Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Dolore alla bocca dello stomaco, tipico dell ulcera gastrica e duodenale che può pcostituire anche il sintomo di esofagite pancreatite calcolosi biliare.A volte questo dolore può essere associato a calcolosi della colecisti oppure ad una appendicite. In altri casi può essere legato ad un disturbo di carattere cardiaco: angina pectoris oppure ad una lesione (infarto) del miocardio inferiore. I disturbi di somatizzazione, soprattutto nei bambini, possono manifestarsi insieme a dolore addominale ed epigastrico.
Ognuna delle estremità delle ossa lunghe di forma varia generalmente espansa sono composte da una massa centrale di tessuto spugnoso rivestite da tessuto osseo e in corrispondenza delle articolazioni da cartilagine. Un sottile disco cartilagineo cartilagine epifisaria o di accrescimento che divide l'epifisi ossea dalla diafisi ha capacità di produrre tessuto osseo e nella fase dello sviluppo provvede all' accrescimento in lunghezza dell osso.
È un organo, immediatamente adiacente al testicolo e a esso collegato, costituito da innumerevoli canalicoli, chiamati condottini, che contengono lo sperma prodotto nel testicolo. È addossato al testicolo e congiunto ad esso.
Gli spermatozoi che si sono formati nei testicoli entrano nella testa dell'epididimo, avanzano verso il corpo e alla fine giungono nella regione della coda, in cui vengono contenuti. Gli spermatozoi che entrano nella testa dell'epididimo sono incompleti - mancano della capacità di muoversi in avanti e di fecondare un ovulo.
E’ situato dietro il margine posteriore del testicolo, lungo 50 mm, largo 15 mm, con uno spessore di 5 mm. La prima porzione è detta testa, segue una porzione intermedia o corpo ed una estremità inferiore o coda.
L'epididimite, infiammazione dell'epididimo, è spesso unilaterale e, in molti casi, si accompagna anche all'infiammazione del testicolo omolaterale.
L'epididimite è caratterizzata da tumefazione, arrossamento, edema e dolore locale con irradiazione alla regione inguinale. Febbre, brividi e stato generale di salute compromesso stanno ad indicare una grave infezione o, cosa ancor più grave, un ascesso
Negli uomini sessualmente attivi con un'età inferiore ai 35 anni l'epididimite è frequentemente causata da germi trasmessi sessualmente, come la Clamidia T. o la Neisseriae G., ed è comunemente associata all'uretrite. Altri agenti etiologici di epididimite sono gli Enterobatteri Gram-negativi che si possono ritrovare in uomini con infezioni ricorrenti o sottoposti ad indagini strumentali o a chirurgia del tratto urinario.
Le forme aspecifiche insorgono per via ascendente attraverso il dotto deferente. Fattori predisponenti sono rappresentati da: ipertrofia prostatica, stenosi dell'uretra, cistiti, uretriti, cateterismo uretrale, presenza di catetere vescicale, lesioni iatrogeniche dopo manovre endoscopiche.
La diagnosi microbiogica delle epididimiti può essere agevolmente eseguita con l'esame del secreto uretrale e nel campione di urine del tratto intermedio.
La presenza di diplococchi gram-negativi intraleucocitari nel secreto uretrale, indica una infezione da Neisseria gonorrhoeae, mentre la sola presenza di leucociti indica una infezione non gonococicca.
Nell'epididimite acuta l'infiammazione e il gonfiore interessano più frequentemente la coda dell'epididimo, e possono coinvolgere il resto dell'epididimo e il parenchima testicolare. Il cordone spermatico omolaterale può essere teso e gonfio.
L'epididimite può alterare l'eiaculato con una riduzione del numero e della qualità degli spermatozooi
Genere di funghi patogeni Deuteromiceti, della famiglia Moniliacee, che sono all'origine della tigna del piede tinea pedis o piede d atleta. La specie Epidermophyton flocculosum è causa della tigna dell'inguine tinea cruris .
Detta anche Tigna (o tinea), è una micosi cutanea superficiale provocata da dermatofiti (generi Trichophyton, Microsporum, Epidermophyton). Vengono distinte: tigna del pelo (tinea capitis, tinea barbae); tigna delle parti glabre (tinea corporis, tinea cruris, tinea pedis o piede d'atleta); tigna delle unghie, od onicomicosi.
Le tigne del pelo che interessano il cuoio capelluto (tinea capitis) possono essere suddivise in favose, microsporiche e tricofitiche, in base al tipo di micete responsabile. La tigna microsporica, causata da Microsporum canis o Microsporum audouini, colpisce i bambini (fino a 10 anni d'età) attraverso contagio diretto o indiretto perlopiù da animali infetti (gatti, cani ecc.). Insorge con una o più chiazze tondeggianti delimitate, del diametro di circa 5-6 cm, ricoperte da squame bianco-grigiastre, con capelli spezzati e fragili. La malattia, anche se non curata, evolve spontaneamente e senza esiti cicatriziali con la pubertà. La tigna tricofitica, dovuta a varie specie di Trichophyton, viene anch'essa trasmessa attraverso contagio interumano o da animali domestici, e interessa bambini in età scolare; sul cuoio capelluto si riscontrano piccole e numerose chiazze tondeggianti finemente desquamanti, dai margini netti, con i capelli parassitati che risultano troncati poco al disopra del punto di emergenza; guarisce spontaneamente senza esiti alla pubertà, ma se viene complicata da fenomeni infiammatori può lasciare cicatrici alopeciche permanenti. La tigna favosa, sostenuta da Trichophyton schoenleini è rara in Italia e si manifesta con ammassi miceliari fungini (scutuli) localizzati alla base dei capelli, che si presentano radi, opachi, pulverulenti. Lo scutulo hpresenta una forma discoidale, dal colore giallo zolfo, e un caratteristico odore di orina di topo. La malattia guarisce lasciando esiti cicatriziali e aree senza capelli. La tinea corporis che interessa le parti glabre del corpo è provocata da numerose specie di dermatofiti, generalmente di provenienza animale. Le lesioni sono di solito multiple, asimmetriche e shanno l'aspetto di chiazze eritemato-desquamative tondeggianti, con limiti netti, e tendenza ad assumere un aspetto figurato per la diffusione centrifuga e la risoluzione nella zona al centro della lesione. A livello delle pieghe inguinali (tinea cruris o epidermofizia inguino-crurale) la lesione eritemato-squamosa è in genere bilaterale, simmetrica, con origine sul fondo della piega ed stesa in direzione della faccia interna della coscia. La tinea pedis è una micosi del piede molto diffusa, più frequente negli adulti e durante la stagione estiva, per la maggiore sudorazione e macerazione, fattori favoriscono l'attecchimento dei miceti. Il contagio avviene generalmente in ambienti come palestre, piscine, docce, direttamente o per via mediata. Insorge con desquamazione e macerazione sulla faccia laterale delle dita e sul fondo degli spazi interdigitali dei piedi; olitamente vengono colpiti il terzo e il quarto spazio. In seguito possono presentarsi lesioni eritemato-vescicolose e ragadiformi, e il quadro può arrivare fino al dorso e alla pianta del piede.
La diagnosi delle tigne comporta la ricerca microscopica del parassita nei peli e nelle squame (esame micologico). La terapia è farmacologica, con antimicotici per applicazione locale o per via orale,da somministrare sotto controllo medico.
L'epidermide è lo strato più esterno della cute. E' di derivazione ectodermica e ha lo scopo di proteggere l'organismo dagli agenti esterni. Le cellule si distribuiscono in 4 strati: strato corneo, granuloso, spinoso (o malpighiano), basale. Lo strato corneo è il più esterno ed è costituito da cellule con elevato turnover (28 giorni) corneificate. A livello della pianta dei piedi e del palmo delle mani questo strato è più spesso (ipercheratosico) ed ha lo scopo di proteggere maggiormente queste zone. Lo strato granuloso è costituito da cellule in una fase intermedia di corneificazione, in cui il nucleo è addensato a granuli. Lo strato sponoso è caratterizzato da cellule con propagini definite spine. Infine lo strato basale è costituito da cellule immature. Tra le cellule dello strato basale si trovano i melanociti, cellule ramificate che iniettano con i loro prolungamenti melanina (pigmento scuro) nelle cellule circostanti, fornendo così la tipica colorazione alla cute. Dopo l'esposizione solare queste cellule proliferano e sono iperattive (abbronzatura).
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