Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Composto chimico noto anche come freon 10 o CFC 10.
A temperatura ambiente è un liquido apolare, volatile, dal caratteristico odore dolciastro, avvertibile anche a basse concentrazioni. È un composto molto tossico perché capace di innescare reazioni a catena radicaliche che degradano le membrane cellulari.
Maggiormente sensibili all'azione tossica del tetracloruro di carbonio sono il fegato, i reni, il cuore e il sistema nervoso centrale. L'avvelenamento acuto può aversi in seguito all'ingestione del tetracloruro di carbonio a scopo suicida o, più spesso, accidentalmente per inalazione dei suoi vapori in ambienti piccoli e male ventilati.
Sintomi caratteristici dell'avvelenamento sono l'irritazione delle mucose, nausea, vomito, vertigini, convulsioni.
Nelle forme più gravi, per esempio, dopo ingestione di quantità superiori a 4-5 ml, si possono avere conseguenze letali per depressione profonda dei centri respiratori o per grave danno epatico. L'intossicazione cronica, derivante da un'esposizione protratta a vapori di tetracloruro di carbonio, si manifesta con nausea, perdita dell'appetito, apatia, perdita di peso; tali sintomi sono espressione di un primitivo danneggiamento del fegato. La terapia dell'intossicazione cronica viene condotta, oltre che per via sintomatica, con farmaci epatoprotettori e con l'ausilio di diete adeguate, tendenti a non aggravare la riduzione della funzionalità epatica.
Antibiotici, batteriostatici a largo spettro d'azione.
Sono utilizzate per combattere infezioni da alcuni agenti patogeni intracellulari, o su indicazione dell'antibiogramma in polmoniti, uretriti e nel trattamento del tifo petecchiale, delle infezioni batteriche dell'acne ribelle, nelle diarree del viaggiatore. Il gruppo delle tetracicline comprende: tetraciclina, ossitetraciclina, clortetraciclina, demetociclina, metaciclina, minociclina, doxiciclina. Sono generalmente impiegate per via orale; sono controindicate negli ultimi mesi di gravidanza e nella prima infanzia. È meglio assumerle lontano dai pasti ed evitare latticini, antiacidi e lassativi. Per prevenire irritazioni esofagee, è consigliabile l'assunzione con abbondanti quantità di acqua. Possono inoltre determinare disturbi digestivi, nausea, vomito, diarrea, fotosensibilizzazione, manifestazioni allergiche.
Il tetano è una malattia infettiva grave, spesso con esito mortale, causata dalla tossina tetanica prodotta dal batterio Clostridium tetani (nell'immagine del microscopio elettronico); le spore del batterio si diffondono nell'ambiente attraverso le feci degli animali, soprattutto degli erbivori (equini, bovini). Pur essendo una malattia infettiva, il tetano non si trasmette da persona a persona. L'infezione si scatena quando le spore del batterio penetrano nell'organismo attraverso una ferita, anche banale, e il soggetto colpito non è protetto dall'effetto della vaccinazione. Le ferite che possono provocare il tetano sono generalmente quelle profonde, come una puntura dovuta a un chiodo, una spina o una scheggia, ma anche morsi di animali, ustioni o abrasioni. Poiché il Clostridium tetani è un batterio anaerobico e di conseguenza prospera in assenza di ossigeno, le ferite superficiali generalmente non presentano il rischio di infezione.
Questa patologia acuta provoca violenti spasmi muscolari, febbre, sudorazione, ipertensione arteriosa, tachicardia.
La vaccinazione - Il vaccino antitetanico è disponibile dagli anni Venti ed è costituito dalla anatossina tetanica, cioè dalla tossina resa innocua, ma in grado di stimolare la produzione di anticorpi specifici da parte dell'organismo. La vaccinazione garantisce una protezione pressoché totale e la sua durata nel tempo è molto lunga; per mantenerne l'efficacia va comunque ripetuta ogni dieci anni (dopo un richiamo entro qualche mese). In Italia, grazie alla pratica diffusa della vaccinazione antitetanica nell'infanzia, i casi di tetano sono calati da oltre 700 all'anno negli anni Sessanta all'attuale centinaio. Oggigiorno contrae l'infezione chi non è mai stato sottoposto a vaccinazione, oppure chi non ha più seguito la profilassi dei richiami periodici. La ripetizione della vaccinazione infatti è obbligatoria solo per alcune categorie professionali particolarmente esposte al rischio (stallieri, muratori, pastori); tuttavia sarebbe sempre consigliabile immunizzarsi contro questa patologia, specialmente se si hanno in programma viaggi in Paesi esteri con una situazione sanitaria carente o se si praticano attività sportive od hobbistiche che presentano un certo livello di rischio.
Quadro morboso caratterizzato da crampi intermittenti e quasi sempre dolorosi di alcuni muscoli o gruppi di muscoli volontari, senza alterazione della coscienza. Si manifesta con accessi preceduti da malessere, senso di stanchezza agli arti, parestesia alle dita, cefalea. L'accesso inizia con crampi intermittenti e rigidità dolorosa delle dita delle mani e dei piedi; la mano prende la forma di un cono, flessa sull'avambraccio, semiflesso sul braccio, che è fortemente addotto e applicato al tronco; gli arti inferiori si irrigidiscono in estensione e talora in adduzione forzata; in qualche caso la contrattura si estende al viso, producendo l'atteggiamento del riso sardonico, il trisma, il blefarospasmo, inoltre alla nuca e al dorso dando luogo all'opistotono e, nei bambini, alla laringe provocando il laringospasmo. Gli accessi durano da pochi minuti a qualche ora e si esauriscono con senso di torpore muscolare; sono intervallati da periodi di giorni, settimane o mesi, ma nei casi gravi risultano subentranti così da costituire uno stato continuo di malattia.
La tetanìa è sempre accompagnata da aumento dell'eccitabilità elettrica dei nervi motori e dei muscoli e da alterazioni del ricambio (diminuzione della calcemia) e del trofismo degli annessi cutanei. La tetanìa è provocata da ipocalcemia in seguito a deficiente funzione delle paratiroidi (con diminuita secrezione di paratormone) dovuta a lesioni patologiche o per assenza congenita di una di esse.
Ormone sessuale maschile, resposabile, tra l'altro, del desiderio sessuale. Nell’uomo è prodotto in massima parte dalle cellule di Leydig del testicolo e, per il resto, dal corticosurrene. Anche nella donna è presente, ma come prodotto intermedio nella sintesi degli estrogeni.
Il testosterone è un ormone steroideo prodotto dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e in parte sintetizzato nella corteccia surrenale. Si trova anche nella donna come prodotto intermedio degli estrogeni.
Nell'uomo è fondamentale per lo sviluppo degli organi genitali e dei caratteri sessuali secondari: barba, distribuzione dei peli, timbro della voce e muscolatura.
I livelli di testosterone svolgono un ruolo fondamentale nei processi legati alla fertilità perché sulla maturazione degli spermatozoi nei testicoli. Influisce anche sulla quantità e la qualità dello sperma prodotto.
Il testosterone stimola il desiderio sessuale e funge da sincronizzatore fra desiderio sessuale e atto sessuale vero e proprio.
Organo facente parte dell'apparato genitale maschile adibito alla produzione degli spermatozoi, le cellule fecondanti maschili.
È un corpo ovalare o rotondeggiante di consistenza molle ed elastica. I due testìcoli sono contenuti nello scroto, dove discendono dall'addome durante le ultime fasi dello sviluppo fetale, sospesi al funicolo spermatico.
Ogni testìcolo è rivestito da una guaina fibrosa, la tunica albuginea, da cui prendono origine sottili sepimenti connettivali che convergono verso un addensamento di tessuto connettivale (corpo di Higmore), suddividendo il parenchima testicolare in circa 250 lobuli di forma conica.
Ciascuno di questi ultimi contiene 1-3 sottili tubuli seminiferi a matassa che danno origine ai tubuli seminiferi retti, i quali anastomizzandosi con quelli degli altri lobuli formano una maglia irregolare (rete testis), da cui derivano i condottini efferenti e un canale di maggiori dimensioni che si raggomitola su sé stesso formando l'epididimo, da cui si diparte il condotto deferente. Tra i tubuli seminiferi, in cui avvengono i processi della spermatogenesi, si trovano masserelle di cellule interstiziali, o di Leydig, che producono ormoni, regolatori della comparsa dei caratteri sessuali secondari e dell'attività sessuale (testosterone).
|
<
|
marzo 2023
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|