Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nome che indica 11 specie di piante perenni della famiglia delle Araliaceae. Il nome, che in cinese significa "simile all'uomo" (jen-shen) deriva dalla forma della sua radice che ricorda quella del corpo umano, con diramazioni che suggeriscono l'idea di braccia e gambe. Il suo impiego risale a migliaia di anni fa e numerose sono le sue virtù. Il ginseng deve la sua efficacia terapeutica a un gruppo di sostanze che vanno sotto il nome di "ginsenosidi". Secondo i suoi sostenitori il ginseng ha proprietà tonificanti, potenzia la memoria e le facoltà di apprendimento, aiuta il sistema immunitario e ci difende dallo stress . I detrattori del ginseng sostengono invece che i suoi effetti siono di modesta entità, e sottolineano gli effetti collaterali come insonnia, irritabilità ed irrequietezza.
Letteralmente seno femminile, indica l’aumento di tessuto duttale e dello stroma nel seno maschile e si manifesta durante il cambiamento ormonale: nell’infanzia, nell’adolescenza, nell’età adulta. Raramente è presente alla nascita, mentre nella maggior parte dei casi si manifesta alla pubertà. Il 65% dei ragazzi tra i 14 e i 15 anni ne presentano una forma transitoria, mentre rimane presente nel 7% circa dei ragazzi di 17 anni. La percentuale aumenta con l’età, fino a raggiungere il 35% nei soggetti adulti. La causa più comune è un aumento degli estrogeni, una diminuzione degli androgeni o un deficit dei recettori androgeni. Le cause sistemiche possono essere: carcinoma mammario, patologie epatiche come epatite o cirrosi, carcinoma polmonare, carcinoma o malfunzionamento testicolare, tumori del surrene, tumori ipofisari, carcinomi del colon o della prostata, patologie tiroidee, squilibri ormonali, sindromi congenite come la sindrome di Klinefelter, assunzione di droghe, familiarità e cause idiopatiche. La diagnosi è clinica. Si possono distinguere 4 gradi (classificazione di Simon):
- grado I: lieve ingrossamento senza cute in eccesso
- grado IIA: moderato ingrossamento senza cute in eccesso
- grado IIB: moderato ingrossamento con cute in eccesso
- grado III: marcato ingrossamento con cute in eccesso.
La correzione è chirurgica con asportazione della ghiandola e della eventuale cute in eccesso.
Condizione di pseudoermafroditismo femminile, in cui una donna, quindi con corredo cromosomico XX, presenti in concomitanza caratteri sessuali maschili o ambigui. La causa più frequente è l'iperplasia surrenale congenita, in cui il surrene produce un eccesso di ormoni maschili. A seconda della quantità di androgeni prodotti, i caratteri maschili saranno già presenti alla nascita, oppure compariranno più in là negli anni.
Anche detta, più semplicemente, sindrome di Tourette. È un disordine neurologico ad esordio infantile che si manifesta con movimenti involontari del corpo e facciali, gesti e atteggiamenti bizzarri come tic, scatti, smorfie, imprecazioni (coprolalia), comportamenti stravaganti, accompagnati da un pungente senso dell'umorismo. L'eziologia della malattia è multifattoriale, sono coinvolti sia fattori genetici che ambientali. Modelli neuroanatomici suggeriscono un'alterazione dei circuiti cortico-sottocorticali e un'attività alterata ed eccessiva del neurotrasmettitore eccitatorio dopamina.
Le cause di questa sindrome, descritta dal medico francese George Gilles de La Tourette, non sono ancora del tutto chiare. C’è chi ritiene che esista una lesione organica: lo dimostrerebbe il fatto che i farmaci che bloccano i circuiti nervosi che utilizzano come trasmettitore la serotonina agiscono sulla ripetizione involontaria di gesti e parole. Ma si pensa anche che alla base della sindrome vi sia un disturbo psicologico di tipo ossessivo, generato da difficoltà nelle relazioni con gli altri, che porta a determinati rituali come gli sfoghi verbali.
Uno su 2 mila
La sindrome di Tourette, secondo alcune ricerche, interessa lo 0,05 per cento della popolazione. Con un rapporto femmina-maschio di 4 a 1. Nella metà dei casi si accompagna a disturbi ossessivo-compulsivi. E inizia nell’infanzia con tic singoli o multipli che tendono a peggiorare col tempo. In seguito possono comparire anche problemi sonori come brontolii, sospiri rumorosi, grida e colpi di tosse. Come detto in circa il 10% (ma secondo alcune statistiche anche il 50%) delle persone si presentano anche imprecazioni immotivate e l’uso di parole sconvenienti (coprolalia).
La terapia consiste nella somministrazione di farmaci a base di molecole quali l'aloperidolo, la clonidina, la clomipramina e gli SSRI, usati per ridurre i disturbi motori e quelli ossessivi.
È un disordine ereditario del metabolismo della bilirubina, un pigmento giallo-arancione derivato dal catabolismo dei globuli rossi invecchiati o danneggiati; consiste in una difettosa captazione epatica della bilirubina. Nelle persone che soffrono di sindrome di Gilbert si registra pertanto una lieve iperbilirubinemia indiretta e il disturbo perpetua per tutta la vita. Si evidenzia il più delle volte in giovani adulti. Le prove di funzionalità del fegato e gli enzimi epatici (transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcalina) nel siero risultano normali; i pigmenti biliari sono assenti dalle urine; la bilirubina è a reazione indiretta (non coniugata). Il fegato si rivela istologicamente normale alla biopsia epatica. Per l'asintomaticità che spesso l'accompagna, in molti casi la sindrome di Gilbert viene diagnosticata occasionalmente durante esami di routine. Non è necessaria alcuna terapia anche se il paziente con sindrome di Gilbert viene comunque invitato a seguire uno stile di vita più attento alla salute del proprio fegato, evitando ad esempio determinati eccessi alimentari (alcolici, fritti o cibi ricchi di grassi) e a gestire lo stress e cercare di prevenire le infezioni.
Ipertrofia della mammella di dimensioni elevate, associata in generale ad alterazioni della ghiandola mammaria e dei tessuti connettivali. La sintomatologia associata varia in base al tipo di mammelle ed alle dimensioni.
Nei casi di obesità l'ipersviluppo mammario è conseguente all'aumento della componente adiposa ed è generalmente proporzionale alle dimensioni del soggetto. L'ipermastia vera, invece, è caratterizzata da un aumento di dimensioni della mammella, sproporzionato rispetto alle dimensioni del tronco. Può manifestarsi in maniera asimmetrica nei due lati, specialmente in soggetti giovani al termine dello sviluppo.
La mammella pesante, pendula diventa causa di dolore cronico e di disagio. Può associarsi ad una mastite cronica. L'effetto della aumentato peso si ripercuote sull'apparato scheletrico ("incurvamento del tamburino"): i sintomi includono dolore al collo, alle spalle, in regione lombosacrale, cefalea, profondi solchi del cinto mammario e intenso fastidio della porzione toracica della colonna vertebrale. Si possono verificare anche problemi, che possono comportare cifosi ed artrosi della colonna cervicale. Nei solchi sottomammari, a causa della persistente umidità, possono insorgere intertrigine ed altri problemi dermatologici.
Alcune pazienti con macromastia hanno precedenti familiari per tumore mammario. La valutazione di tumefazioni e masse solide è difficoltosa in caso di mammelle ipertrofiche. il trattmento è chirurgico e consiste nella riduzione mammaria (mastoplastica riduttiva).
Eccessivo accrescimento in altezza del corpo, con conservazione delle armoniche proporzioni tra le sue parti. In senso patologico, indica uno stato in cui l'alterazione delle ghiandole endocrine, specialmente dell'ipofisi che produce l'ormone della crescita o somatotropo, ne determina la disfunzione (auxopatia) e una cronica ipersecrezione dell'ormone somatotropo (GH) in soggetti in età prepubere. A differenza dell'acromegalia, che si manifesta nell'adulto, il gigantismo si manifesta durante l'accrescimento scheletrico dell'individuo. Nella maggior parte dei casi, la causa va ricercata in un tumore (adenoma) ipofisario; più raramente, l'ipersecrezione sarebbe ectopica (cioè proverrebbe da strutture diverse dall'ipofisi) o conseguente all'iperproduzione di GHRH (il fattore di origine ipotalamica la cui funzione è quella di stimolare l'ipofisi a produrre GH) da parte di tumori insulari del pancreas o tumori carcinoidi polmonari.
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