Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Enzima proteolitico contenuto nei globuli bianchi, capace di degradare le proteine del collageno tra cui l'elastina. È implicata nella patogenesi degenerativa, specialmente nell'asma e nella granulomatosi di Wegener.
Viene prodotto soprattutto dal pancreas e possiede la proprietà di scindere l'elastina. Viene prodotta anche dalle cellule del sistema immunitario. Prima prodotta nel pancreas sotto forma di proelastasi, viene attivata dalla tripsina che la trasforma in elastasi.
I diversi geni che codificano per l'elastasi sono due, che portano alla sintesi di due diverse forme di elastasi, prodotte in zone diverse dell'organismo e con attività e funzioni diverse,l' elastasi pancreatica e l'elastasi neutrofila.
La prima, pancreatica, interviene nei processi digestivi ed ha il compito di facilitare la digestione di alcuni alimenti come il collageno. La seconda, prodotta dai neutrofili, conosciuta anche come elastasi 2, è coinvolta nella patogenesi degenerativa, specialmente nell’asma e nella granulomatosi di Wegener.
Organismi come la Pseudomonas aeruginosa producono una elastasi a parte, considerata come un fattore di virulenza.
Condizione di ipertensione polmonare generata da cardiopatia o vasculopatia congenita, in cui lo shunt sinistra-destra si inverte e compare cianosi, accompagnata da dispnea, dolore stenocardiaco, emottisi ed epistassi, sincope e cefalea. Può presentare complicazioni dovute a insufficienza cardiaca congestizia, aritmie, infarti miocardici e polmonari. Si manifesta dopo i 2 anni di età, in media verso i 14 anni, e conduce a morte entro i 30-35 anni; nonostante questo, le persone affette conducono una vita pressoché normale fino alla morte, che è di solito improvvisa. I fattori di rischio per un aggravamento della sindrome sono rappresentati da emorragie, febbre, vomito e diarrea, gravidanza e puerperio. La terapia ha lo scopo di porre particolare attenzione a questi fattori di rischio e, poiché è in genere controindicato l'intervento chirurgico, in genere si evita che insorga la sindrome, operando tutti i bambini con comunicazione sistemico-polmonare. Nell'adulto si può invece intervenire solo col trapianto cuore-polmoni.
Disturbo sessuale del maschio, che consiste in un ritardo involontario, e quindi sgradevole, del riflesso eiaculatorio, nonostante una stimolazione lunga e adeguata. Può essere primaria o secondaria, assoluta (il paziente non riesce mai a eiaculare quando lo vuole) o, più spesso, direttamente legata alla situazione. Difficilmente avviene su base organica (malattie neurologiche, neuropatia diabetica, farmaci); generalmente è su base psicologica, e indica difficoltà a vivere serenamente il rapporto con il partner o l'esperienza di perdere una parte di sé (lo sperma) che in alcuni casi risulta ansiogena per gli uomini, come del resto può essere la stessa esperienza dell'eiaculazione, associata all'orgasmo, e quindi alla perdita di controllo dei propri confini.
Disturbo sessuale del maschio, che comporta eiaculazione in vescica, da non confondere con l'aneiaculazione: il paziente sente le contrazioni eiaculatorie e prova l'orgasmo, senza vedere la fuoriuscita di liquido seminale. È di fatto sempre di natura organica per difetti della fase viscerale dell'eiaculazione (complicazione inevitabile di alcuni interventi addominali, o su prostata e vescica; oppure conseguenza di farmaci, di neuropatia diabetica); ma in alcuni casi (per esempio, per mezzo di tecniche yoga) può essere ottenuta anche volontariamente mediante la concentrazione. La diagnosi è basata sulla constatazione della presenza di spermatozoi nelle urine ottenute in seguito a masturbazione. La terapia, quando è possibile, è medica.
L'eiaculazione precoce (in latino ejaculatio praecox) può essere definita come la difficoltà o incapacità da parte dell'uomo nell'esercitare il controllo volontario sull'eiaculazione.È considerata la disfunzione sessuale maschile più diffusa, in quanto affligge il 25%-40% degli uomini. Viene distinta in primaria o secondaria rispettivamente se è manifestata fin dall'inizio dell'attività sessuale del soggetto o se è intervenuta in un secondo momento, dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente. Si parla inoltre di disturbo generalizzato o situazionale a seconda che sia sempre presente nell'attività sessuale dell'uomo o soltanto per determinate situazioni, attività o partner.
L'eiaculazione precoce consiste nell'avere l'eiaculazione in seguito a stimolazione sessuale anche minima, oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione e comunque prima di quando il soggetto desidererebbe.
L'eiaculazione precoce è l'emissione di sperma che avviene prima che il paziente abbia toccato la sua partner; e/o prima che l'abbia penetrata; e/o in breve tempo dopo l'inizio del rapporto.
Innanzi tutto è necessario precisare che l'eiaculazione precoce non è una malattia. I gorilla e gli scimpanzé, i nostri più vicini parenti, copulano in pochi secondi.Venire rapidamente alla prima esperienza è quindi assolutamente normale. Ritardare l'eiaculazione è il risultato della particolare capacità umana di vivere il sesso in modo più profondo degli animali. Il meccanismo fondamentale che bisogna attivare per fare questo è mentale. Come evitarla: 1 - È necessario vedere l'incontro con un'altro essere umano come un momento magico che va centellinato. Se siete troppo ansiosi, troppo interessati, se vedete una donna solo come cosa da conquistare, un modo di sfogarvi, non avete un reale interesse a far durare a lungo l'amplesso. Spesso proprio a causa di questo modo di vedere il sesso (aggravato dalla timidezza e dall'impazienza) mentre si fa l'amore ci si trova distaccati, non si partecipa veramente a quel che si fa. Al contrario per prendere gusto al sesso bisogna avere veramente voglia di essere lì. Mettere tutta l'attenzione e la curiosità nel guardare, annusare, accarezzare, toccare, abbracciare. Tutto il problema sta nella passione. Le carezze iniziali non devono essere preliminari ma essere già l'obiettivo del tuo agire. Il piacere è già lì. Bisogna rilassarsi e ascoltare, assaporare e cercare i gesti che ci danno subito il piacere più forte. E più tu provi piacere a massaggiare, più lei proverà piacere a essere massaggiata (e vicerversa). Se fin dai primi baci riesci ad ascoltare le sensazioni piacevoli che il suo corpo ti dà, allora hai già risolto in gran parte il problema. Infatti quel piacere ti trascinerà, così che non penserai più a fare bella figura. Se giocherete insieme godendone lievemente, fin da subito, avrete già raggiunto l'obiettivo principale: provare piacere. Se per te questo è difficile prova a dedicarti ai massaggi e scoprire così piano piano il piacere di toccare. Di toccare non per un minuto ma per un'ora. Così entrerai in un rapporto più piacevole con il tuo e il suo corpo. 2 - La seconda mossa è rilassarsi. Fare sesso è una cosa allegra, un godimento fatto di coccole e carezze. Troppo spesso lo si fa seri, cupi, spaventati. Con un'attitudine drammatica dentro. Butta via tutto. Ridi! Succedono una quantità di cose buffe mentre ci si spoglia, ci si bacia, ci si rotola sul letto. Cerniere lampo bloccate, nasi che si maciullano uno contro l'altro, ginocchiate, starnuti e attacchi di tosse, gomme americane che vanno di traverso, soffocamenti, reggiseni che non si slacciano. Ci sono decine di occasioni per ridere o per farsi il sangue cattivo. Dipende da voi. Comunque la capacità di inventare un gioco, una battuta, a letto vale mille volte di più della lunghezza del pene o di qualunque fantastica tecnica amatoria. Ridere fa bene, è piacevole e rilassa in modo eccezionale. E ne abbiamo bisogno tutti perché a letto serpeggia sempre, specie le prime volte, l'imbarazzo e la paura. Ridere sdrammatizza e ti mette nello stato d'animo giusto per godere al massimo ogni carezza. Solo se sei in questo spirito avrai veramente voglia che duri a lungo e non ci sarà nel tuo subconscio neppure un'ombra di desiderio che finisca il più presto possibile. 3 - Fatta questa piccola rivoluzione mentale e culturale non restano che due dettagli tecnici. Per rallentare l'orgasmo devi respirare profondamente, riempiendo e svuotando i polmoni fino in fondo, lentamente e senza sforzo, in modo morbido. Più la respirazione è profonda e più ossigeno arriva al corpo, risvegliando i tuoi "sensori del piacere" e aumentando la tua capacità di percepire. Più ti piace e più ti verrà spontaneo dedicarti ad ascoltare il piacere. Per ottenere il massimo effetto della respirazione è necessario accompagnarla con movimenti lenti e fluidi. Muovendovi con lentezza faciliterai il fatto che la tua mente entri in uno stato più ricettivo e pacato. Ti rilasserai sempre di più muscolarmente (in special modo cerca di lasciare in stato di abbandono i muscoli del basso ventre). Ti renderai subito conto che le tue percezioni cambiano rapidamente in meglio. Aumenta la definizione. 4 - Per finire due accorgimenti tecnici molto utili. Quando senti che l'eccitazione sale, fermati e chiedi alla tua partner di fare altrettanto. Restare fermi è molto bello,. Si assapora il caldo abbraccio dei corpi. Poi quando ti sei calmato provate a muovervi lentissimamente, molto lentissimamente.
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