Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Salume di carne suina, tipico di Bologna. In genere è composta da carne di maiale, di vitello, lardo, albume di uova e spezie varie (oltre ai soliti conservanti). Subisce un processo di cottura e l'involucro è costituito dalle vesciche di suino o di bovino o da involucri artificiali. Esistono mortadelle di solo suino (quelle di più alta qualità), ipocaloriche ecc. Questa varietà rende la mortadella un tipico esempio di cibo dinamico (da 300 a 390 kcal/100 g).
Ved. anche Salumi.
INFO AL. – CIBO DINAMICO - Carboidrati: 1,7; proteine: 13,7; grassi: 32; acqua: 0; calorie: 350.
Termine che indica il rapporto tra il numero di morti in un anno e la popolazione media residente. Questo rapporto fa riferimento a tutte le morti nel loro complesso e si parla di quoziente di mortalità. Con il passare del tempo si possono confrontare i vari rapporti per età, per sesso e soprattutto per causa di morte e possono essere importanti indicatori sulle condizioni sanitarie.
Vicenda con la quale cessa la vita. Giuridicamente si definisce morte come l’interruzione irreversibile delle funzioni vitali quali respiratoria, circolatoria, nervosa. La morte cerebrale è la fine di tutte le attività del cervello, incluse quali la funzione respiratoria, l'attività cardiocircolatoria, la regolazione termica e il controllo endocrino-metabolico dell'organismo, tutto ciò che consente la vita vegetativa. Tutto questo la rende diverso dal coma, dove le funzioni cerebrali che hanno la funzione di conservare la vita vegetativa pur in assenza di coscienza sono mantenute. Nell’ ambito medico-legale, oltre ad appurare la morte, si deve definire l'ora dell'evento, e ricercarne le cause. È compito del medico confermare l'avvenuto decesso, ed è necessario avere periodi di osservazione obbligatori prima di seppellire la salma, iniziare un'autopsia o un prelievo di organi a scopo di trapianto; il medico deve anche concludere con la denuncia delle cause di morte. Bisogna distinguere la morte reale dal cosiddetto stadio di morte apparente, condizione in cui lo stato comatoso, la perdita di coscienza, la mancanza di riflessi, l'assenza apparente di respirazione e di polso confermano il decesso; se però in questa condizione i valori minimali della respirazione e della contrazione cardiaca residue sono sufficienti a mantenere vitali il metabolismo cellulare delle cellule nervose, l'inizio della respirazione naturale o di quella artificiale rende possibile la ripresa delle funzioni vitali.
È il decesso inaspettato, repentino che si costata in soggetti che godono apparentemente di buona salute e che non presentano fenomeni morbosi per le quali è previsto la morte a breve termine. È un evento che riguarda la medicina legale dal momento che bisogna dimostrare che il decesso è provocato da cause naturali, eliminando la presenza di fattori lesivi esogeni:si ha diagnosi accertata solo quando vengono completate tutte le indagini anatomo-patologiche ed eventualmente chimico-tossicologiche necessarie. Non esiste malattia specifica che può provocare morte improvvisa e quasi tutte le malattie possono avere inizio ed evolvere fino a raggiungere il massimo della gravità senza mostrare alcun segno, come ad esempio le malattie cardiovascolari, quelle respiratorie, nervose, digerenti, urogenitali ecc. in genere la malattia improvvisa colpisce gli uomini, specie nel primo anno d’età e nel quinto decennio, specie nelle stagioni fredde.
Comunemente detta anche SIDS (Sudden Infant Death Syndrome),o “morte nella culla" è la causa di morte più frequente nel primo anno di vita; morte improvvisa e inaspettata di un lattante che all'esame autoptico completo non riveli una causa adeguata. Il periodo in cui si ha la massima incidenza è tra il 2° e il 4° mese di vita, prevalentemente colpisce i maschi: tutte queste sono le caratteristiche epidemiologiche della SIDS, che non hanno ancora condotto a una diagnosi eziologica. Le cause della SIDS ancora non sono state definite: a volte è causata da malattie respiratorie, da malformazioni generalmente cardiovascolari, da malattie gastrointestinali, ma nella maggior parte dei casi la causa non è identificabile, anche in seguito alle più accurate indagini anatomo-isto-patologiche. Il rischio di morte è statisticamente più alto per i gemelli sopravvissuti alla morte endouterina, per i figli dei tossicodipendenti e per i lattanti "near-miss"
Vedi vasculiti.
La morva è una malattia infettiva causata da Malleomyces mallei. In genere, colpisce gli equini, ma a volte si trasmette anche all'uomo che si contagia attraverso un contatto diretto. Nella sua forma acuta, si manifesta con interessamento delle mucose e con la comparsa di pustole da cui fuoriesce il pus.
Si tratta di una patologia assai pericolosa che può portare anche alla morte, e per questo risulta fondamentale la profilassi, con il riconoscimento degli animali malati e la conseguente eliminazione.
La morva viene anche definita farcino quando non interessa le fosse nasali.
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