Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Modalità di somministrazione di farmaci (gocce, compresse, soluzioni, sciroppi) ingerendoli per bocca; è indicata anche con l'espressione "per os".
Questo pesce di mare è molto apprezzato a livello internazionale; attualmente la vendita di questo pesce si basa soprattutto sull'allevamento. Arriviamo infatti al 90% di pesce d'allevamento contro il 10% di pesce pescato.
Come per il branzino, anche nel caso dell'orata i pesci d'allevamento hanno un contenuto in proteine e grassi superiore a quello dei pesci pescati in mare.
Ved. anche Pesce.
INFO AL.Carboidrati: 0; proteine: 20; grassi: 5,5; acqua: 78,4; calorie: 130.
Parte edibile: 70; calorie al lordo: 91.
Muscolo anulare del volto, circonda le labbra.
Costituito da fibre dei muscoli cutanei che convergono verso le labbra, si divide in 2 parti: centrale e periferica, è innervato dal nervo faciale.
Si tratta di un muscolo adibito alla movenza delle labbra negli atti tipici come nel fischiare o nel baciare.
Muscolo anulare che origina dalla parte nasale dell'osso frontale, dal processo frontale della mascella davanti al solco lacrimale dell'osso omonimo, e dalla superficie anteriore e dai bordi di una breve banda fibrosa, il legamento palpebrale mediale.
Dalla sua origine, le fibre si dirigono lateralmente, a formare un'ampia e sottile superficie, che occupa la palpebra, attorno alla circonferenza dell'orbita, e si porta oltre la tempia e in basso sulla guancia.
La porzione palpebrale del muscolo è sottile e pallida; esse origina dalla biforcazione del legamento palpebrale mediale, forma una serie di curve concentriche, e si inserisce sul rafe laterale della palpebra.
La porzione orbitale è invece più spessa e di un colore rosso; le sue fibre formano una ellisse completa senza interruzione sulla commessura laterale della palpebra; le fibre superiori di questa porzione si uniscono con il frontale e con il corrugatore.
La parte lacrimale (tensor tarsi) è un piccolo e sottile muscolo, di circa 6 mm di larghezza e 12 mm di lunghezza, situato sotto il legamento palpebrale mediale e al sacco lacrimale.
Esso origina dalla cresta posteriore e dalla parte adiacente della superficie orbitale dell'osso lacrimale, e passando dietro il sacco lacrimale, si divide in due fasci, il superiore e l'inferiore, che sono inseriti al punto lacrimale; occasionalmente è assai indistinto.
Azione[modifica | modifica sorgente]
L'azione del muscolo è di chiudere l'occhio ed è l'unico muscolo capace di fare questo. La sua perdita funzionale per qualsiasi ragione risulta in una incapacità di chiudere l'occhio, necessitando di un collirio per la pulizia dell'occhio nei casi estremi.
L'orbicolare dell'occhio è inoltre il muscolo sfintere delle palpebre.
La porzione palpebrale ha un'azione involontaria, chiudendo le palpebre delicatamente, come nel dormire o nell'ammiccamento; la porzione orbitale è invece soggetta alla volontà.
Quando l'intero muscolo è in azione, la pelle della fronte, delle tempie e delle guance è tirata verso l'angolo mediale dell'orbita, e le palpebre sono chiuse fortemente, come nella fotofobia.
La pelle perciò è tirata verso l'alto a formare delle pieghe, che si evidenziano particolarmente dagli angoli laterali della palpebre; queste pieghe divengono invece permanenti in età avanzata.
L'elevatore della palpebra superiore è il diretto antagonista di questo muscolo; esso innalza la palpebra superiore e scopre il bulbo oculare.
Ogni volta che le palpebre sono chiuse grazie all'azione dell'orbicolare, il legamento palpebrale mediale è teso, la parete del sacco lacrimale è perciò tesa lateralmente e in avanti, in modo che si possa creare uno spazio vuoto e le lacrime siano risucchiate in esso lungo il canale lacrimale.
La parte lacrimale dell'orbicolare dell'occhio tira le palpebre e le parti terminali dei canali lacrimali in direzione mediale e le comprime contro la superficie del globo dell'occhio, perciò le posiziona nella situazione più favorevole possibile per ricevere le lacrime.
Inoltre, l'orbicolare comprime il sacco lacrimale.
Il nome orbicolare intende un muscolo fatto "a cerchio" (orbiculus diminutivo di orbis: orbe, circolo).
Definisce il muscolo anulare disposto attorno a un orifizio (muscolo orbicolare della bocca, muscolo orbicolare dell'occhio).
Orbicolare definisce anche la parte della capsula articolare dell'anca dove si addensano fibre circolari che avvolgono il collo del femore (zona orbicolare).
Tecnica diagnostica per lo studio dell'orbita, al fine di definire la posizione del bulbo oculare, il suo diametro e la localizzazione di eventuali corpi estranei intraorbitari. Si effettua iniettando un mezzo di contrasto gassoso (generalmente aria) dietro il bulbo oculare ed eseguendo poi l'esame radiografico o, meglio, ecografico.
E'ad oggi il principale trattamento del criptorchidismo.
L'intervento chirurgico consiste nel fissare un testicolo, ritenuto in cavità addominale o nel canale inguinale, nella sua sede nello scroto.
Poichè la ritenzione testicolare potrebbe condurre alla degenerazione neoplastica della gonade ed all'arresto della spermatogenesi è utile eseguire precocemente questo tipo di intervento, generalmente entro il secondo anno di vita. Tale procedura dovrebbe essere eseguita dopo il dodicesimo mese di vita, periodo durante il quale il testicolo potrebbe ancora concludere la sua discesa fisiologica nello scroto.
Esistono diversi interventi chirurgici per la correzione del criptorchidismo, che differiscono fra loro generalmente solo per la tecnica di fissaggio del testicolo nello scroto.
Si procede generalmente con una incisione inguinale tramite la quale si localizza il testicolo e al posizionamento di quest'ultimo nella sacca scrotale tramite una seconda incisione.
Alcune volte la lunghezza del dotto deferente dei vasi è sufficiente e consente di riportare il testicolo nell'emiscroto senza eccessiva tensione. Se, invece, i vasi spermatici non hanno una lunghezza tale da consentire un tale intervento, è possibile optare per un intervento in due tempi, lasciando il testicolo in una posizione intermedia ed operando nuovamente il paziente in un secondo momento; in alternativa, infine, si può procedere alla sezione dei vasi spermatici interni e nel posizionamento del testicolo nell'emiscroto, affidando il suo apporto arterioso alle altre arterie minori. Infine, nel caso di testicolo localizzato in sede intraddominale, molto utile può essere il ricorso alla laparoscopia.
|
<
|
dicembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|