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Di Admin (del 20/05/2011 @ 14:36:22, in Lettera M, visto n. 1324 volte)
Con il termine si indica una condizione di sclerodermia localizzata, patologia che implica un ispessimento della pelle dovuto a l'eccessiva deposizione di collagene sul derma, con conseguente riduzione del tessuto elastico e adiposo.
È un alcaloide presente nell'oppio; si tratta di una polvere che viene estratta dal liquido lattiginoso raccolto, in seguito ad incisione, dalla capsula immatura del Papaver somniferum. È un potente analgesico agisce sul sistema nervoso centrale, usato come sedativo del dolore. La metilmorfina, nota anche come codeina, è uno dei suoi derivati più comuni, trova impiego contro la tosse; insieme alla morfina cloridato agisce come narcotico, nota è anche la diacetilmorfina, nome chimico dell'eroina. La morfina esercita il suo effetto sul sistema nervoso centrale, SNC, e sull’intestino, determinando analgesia, sonnolenza, cambiamenti dell'umore (la morfina produce dopo circa mezz'ora dall'assunzione eccitamento ed euforia, poi abulia e riduzione dell'iter ideativo), depressione respiratoria, diminuzione della motilità gastrointestinale, nausea e vomito, può causare spasmo dello sfintere di Oddi: evitare la sua assunzione in caso di coliche biliari. Molteplici sono gli effetti che si hanno a livello della cute, dell'apparato uro-genitale, del sistema immunitario, dell'albero bronchiale, del sistema endocrino e del sistema nervoso autonomo. A seconda della concentrazione e di come viene assunta, la morfina e i suoi derivati sono impiegate in vari modi, ad esempio l'uso come anestetici e nel trattamento del dolore di intensità medio-elevata come quello neoplastico, della tosse, della dispnea acuta soprattutto in caso di insufficienza ventricolare sinistra e di edema polmonare. Il continuo consumo, si parla di intossicazione cronica da morfina, provoca un decadimento psico-fisico generalizzato, anoressia, perdita di peso, disturbi intestinali, miosi, impotenza. L'intossicazione acuta, overdose, invece, è dovuta a dosi elevate di morfina, inizialmente si ha miosi, seguita da midriasi a causa della possibile depressione respiratoria, vomito, cefalea, sonnolenza, anuria e ristagno di feci, respirazione irregolare e piatta, infine cianosi, collasso circolatorio, coma, talvolta morte per paralisi respiratoria. La morfina, come anche l'eroina, provoca assuefazione, dipendenza e sindrome di astinenza.
Processo che porta allo sviluppo embrionale, consiste nella nascita di organi e tessuti da elementi indifferenziati
Improvvisa perdita di coscienza accompagnata da un’ischemia cerebrale di varia durata generalmente provocata da una asistolia cardiaca. A livello clinico tutto dipende dalla durata dell’asistolia e conseguente ischemia celebrale: da 2 a 5 secondi il paziente avverte un senso di vertigine; da 5 a 10 secondi ha perdita di coscienza e caduta a terra; oltre i 15 secondi il paziente presenta convulsioni cianosi e respiro stertoroso con perdita di urine e feci; la situazione peggiora se l’interruzione della circolazione celebrare dura più di 30 secondi, in questi casi il paziente appare come morto. Interruzione lunghe 3-4 minuti causano lesioni ischemiche irreversibili delle cellule del sistema nervoso centrale.
la sindrome di Morgellons è stata descritta nel 2002 e si presenta con prurito, lesioni da grattamento e riscontro di strane fibre non biodegradabili nella pelle. Attualmente sono in corso studi che ci permetteranno di comprendere se il Morgellons è realmente una nuova entità clinica, finora sconosciuta o se deve essere considerata nel gruppo delle cosiddette parassitofobie.
È una malattia rara, una muscolopolisaccaridosi ereditaria, a carattere autosomico recessivo.
La sindrome è caratterizzata da displasie ossee con conseguenti effetti sul sistema nervoso centrale.
I più comuni sintomi fisici sono: nanismo del tronco, deviazione ulnare del polso, ginocchio valgo e osteoporosi. Inoltre le articolazioni tendono all’ipermobilità. Oltre alle anomalie scheletriche possono presentarsi: perdita dell’udito, problemi cardiache e ostruzioni delle vie aeree superiori. La malattia si manifesta nella prima infanzia quando il bambino presenta statura molto bassa, sostanziale ritardo mentale, proporzioni disarmoniche del corpo e patologie congenite dell'occhio. Tipica dei soggetti affetti è anche l' abnorme quantità di massa muscolare flaccida, specie sul tronco negli arti anteriori.
La patologia è causata dal deficit di un enzima, l'N-acetilgalattosamina-6-solfato solfatasi (GALNS), necessario per la degradazione di due componenti della cartilagine, il cheratan-solfato (KS) e la condroitina 6-solfato (C6S). A causa della mancanza dell'enzima queste sostanze si accumulano nei lisosomi e provocano alterazioni nello sviluppo osseo.
È una malattia appartenente alle mucopolisaccaridosi.
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