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Dislocazione verso il basso di un rene da quella che è la sua sede anatomica naturale. È causata da un rilasciamento dei suoi mezzi di fissazione. Quando lo spostamento dell'organo è limitato si parla di rene mobile quando invece questo si sposti in un punto qualsiasi della cavità addominale si parla di rene fluttuante. La terapia, quando necessaria, consiste nel ricollocare e fissare l'organo nella sua sede (nefropessi).
Intervento chirurgico che si attua qualora si verifichi un ostruzione delle vie urinarie. Serve infatti a mettere in comunicazione diretta la pelvi renale con l'esterno del corpo per eliminare le urine.
Di Admin (del 26/03/2013 @ 11:37:42, in Lettera N, visto n. 23551 volte)
E’ una procedura che consiste nella puntura delle cavità renali attraverso la cute della regione lombare, sotto controllo ecografico, per realizzare una comunicazione stabile tra le cavità renali e la superficie corporea per mezzo di un catetere in materiale soffice da connettere ad un raccoglitore.
Il catetere nefrostomico può essere raccordato ad una comune sacca di raccolta per le urine oppure dei sacchetti raccoglitori adesivi che vengono posizionati direttamente sulla cute.
INDICAZIONI
Si ricorre alla nefrostomia percutanea:
In caso di ostruzione ureterale acuta o cronica determinante insufficienza renale, allorchè tale ostruzione non sia superabile con manovre endoscopiche per via retrograda; e in particolare quando si sospetti una infezione renale associata all’ostruzione.
In caso di ostruzione cronica come manovra preliminare al fine di eseguire una corretta valutazione funzionale del rene.
Quale tempo preliminare per l’allestimento del tramite per l’esecuzione di manovre endoscopiche sulle alte vie urinarie per via percutanea (frantumazione e/o rimozione di calcoli, incisione del giunto pielo-ureterale, trattamento di neoplasie pielocaliciali superficiali e di basso grado, ecc);
La procedura, che richiede da 15 a 30 minuti, si fa in anestesia locale; se le indicazioni al posizionamento non sono urgenti, ma si tratta di una nefrostomia in elezione, per ridurre al minimo il rischio di sanguinamento, è opportuno sospendere eventuali farmaci anticoagulanti (es. aspirinetta, coumadin etc) e sostituirli con eparine a basso peso molecolare almeno una settimana prima.
COMPLICANZE
Possono essere legate alla puntura del rene o alla permanenza del catetere nefrostomico. Quelle legate alla puntura renale sono riconducibili a possibili ematomi perirenali (2-3%), perforazione intestinale (1,5%), stravaso di urina attorno al rene (0.5%)
Quelle legate alla permanenza del catetere sono: l’ostruzione e la dislocazione del catetere nefrostomico, che richiedono entrambe la sostituzione con una nuova nefrostomia se non è possibile recuperare il tramite. Un’altra complicanza rara è l’allergia all’anestetico locale, o al mezzo di contrasto usato durante la procedura.
ATTENZIONI DA PORRE ALLA DIMISSIONE
Il paziente ed i suoi familiari sono istruiti al fine di una corretta gestione del catetere nefrostomico ed in particolare per quanto concerne le manovre atte a sostituire le sacche di raccolta adesive. Il paziente è dimesso con una copertura antibiotica.
Nella nefrostomia definitiva viene programmata la sostituzione periodica del catetere nefrostomico.
COME COMPORTARSI IN CASO DI COMPLICANZE INSORTE DOPO LA DIMISSIONE
In caso di febbre il paziente dovrà rivolgersi al proprio medico di fiducia. In caso di febbre resistente e in caso di malfunzionamento del drenaggio nefrostomico è consigliabile far riferimento al centro ove è stata effettuata la procedura.
CONTROLLI
Nella nefrostomia transitoria il catetere viene rimosso dopo un periodo stabilito caso per caso. Nella nefrostomia definitiva va programmata la sostituzione periodica del catetere nefrostomico e la cadenza dei controlli della funzionalità renale oltre che della malattia di base che ha reso necessaria la nefrostomia.
Comportamento caratterizzato da un sistematico rifiuto ad eseguire azioni suggerite da altri (negativismo passivo) o a comportarsi in maniera opposta rispetto a quella consigliata da altri (negativismo attivo). Si osserva in molte malattie psicotiche, come la schizofrenia. È anche caratteristico dei bambini tra i 2 e i 3 anni di età ed è accentuato in quei bambini con problemi caratteriali.
Disturbo percettivo corrispondente all’incapacità di prestare attenzione a ciò che accade in una porzione specifica del campo visivo, di solito l’emicampo controlaterale a una lesione cerebrale. L’eminegligenza spaziale (così viene chiamato il disturbo in italiano) è una delle patologie più frequentemente riscontrate dopo un danno cerebrale. Le caratteristiche principali di tale sindrome sono la mancata risposta agli stimoli presentati controlateralmente alla lesione e una significativa diminuzione dell'interesse verso lo spazio controlaterale alla lesione e quindi dei movimenti diretti verso esso. Nella maggior parte dei casi questo deficit si ha in seguito a lesione del lobulo inferiore del lobo parietale destro, e in seguito a questa il paziente trascura (neglige) lo spazio sinistro. Il neglect è quindi un insieme di deficit che non riguardano i livelli bassi dell’elaborazione dell’informazione, questa infatti dalla retina arriva fino alla corteccia e ai livelli superiori, dove viene trattata, ma non poi raggiungere il livello della coscienza.
Disturbo dell’attenzione selettiva spaziale
Lesioni al lobo parietale (solitamente) destro.
La caratteristica più ovvia di questi pazienti è che essi tendono ad ignorare gli stimoli nel loro campo visivo sinistro.
Nei casi più gravi i pazienti trascurano completamente l’informazione proveniente da sinistra.
Ad esempio:il pz. non si rade a sinistra
non mangia il cibo a sinistra del piatto
non si veste all’arto di sinistra (anosognnosia per l’arto emiplegico)
Il deficit è di tipo attentivo e non sensoriale, apparentemente i pazienti
sono in grado di vedere gli stimoli nel campo visivo sinistro, ma tendono
a non notarli.
I deficit più comuni riguardano:
• difficoltà nell’attraversare la strada, nei trasferimenti dalla carrozzina, nel maneggiare il denaro, nel telefonare, nel guardare la TV, nel mangiare il cibo;
• difficoltà a leggere l’ora sull’orologio;
• incapacità di vestirsi, radersi, truccarsi la metà sinistra del corpo;
• omissione del cibo nel lato sinistro del piatto;
• omissione della parte sinistra delle parole o delle frasi quando si legge un giornale o si copia un testo scritto;
• spostamento sull’estrema destra della pagina di testi scritti o disegni;
• maggior rischio di incidenti nel camminare/spostarsi con la carrozzina per collisioni con le porte o altre persone;
• incapacità di accorgersi di familiari o amici situati alla propria sinistra;
• difficoltà nell’orientarsi nell’ambiente (ospedale,ecc.);
• frequenti lamentele di aver perso oggetti personali localizzati sulla sinistra;
Batterio Gram-negativo, asporigeno, aerobio, immobile, agente eziopatologico della gonorrea e di altre malattie infettive.
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