Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 28/02/2011 @ 16:18:29, in Lettera M, visto n. 1321 volte)
È il muscolo che unisce la superficie interna, chiamata anche faccia pelvica, dell'osso sacro al femore, classificandosi pertanto come muscolo esterno dell'anca. Il muscolo piriforme (musculus piriformis)
Origina dalla faccia pelvica dell'osso sacro, nella regione posta a lato del secondo, terzo e quarto foro sacrale anteriore, e dal margine della grande incisura ischiatica. Dopo essere uscito dalle piccole pelvi attraverso il grande foro ischiatico (delimitato dal legamento sacrotuberoso e, sull'osso coxale dal margine osseo compreso tra la spina iliaca postero-inferiore e la spina ischiatica), si inserisce all'estremità superiore della superficie interna del grande trocantere del femore.
Si tratta di un abduttore dell'anca. La sua azione è massima a 60° di flessione di anca quando perde le sue componenti di rotazione che sono: rotazione esterna prima dei 60°, rotazione interna dopo i 60° di flessione. Facendo punto fisso sul femore inclina controlateralmente il bacino e lo porta in retroversione.
Muscolo masticatore appartenente ai mimici del volto che ha la funzione di elevare la mandibola.
Origina dal processo zigomatico per inserirsi sul muscolo orbicolare della bocca.Si inserisce con un robusto tendine al processo coronoideo mandibolare. È ricoperto dalla fascia temporale e viene innervato dal nervo trigemino.
Il muscolo temporale è coperto dalla fascia temporale, conosciuta anche con il nome di aponeurosi temporale.
Muscolo volontario o involontario la cui funzione è di tendere una formazione anatomica o un organo.
Sono tensori per esempio, il muscolo della fascia lata, della regione anteriore ed esterna della coscia, il muscolo del timpano che, nell'orecchio, distende la membrana timpanica.
Il muscolo tensore del timpano origina dalla tuba di Eustachio e unisce l'orecchio medio alla faringe. All'inizio è un canale osseo e dopo cartilagineo. Sopra il tensore del timpano c'è il tendine del tensore del timpano che va ad inserirsi sul manico del martello. Quando viene contratto il tensore del timpano, si ha lo spostamento in senso mediale del manico del martello e quindi si avrà una maggiore tensione della membrana del timpano.
Muscolo flessore, abduttore e rotatore interno dell'anca. Di forma appiattita e allungata, si trova nella parte laterale dell'osso iliaco. Insieme al muscolo grande gluteo costituisce lo strato superficiale dei muscoli esterni dell'anca.
Origina dalla spina iliaca antero-superiore e dall'estremità anteriore della cresta iliaca. I suoi fasci muscolari, che decorrono lateralmente rispetto allo scheletro della coscia, si inseriscono in un lungo tendine che si fonde con la fascia lata formando un ispessimento, detto tratto ileotibiale. Quest'ultimo prosegue in basso inserendosi al condilo laterale della tibia.
La funzione è quella di flettere la coscia sul bacino, abdurla e ruotarla internamente.
È anche uno stabilizzatore del ginocchio quando questo è esteso, a ginocchio piegato esso è in grado di fletterlo e ruotarlo esternamente. Quando prende punto fisso sulla fascia e sul condilo tibiale, inclina il bacino dal proprio lato.
Inoltre stabilizza il corpo quando, nella deambulazione e nelle corse, poggia su un solo arto, quindi è importante nella stazione eretta asimmetrica, poiché è un potente stabilizzatore del bacino insieme alla muscolatura glutea.
Il muscolo tensore della fascia lata è innervato dal nervo gluteo superiore.
Muscolo che origina dal terzo medio della tibia e si inserisce sulle ossa che costituiscono la prima articolazione metatarso-falangea.
Il muscolo è adibito alla flessione dorsale e all'adduzione del piede. È coinvolto nell'azione di supinazione (rotazione del piede verso l'interno sul suo asse longitudinale).
Il muscolo cucullare è un muscolo superficiale del dorso che si inserisce sulla colonna vertebrale nella regione cervico-dorsale sulla clavicola e sulla scapola la sua contrazione provoca l'elevazione della spalla. Altra funzione è quella di elevare, abbassa, adduce, ruota esternamente la scapola. Inoltre, estende la testa ruotandola verso il lato opposto. Estende, ruota, inclina lateralmente la testa e la colonna cervicale. Partecipa indirettamente alla flessione e abduzione del braccio elevando la scapola da circa 60° in poi.
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