Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
o gravidanza ectopica: gravidanza in cui l'embrione si impianta al di fuori della normale sede uterina. L'incidenza è di 1 su 200 gravidanze circa e nel 98% dei casi l'impianto avviene a livello delle tube (gravidanza tubarica), il cui lume è tuttavia troppo ristretto per accogliere un sacco gestazionale in via di sviluppo: si ha così aborto o rottura tubarica. La gravidanza ovarica è un evento raro, che evolve di solito verso un aborto precoce, con emoperitoneo. Molto raramente una gravidanza extrauterina si impianta in un'area meno consueta della cavità uterina: si parla di gravidanza angolare, quando l'uovo fecondato si annida a livello dell'angolo utero-tubarico, e di gravidanza cervicale quando l'annidamento avviene a livello della mucosa del canale cervicale; entrambe si concludono con l'aborto, generalmente prima della 20 a settimana. Infine, si può avere una gravidanza addominale, anch'essa destinata a non proseguire (possibile ascesso e peritonite, con successiva mummificazione o calcificazione del feto). Nel caso della gravidanza tubarica, sono presenti i segni caratteristici della gravidanza accompagnati da dolori addominali e perdite ematiche. In genere verso il secondo mese si ha la morte dell'uovo (aborto tubarico), con aumento del dolore e metrorragia. In alcuni casi, come abbiamo già detto, l'aumento di volume dell'embrione provoca la rottura della tuba, con spandimento di sangue nella cavità peritoneale (emoperitoneo) e shock. Le gravidanze extrauterine rappresentano una importante causa di morbilità e mortalità materna. Le probabilità di avere una gravidanza extrauterina sono aumentate nelle donne con infertilità prolungata, malattia infiammatoria pelvica, sterilizzazione, precedente gravidanza extrauterina, intervento chirurgico sulle tube o nelle donne che sono portatrici di spirale o sottoposte a trattamento di fertilizzazione in vitro. La salpingectomia (asportazione della salpinge, cioè della tuba) viene utilizzata come trattamento standard. Recentemente, le diagnosi più precoci, prima dell'aborto tubarico o della rottura della tuba, con un esame ecografico e il dosaggio delle beta-hCG, hanno portato a un trattamento medico o laparoscopico che preservano la tuba.
Contrazione cardiaca anticipata. La maggior parte si verifica in seguito alla produzione di un impulso elettrico a livello di un focolaio ectopico del cuore ossia di una sede non abituale, fuori tempo rispetto al normale susseguirsi degli impulsi del ritmo cardiaco come dettato dal nodo senoatriale, struttura appartenente a un tessuto ultraspecializzato - il tessuto di conduzione - in grado di eseguire una contrazione autonoma dove nascono normalmente gli impulsi.
Tra le possibili cause di focolai ectopici ci sono:
1 aree circoscritte di ischemia
2 piccole placche calcifiche nel miocardio 3 irritazione tossica del nodo atrioventricolare del sistema di conduzione o del miocardio conseguenti all'uso di farmaci, nicotina, caffeina, ecc.
4 irritazione meccanica in corso di cateterismo cardiaco.
All'extrasistole segue solitamente un periodo di rilasciamento del cuore che dura di più rispetto alla norma, chiamato pausa compensatoria. Le extrasistole possono essere isolate e sporadiche oppure susseguirsi in modo periodico con un certo ordine in rapporto a ogni sistole precedente (bigeminismo) o dopo 2-3 sistoli normali tri - e quadrigeminismo.
Extrasistolo in serie successiva sono definite salva di extrasistole, condizione che può comportare rischi maggiori per la salute. Le extrasistole sono distinte in sopraventricolari, atriali e giunzionali tendenzialmente benigne e ventricolari che sono invece potenzialmente più gravi a seconda della sede in cui si manifestano. Le extrasistole possono presentarsi anche in soggetti normali senza avere alcun significato patologico, nel caso di emozioni o sforzi fisici o per abuso di alcolici e tabacco. Possono però essere associate a stati di sofferenza del miocardio o a gravi malattie organiche specialmente se compaiono con una certa frequenza. Nel momento in cui si verifica un'extrasistole, è possibile avvertire una sensazione di tuffo al cuore, di pausa o di arresto momentaneo del battito, a causa della pausa compensatoria. Il riscontro obiettivo di un'aritmia extrasistolica è ottenuto con l'impiego dell'elettrocardiogramma la cui morfologia puo risultare più o meno alterata a seconda della posizione del focolaio ectopico. Per approfondire maggiormente le cause e gli aspetti clinici di questa forma di aritmia sono talvolta necessarie ulteriori indagini attraverso elettrocardiogramma dinamico delle 24 ore, ECG-Holter, studi di elettrofisiologia cardiologica, ecocardiografia ecc.
La terapia consiste nell'abolizione di fattori tossici come tabacco, caffe ecc. e nella correzione dei fenomeni che possono provocare extrasistole per via riflessa come il meteorismo, la stitichezza e le colecistopatie. Si ricorre alla somministrazione di farmaci antiaritmici, betabloccanti, chinidina solo nei casi in cui la sintomatologia è imponente o quando sono presenti segni di cardiopatia oppure quando le extrasistole sono frequenti e presentano un diverso punto di origine. Per le extrasistole ventricolari è comunque necessario un più attento monitoraggio specie nel caso di pazienti ad aumentato rischio cardiovascolare.
Complesso formato da vie e centri nervosi che agiscono direttamente o indirettamente sulla corretta azione motoria attraverso il controllo delle reazioni istintive orientate, adattandole al movimento volontario coordinato dal sistema piramidale. Comprende i nuclei grigi sottocorticali o nuclei della base corpo striato che a sua volta comprende il nucleo caudato, il putamen e il globo pallido, il nucleo subtalamico o corpo del Luys diencefalo, la sostanza nera del Sommering mesencefalo, il nucleo rosso mesencefalo, la formazione reticolare, alcuni nuclei del tronco encefalico, olive bulbari, alcune aree corticali frontali. Le connessioni del sistema extrapiramidale risultano molto complesse: gli impulsi periferici giunti al talamo vengono smistati al corpo striato, vero complesso organizzatore degli impulsi che vengono poi trasmessi alle formazioni extrapiramidali sottostanti. In virtù dei rapporti con la corteccia, queste strutture sono in grado di regolare la motilità piramidale di origine corticale. Il sistema extrapiramidale rappresenta quindi un sistema a più sinapsi che influenza in ultima istanza i motoneuroni spinali con la regolazione del tono muscolare e della motilità. La sua azione viene così esplicata nei movimenti espressivi e in quelli associati come il pendolamento degli arti superiori durante la marcia, nella scrittura, nella masticazione, nella fonazione, nella deglutizione, nella stazione eretta e in tutti gli altri atteggiamenti del corpo. La rottura dell'equilibrio fra i vari circuiti è all'origine dei disordini motori extrapiramidali, per esempio i movimenti coreoatetosici, il tremore parkinsoniano .
Detta anche trasfusione sostitutiva, è un metodo terapeutico che consiste nel prelievo ripetuto di piccole quantità di sangue dal ricevente sostituito poi con quello del donatore fino al ricambio pressoché totale. Vi si può ricorrere nella malattia emolitica del neonato per rimuovere i globuli rossi ricoperti di anticorpi della madre e sostituirli con quelli normali provenienti da sangue di donatori di gruppo 0 Rh D -negativo. E' fondamentale che la procedura porti a uno scambio tra il 75 e l'85 del sangue fetale. La fototerapia costituisce in questi casi come trattamento aggiuntivo di notevole valore. Viene impiegata anche per altri tipi di anemie e in caso di uremia grave.
Sinonimo di strabismo concomitante divergente di un occhio all’esterno o in modo alternante di entrambi gli occhi. Può essere di natura congenita e causare successivamente una ambliopia (o diminuzione dell’acuità visiva) dell’occhio deviato.
Asportazione chirurgica che può riguardare un tessuto, un organo, una formazione patologica, una neoplasia, un corpo estraneo ecc. Tale operazione implica la sezione di tessuti dei quali fa parte la porzione anatomica oggetto dell’exeresi.
Forma di neoplasia appartenente alla categoria dei sarcomi ossei. E' una delle 3 forme principali che compongono i "tumori della famiglia di Ewing", e rappresenta la forma più diffusa dopo l'osteosarcoma.Si manifesta soprattutto durante l'adolescenza (con l'età media intorno ai 16 anni) e in quella giovane adulta, mentre si verifica raramente dopo i 30 anni e in età neonatale.
Si manifesta maggiormente nelle diafisi delle ossa lunghe e le ossa piatte e nei tessuti molli profondi. Il tumore appare costituito da lamine di piccole cellule, rotonde che diventano di colore blue possono essere confuse facilmente con un linfoma o con un rabdomiosarcoma embrionale. La cura consiste in cicli di chemioterapia con doxorubicina, etoposide, vincristina e ifosfamide. tale terapia ha spesso risultati positivi venendo applicata prima dell’operazione chirurgica per la conservazione delle estremità.
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