Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Rara malattia neoplastica la cui caratteristica principale è l'abnorme proliferazione di eritroblasti nel midollo osseo. La patologia può avere una forma isolata, detta eritremia pura o malattia di Di Guglielmo relativamente benigna, oppure può essere associata a leucemia, eritroleucemia a prognosi sfavorevole. Una colorazione rossa della cute, soprattutto del volto, dilatazione delle vene sottocutanee e di quelle del fundus oculi splenomegalia cefalea vertigini dolori agli arti inferiori, sono elementi che la caratterizzano clinicamente. Si manifesta anche un'importante poliglobulia con emazie di aspetto normale. Possibili esempi di approccio terapeutico alla malattia sono la polichemioterapia, il trapianto di midollo osseo e l'immunoterapia. La patologia nella sua forma leucemica è infausta entro 10-15 anni.
Malattia della pelle causata dal Corynebacterium minutissimum che si manifesta con chiazze brunastre e desquamanti in corrispondenza delle pieghe inguinali ascellari e sottomammarie. L'unico sintomo che viene percepito dal paziente è costituito da manifestazioni dermatologiche, con caratteristiche simili a candidosi, ma di origine diversa dalle micosi. L'infezione si manifesta con artrosi cervicale, dolori alle articolazioni, artrite settica, macchie rosse lungo le pieghe della pelle, all'inguine, sotto le ascelle, sul collo. La zona investita dalla malattia può subire macerazione nel caso di sudorazione abbondante o ripetuto sfregamento.
La diagnosè effettuata in ambulatorio, utilizzando la luce di Wood. Non è invece possibile la diagnosi con l'esame del sangue oppure con una semplice emocoltura può rivelarne la presenza, ma alcune colture particolari possono far sviluppare il microrganismo. La terapia è antibiotica e, dal momento che l'eritrasma recidiva facilmente, deve essere continuata fino a guarigione completa .
Detto anche eritema attinico, è provocato da una esposizione prolungata della cute all azione dei raggi ultravioletti. Si manifesta nelle zone esposte alla luce con i seguenti sintomi: forte arrossamento che, nei casi piu gravi, è accompagnato da vescicole, bolle ed edema, bruciore e dolore che può regredire nell'arco di qualche giorno con desquamazione ed esfoliazione della pelle la quale rimane abbronzata.
Detto anche eritema contusiforme, è un'ipodermite in prevalenza settale ad andamento acuto o subacuto i cui sintomi generali sono febbre, mialgie, astenia, cefalea e nodosità ipodermiche più spesso situati agli arti inferiori. I noduli hanno aspetto rotondeggiante e sono dolenti alla palpazione, caldi al tatto e di consistenza duro-elastica. La variazione di colore di tipo contusiforme dal rosso vivo al giallo verdastro è tipica della malattia. L'eziologia appare molteplice e consiste in infezioni batteriche virali o fungine, assunzione di farmaci, malattie sistemiche, tubercolosi, sarcoidosi, malattie autoimmuni . L' eritema nodoso è una vasculite che fa seguito alla deposizione di immunocomplessi nei piccoli vasi venosi dei setti connettivali dell'ipoderma. La terapia prevede soprattutto la rimozione della causa, e, dove sia possibile, nella somministrazione di salicilati e di cortisone nei casi più gravi.
Malattia infettiva acuta di origine virale - conosciuta anche come megaloeritema epidemico o quinta malattia - che in genere interessa in forma epidemica bambini di età compresa fra i 2 e i 10 anni. L'infezione si propaga attraverso il contatto interumano ed è caratterizzata dalla presenza di papule rilevate dal colore rosso vivo. Le papule, nella fase iniziale, compaiono a sulle guance e sulla radice del naso ed in seguito si estendono agli arti tranne che sul il tronco. Non si rpesenta enatema mentre i sintomi generali sono molto discreti. La malattia guarisce in modo spontaneo.
Detto anche eritema essudativo multiforme, è una malattia cutanea di origine probabilmente infettiva. La forma è idiopatica oppure riconducibile a malattie infettive, neoplasie, assunzione di farmaci forma sintomatica. La dermatosi si manifesta con maggiore frequenza in primavera e in autunno e colpisce soprattutto i gli individui giovani. Il dorso delle mani, le regioni estensorie degli avambracci, il collo e il capo sono le sedi elettive della malattia. La malattia si manifesta inoltre con la comparsa di lesioni cutanee a coccarda e lesioni mucose di tipo erosivo localizzate soprattutto a livello del cavo orale.
Possono presentarsi anche elementi di aspetto diverso, come le papule oppure le bolle di colorito cianotico in posizione centrale e rosso vivo alla periferia. I principali sintomi sono bruciore, dolore di varia intensità e disturbi generali, febbre, artralgie, mialgie. Il decorso è in genere benigno. La patologia infatti in genere regredisce in modo spontaneo nell'arco di 2-3 settimane, con residui di chiazze discromiche a volte desquamanti. In almeno un quarto dei pazienti sono frequenti le recidive. Una varietà grave di eritema polimorfo è rappresentato dalla sindrome di Stevens-Johnson.
Detto anche malattia di Lyme, è una patologia infettiva descritta per la prima volta nel 1977 a Lyme nel Connecticut, Stati Uniti, e riscontrata successivamente in modo ripetuto in altre regioni; per questo, ai nostri giorni viene considerata una forma infettiva praticamente ubiquitaria. L'agente che dà origine alla malattia è la spirocheta Borrelia burgdorferi trasmessa da una zecca. Alcune specie di gatto svolgono un ruolo critico nel ciclo vitale del batterio mentre i cervi sembrano ospiti necessari allo sviluppo delle zecche. Nonostante le caratteristiche di base della malattia siano simili in ogni luogo, alcune variazioni regionali sono state descritte sia riguardo al microrganismo responsabile sia agli ospiti intermedi e anche del quadro delle manifestazioni cliniche. Le fasi ciniche attraverso le quali la malattia di Lyme si manifesta sono classicamente tre: inizia in genere nella stagione estiva con una tipica lesione cutanea, l'eritema migrante formato da elementi maculo-papulari che si trasformano in lesioni allargate dalla forma ad anello,bordi arrossati e alone centrale chiaro e con diversi sintomi generali come cefalea grave, febbre, brividi, malessere, astenia, artralgie, lieve rigidità nucale. Dopo settimane o mesi, si manifestano disturbi neurologici quali meningite encefalite ecc. o cardiaci. Dopo un arco di tempo che può andare da alcuni mesi fino a 1-2 anni, possono presentarsi danni articolari, cutanei o neurologici. La diagnosi è sierologica e si basa sulla ricerca degli anticorpi specifici oppure bioptica con l identificazione della Borrelia all'interno delle lesioni cutanee. La terapia consiste nella somministrazione di antibiotici come tetracicline, penicilline o macrolidi, in base a alla gravità e alla risposta del microrganismo.
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