Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Stato delirante in cui si manifesta la convinzione del soggetto di essere corrisposto in una relazione amorosa da parte di una persona che non ha mai manifestato alcun interesse. Possono manifestarsi anche altri contenuti deliranti di tipo persecutorio o rivendicativo.Nella forma più comune di erotomania, il presunto amante è una persona famosa, oppure appartiene a una classe sociale superiore rispetto a quella del paziente. Questa variante è denominata sindrome di de Clerambault, e prende il nome dallo psichiatra francese Gaëtan Gatian de Clérambault (1872–1934), che nel 1921 pubblicò un trattato sull'argomento (Les psychoses passionelles).
Chiamata anche diacetilmorfina, è un derivato di sintesi della morfina, idrolizzata nel cervello e nel fegato subito dopo la sua assunzione. Ha l'aspetto di una polvere bianca, di solito diluita in acqua e iniettata in vena o in alternativa inalata con azione più lenta e meno potente. Gli effetti sulla psiche sono simili a quelli della morfina ma più forti, con euforia e acuta sensazione di benessere immediati. Agisce in modo simile agli altri oppiacei mimando l'azione delle endorfine legandosi cioè ai recettori dei neuroni dopaminergici cerebrali e spingendoli a rilasciare dopamina ormone chiave nei meccanismi del benessere. Gli effetti sull'organismo sono molteplici: gastrointestinali, depressione della motilità viscerale con stipsi e anoressia, conseguenti epatici, epatopatia tossica, neurologici, vomito, ridotta percezione del dolore, sedazione, respiratori, depressione respiratoria, cardiovascolari, ipotensione ortostatica. Se viene assunta cronicamente dà segni di intossicazione, ipotensione ortostatica, marcata bradicardia, miosi, linguaggio sconnesso, grave depressione respiratoria fino a 2-4 atti respiratori al minuto, ipotermia torpore e coma.Altre patologie causate dall'eroina sono miopatie e impotenza. Fra gli effetti cronici vengono annoverati il deperimento organico e la facilità alle infezioni. Trai tossicodipendenti è molto alta inoltre la prevalenza di soggetti HIV positivi o ammalati di AIDS. Nei forti consumatori cronici è segnalato anche deterioramento mentale. Si verificano rapidamente anche assuefazione, forte dipendenza fisica e psichica e sindrome di astinenza che insorge dopo circa 4-8 ore dall'ultima dose con ansia, insonnia, desiderio irrefrenabile di consumare altra eroina, sudorazione, lacrimazione, crampi addominali, diarrea, febbre, ipotensione tachicardia. Sul mercato l eroina non è disponibile pura ma tagliata con altre sostanze spesso dannose e a volte mortali come il talco stricnina . Dal momento che la quantità di principio attivo contenuta nell'eroina di strada non è quantificabile, l'intossicazione acuta da overdose è sempre possibile, soprattutto in caso di assunzione in seguito a trattamenti di disassuefazione. L'antagonista specifico dell'eroina è il naloxone.
Punti o regioni del corpo adatte a raccogliere o esprimere eccitamento sessuale. Le zone erogene più comuni sono i genitali, la cui stimolazione anche breve genera sensazioni di eccitazione sessuale e piacere. Altre due zone erogene sono i capezzoli e l'ombelico. Altre zone sono invece all'esperienza individuale ed alle preferenze, come la zona perianale ed altre aree particolarmente sensibili del corpo, il retro delle ginocchia e la punta del gomito (in genere tramite frizione circolare della pelle).Molto noto è il punto G, una formazione anatomica situata nella parete interna della vagina, che stimolata in modo profondo provoca un piacere intenso e, talvolta, l'eiaculazione femminile.
Ernie che insorgono a fianco della linea mediana aponeurotica, che si estende dall'apofisi ensiforme dello sterno fino all'ombelico e riguardano piu di frequente l'omento o il grasso sottocutaneo. Le vie per fuoriuscire dall'addome sono i punti di passaggio di nervi e vasi perforanti. I soggetti più colpiti sono gli uomini in età adulta. La terapia è chirurgica.
chiamata anche onfalocele, è una condizione patologica per cui i visceri addominali protrudono dall'orifizio ombelicale. Vanno distinti i quadri clinici relativi al neonato, al bambino e all'adulto. Escludendo l'aplasia vera e propria della parete addominale anteriore, che richiede tempestivo intervento chirurgico, l'onfalocele del neonato si manifesta dopo la caduta del moncone del cordone ombelicale, o nelle prime settimane di vita; se non regredisce spontaneamente andrà corretto chirurgicamente. Nel bambino si può avere onfalocele in caso di allargamento dell'anello ombelicale; in genere il sacco erniario è vuoto e si preferisce posticipare l'intervento e tentare il contenimento. Nell'adulto più che di onfalocele si può parlare di eventrazione, che si verifica in soggetti obesi o la cui parete muscolare addominale è lassa; se possibile si interviene chirurgicamente.
Fuoriuscita di intestino tenue omento e vescica per via del canale inguinale. Nel 90 dei casi colpisce i maschi soprattutto bambini e anziani nei quali il canale inguinale collega l'addome con il sacco scrotale consentendo il passaggio del funicolo spermatico; nella donna invece è in genere chiuso dal legamento rotondo dell'utero. Vengono distinte ernie inguinali oblique esterne congenite o acquisite, ernie inguinali dirette ed ernie inguinali oblique interne. In tutti e due i casi, vengono sempre acquisite in base al punto d'origine o porta erniaria ossia la fossetta inguinale esterna media o interna. L'ernia inguinale insorge con una tumefazione raramente dolorosa della regione inguino-scrotale. I visceri possono arrivare allo scroto (ernia inguinale, inguino-scrotale) o restare nello spessore della parete addominale (ernia inguinale funicolare o intraparietale) o impegnarsi solo nell'orifizio interno del canale (la cosiddetta punta d ernia). La terapia è chirurgica, laparotomica o laparoscopica .
Si verifica quanto parte dello stomaco ridalte dalla cavità addominale all'interno di quella toracica, attraverso il foro diaframmatico in cui passa l’esofago. Può essere congenita o acquisita.
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