Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Settimo nervo cranico. È un nervo misto di orine bulbare costituito da una componente di motilità viscerale e una di una motoria. Il nervo intermediario del Wrisberg, la componente viscerale, contribuisce al sistema parasimpatico, controllando le ghiandole salivari e lacrimali. Il nervo facciale propriamente detto è il nervo motore somatico. I rami motori sono molto numerosi , collaterali e terminali, tra i più importanti: il nervo stapedio, destinato al muscolo che muove la staffa; il nervo auricolare posteriore, destinato ai muscoli della regione occipitale, ai muscoli auricolari ed ai piccoli muscoli intrinseci del padiglione auricolare; il nervo digastrico, destinato al muscolo digastrico (responsabile di alcuni movimenti della deglutizione e della masticazione).
Patologia ereditaria appartenente al gruppo delle cerebrosidosi. È causata dall'accumulo di glicosfingolipidi all'interno dei macrofagi a causa del deficit dell'enzima a-galattosidasi.
Per indicare l'energia apportata dai cibi, in scienza dell'alimentazione si usa la kilocaloria (kcal) e spesso la si chiama semplicemente caloria. Nel sistema internazionale (più consono ai fisici) l'unità di misura dell'energia è il joule.Nelle etichette nutrizionali si trova l'indicazione delle calorie di un alimento in kcal (kilocalorie) e in kjoule (kilojoule, 1.000 joule). Per passare da kcal a kjoule basta moltiplicare per 4,186; per passare da kjoule a kcal basta moltiplicare per 0,239.
Per fabbisogno calorico quotidiano (FCQ) s'intende la quantità di calorie che si deve assumere dagli alimenti per mantenere il proprio peso invariato. Se tale quantità è inferiore all'FCQ si dimagrirà, se è superiore si ingrasserà.
L'FCQ è la somma di tre componenti:
il metabolismo basale (le calorie necessarie alla sola sopravvivenza)
il contributo dell'attività lavorativa
il contributo dell'attività sportiva.
Se si è in sovrappeso, per dimagrire si può usare un fabbisogno calorico di 600 (per le donne 540) * (l'altezza in m al quadrato). Per esempio, senza avere una dieta eccessivamente rigida (che potrebbe risultare dannosa), per un sedentario alto 175 cm con peso di 85 kg è possibile impostare un regime alimentare da 600*1,75*1,75 = 1837 calorie, 1800 calorie circa.
Se non si è in sovrappeso, il fabbisogno calorico giornaliero è quello che mantiene inalterato il peso.
IL CALCOLO DELL'FCQ - Se si pensa di essere normopeso basta sommare le calorie assunte in una settimana normale che non abbia dato nessuna oscillazione nel proprio peso corporeo (cioè il peso è rimasto invariato) e dividerle per sette. Affinché il risultato sia corretto è necessario che i pasti non abbiano portate particolarmente voluminose che danno luogo a un sovraccarico intestinale che verrà smaltito in più di 24 ore, che la funzione intestinale sia regolare, che il test venga condotto a riposo, senza la presenza di un'attività fisica che possa alterare il peso perché causa di disidratazione o di diminuzione delle scorte di carboidrati (glicogeno), che non si assumano cibi particolarmente ricchi di sodio che possono provocare una temporanea ritenzione idrica e infine che non si assumano farmaci o integratori che possono provocare ritenzione idrica (antinfiammatori, creatina, glutammina) o disidratazione (diuretici).
Si conoscerà il proprio FCQ a riposo, un dato veramente importante per lo sviluppo di una coscienza alimentare compatibile con una sana alimentazione.
Denominazione in disuso degli acidi grassi essenziali: l’acido linoleico (omega 6) e l’acido alfa-linoleico (omega 3).
Detta anche etiopatogenesi, è la disciplina che studia le cause, l'eziologia e i processi patologici che provocano una malattia. L'eziopatogenesi può essere di diversi tipi: certa(determinabile con esattezza); multifattoriale (che può essere ricondotta a diversi fattori), incerta, sconosciuta o misconosciuta.
Lo studio delle cause di una patologia.
Detta anche etiologia, è la disciplina che studia i fattori implicati nella causa di diverse malattie e dei loro possibili rapporti di interdipendenza.
Mentre alcune volte la condizione morbosa ha una sola causa che può essere ereditaria, infettiva ecc.), più spesso le cause per le quali un individuo si ammala sono molteplici e vengono distinte in determinanti e coadiuvanti (o favorenti).
E' detta disposizione la generica suscettibilità di un organismo a contrarre determinate malattie. Quando invece è presente un’abnorme tendenza dell’organismo a contrarre una malattia,si parla di predisposizione e di esposizione quando l’organismo stesso può risentire più facilmente di uno stimolo dannoso.
La patogenesi ossia lo studio del meccanismo d’azione delle cause morbose, è connessa all'eziologia.
La diagnosi eseguita in base all'eziologia precisa l’agente causale di una malattia; Per rimuovere o combattere la causa di uno stato morboso, si ricorre invece alla terapia eziologica.
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