamo che il collagene è il principale costituente del tessuto connettivo ed ha funzione di sostegno e resistenza;ne esistono di diversi tipi:-collagene di tipo I:è il più abbondante ed è presente soprattutto a livello delle ossa,legamenti e pelle; -collagene di tipo III:che costituisce la parete dei vasi; -collagene di tipo V:presente soprattutto a livello della pelle e dei legamenti. Quindi,mutazioni genetiche a carico del collagene di tipoI provocano fragilità ossea;tuttavia,se la mutazione coinvolge particolari regioni della proteina,avremo fragilità di tendini e legamenti,ma non dell’osso(forma artrocalasica). Alterazioni del collagene III determineranno alterazioni della resistenza delle pareti dei vasi(forma vascolare). Alterazioni del collagene V determineranno un aumento della lassità di pelle e tendini (forma classica).
A parte il tipo cifoscoliotico e il tipo dermatosparassi,tutti gli altri tipi vengono trasmessi con modalità autosomica dominante.
Classificazione:-tipo classico:viene trasmesso con modalità autosomica dominante;mutazione a carico del collagene V;si possono distinguere criteri maggiori che lo caratterizzano(articolazioni ipermobili e instabili,difficile cicatrizzazione dei tessuti,ernie,prolassi,ecchimosi) e criteri minori(pelle liscia e vellutata,lussazioni,ipotonia muscolare,dolore); -tipo ipermobile:viene trasmesso con modalità autosomica dominante;il difetto molecolare è sconosciuto;anche in questo caso si distinguono criteri maggiori(ipermobilità articolare e fragilità tissutale meno pronunciata rispetto al tipo classico) e criteri minori(dislocazioni articolari,dolore,ipotonia muscolare); -tipo vascolare:trasmesso con modalità autosomica dominante;mutazioni a carico del collagene di tipo III;è la forma più grave;la morte può sopraggiungere per rottura spontanea di arterie;criteri maggiori(pelle sottile e lucida; parete dei grossi vasi e dei principali organi cavi,come utero e intestino,sono estremamente fragili,ecchimosi diffuse);criteri minori(invecchiamento precoce della pelle,soprattutto di mani e piedi;fistole arterovenose,vene varicose,pneumotorace,rotture muscolari e tendinee); -tipo cifoscoliotico:trasmesso con modalità autosomica recessiva,dovuto alla mutazione dell’enzima lisil-idrossilasi;è molto raro ma estremamente grave;criteri maggiori:ipotonia muscolare dalla nascita,scoliosi,fragilità dei legamenti,fragilità corneale e del globo oculare;criteri minori:rottura di arterie,facilità di contusioni;le modificazioni a carico della gabbia toracica possono portare a problemi cardiaci e respiratori anche mortali; -tipo artrocalasia:trasmesso con modalità autosomica dominante;mutazione del collagene I per delezione dell’esone 6;è raro;criteri maggiori:lussazione delle anche e lassità dei legamenti;criteri minori:fragilità tissutale,lassità della pelle,ipotonia muscolare,scoliosi; -tipo dermatosparassi:modalità di trasmissione autosomica recessiva;mutazione a carico della proteina N-proteinasi che agisce sul collagene I;criteri maggiori:pelle cascante;criteri minori:rottura prematura delle membrane fetali,pelle pastosa.
Diagnosi:risulta essere essenzialmente clinica;ovviamente essendo una forma ereditaria è possibile,in alcuni casi,effettuare anche diagnosi prenatale. I sintomi principali sono rappresentati da:ipermobilità articolare dovuta ad una estrema lassità dei tessuti;la cute si presenta estremamente elastica e può dare origine a pieghe;risulta però essere anche più fragile con conseguente rallentamento della guarigione delle ferite;sanguinamento per lievi traumi; possibile interessamento di altri organi come utero,intestino,cuore e polmone.
Per quanto riguarda la terapia,non esiste un trattamento specifico per questa malattia ma si limita a curare ed intervenire sui sintomi. È necessario che i pazienti evitino sport ed ogni tipo di attività che possa esporli a traumi e che evitino farmaci che possono favorire il sangiunamento(es.aspirina).
Formazione periferica che, in reazione agli impulsi trasmessi da una fibra nervosa efferente, genera una risposta specifica nel tessuto (muscolare, viscerale, ghiandolare) che innerva.
Reazione nociva indesiderata nei confronti dei farmaci, prodotta fortuitamente alle dosi utilizzate per fini profilattici, diagnostici o terapeutici. Nessun farmaco ne è totalmente privo: tutti determinano in modo più o meno grave, insieme agli effetti terapeutici, anche un certo numero di effetti indesiderati. In genere vengono indicati nel foglietto illustrativo delle specialità medicinali. Possono rappresentare la conseguenza di processi diversi: reazioni immunoallergiche, dipendenza fisica o psichica, tolleranza ecc.
Detto di preparazione farmaceutica, sotto forma di granulato o compressa, che al contatto con l'acqua si scioglie generando anidride carbonica, la quale crea effervescenza e rende più veloce il processo di assorbimento.
Detto di fibra e nervo che servono a trasmettere all'organo effettore gli impulsi generati dai centri nervosi, oppure di condotto che veicola un liquido fuori da un organo oppure da un distretto corporeo.
Piccola macchia cutanea giallo-brunastra, rotondeggiante o di forma ovale, a superficie liscia; ha origine da un aumento del pigmento melanico. Le efèlidi vengono localizzate in modo diffuso alle zone scoperte del corpo (viso, collo, arti superiori) e divengono più evidenti nel periodo primavera-estate per la maggiore esposizione ai raggi solari, mentre nel periodo invernale hanno la tendenza ad attenuarsi. Si manifestano in soggetti giovani, con pelle poco pigmentata e capelli biondi o rossi; tendono a sparire dopo i 40 anni.
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