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Affezione a carico di nervi periferici. Può interessare un nervo (mononeuropatia) o più nervi (polineuropatia). È un caso di mononeuropatia la nevralgia dell'ischiatico, comunemente detta “sciatica”, le cause sono solitamente traumatiche o di natura meccanica. La manifestazione della neuropatia comprende paralisi flaccida e atrofia dei muscoli innervati, anestesia superficiale, parestesie, disturbi vasomotori, secretori e trofici. La terapia prevede immobilizzazione, roentgenterapia, trattamento antinfiammatorio, e se necessario riabilitazione motoria. Può anche rendersi necessario un intervento chirurgico di sutura del nervo (neurorrafia). Le polineuropatie caratterizzati dalla sofferenza simultanea di diversi nervi periferici spinali o anche dei nervi cranici. Le cause possono essere varie, da tossiche a infettive, dismetaboliche, da carenze vitaminiche. I sintomi sono parestesie e dolori ai piedi e alle mani, deficit motori e atrofie muscolari. Nel caso in cui nella neuropatia siano interessate le radici dei nervi, il liquor presenta la dissociazione albumino-citologica. In ogni caso s ha degenerazione della fibra nervosa. La forma più frequente polineuropatia rimane comunque quella diabetica, altri esempi sono: la sindrome di Guillain-Barré; la neuropatia saturnina, causata da intossicazione da piombo; la polineuropatia da collante, anch'essa causata da intossicazione.
È la capacità del sistema nervoso di modificarsi in risposta a un stimoli interni o interni a sé stesso. Il sistema nervoso è infatti in grado di modificarsi e adattarsi a situazioni patogene o a traumi attraverso la modificazione dei rapporti sinaptici e la creazione di nuove connessioni o l'attivazione di connessioni prima inattive (fenomeno detto sprouting). Ancora, le funzioni svolte dai neuroni danneggiati possono essere prese in carico da altre aree cerebrali.
Farmaci che deprimono determinate funzioni del sistema nervoso.
Branca della medicina che studia e cura le malattie neurologiche e psichiche durante il periodo della vita che va dalla nascita alla fine dell'adolescenza (16°-17° anno). Si occupa inoltre della salute fisica e psichica di bambini e adolescenti nei loro ambienti di vita tramite consultori familiari e interventi nella scuola.
La Neuropsicofisiologia, integra Neurologia, Psicologia, Fisiologia e Fisica ed nata in Italia a partire dagli anni '70, basata sulla Fisica dell'informazione, sulle differenze funzionali tra emisfero destro e sinistro del cervello e sulle funzioni superiori del cervello umano, fino alla definizione e presentazione alla comunità scientifica della "Teoria integrata delle lateralizzazione degli emisferi cerebrali", basata sugli sudi sugli emisferi cerebrali, che valsero il Nobel a R.Sperry nel 1981, (R. Sperry 1980) da Michele Trimarchi,nel 1982. L'obiettivo che ha portato alla nascita della Neuropsicofisiologia è stato quello di riportare a considerare la mente ed il cervello come una unità dinamica, per troppo tempo tenuti separati in ambito neurologico e psicologico e studiare le funzioni cerebrali superiori e le differenze funzionali tra emisfero destro e sinistro al fine di scoprire la Fisiologia della coscenza, ovvero come si sviluppa l'Io cosciente dell'essere umano.
Ormone prodotto da cellule del sistema nervoso, o da altre cellule di derivazione neuroectodermica, ad esempio gli ormoni ipotalamici. Oggi il concetto di neurormone è però sostituito, in modo più appropriato, da quello di neuromodulatore ormonale.
Sutura ricostruttiva, tramite intervento chirurgico, dei due estremi di un tronco nervoso sezionato.
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