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Improvvisa perdita di coscienza accompagnata da un’ischemia cerebrale di varia durata generalmente provocata da una asistolia cardiaca. A livello clinico tutto dipende dalla durata dell’asistolia e conseguente ischemia celebrale: da 2 a 5 secondi il paziente avverte un senso di vertigine; da 5 a 10 secondi ha perdita di coscienza e caduta a terra; oltre i 15 secondi il paziente presenta convulsioni cianosi e respiro stertoroso con perdita di urine e feci; la situazione peggiora se l’interruzione della circolazione celebrare dura più di 30 secondi, in questi casi il paziente appare come morto. Interruzione lunghe 3-4 minuti causano lesioni ischemiche irreversibili delle cellule del sistema nervoso centrale.
la sindrome di Morgellons è stata descritta nel 2002 e si presenta con prurito, lesioni da grattamento e riscontro di strane fibre non biodegradabili nella pelle. Attualmente sono in corso studi che ci permetteranno di comprendere se il Morgellons è realmente una nuova entità clinica, finora sconosciuta o se deve essere considerata nel gruppo delle cosiddette parassitofobie.
È una malattia rara, una muscolopolisaccaridosi ereditaria, a carattere autosomico recessivo.
La sindrome è caratterizzata da displasie ossee con conseguenti effetti sul sistema nervoso centrale.
I più comuni sintomi fisici sono: nanismo del tronco, deviazione ulnare del polso, ginocchio valgo e osteoporosi. Inoltre le articolazioni tendono all’ipermobilità. Oltre alle anomalie scheletriche possono presentarsi: perdita dell’udito, problemi cardiache e ostruzioni delle vie aeree superiori. La malattia si manifesta nella prima infanzia quando il bambino presenta statura molto bassa, sostanziale ritardo mentale, proporzioni disarmoniche del corpo e patologie congenite dell'occhio. Tipica dei soggetti affetti è anche l' abnorme quantità di massa muscolare flaccida, specie sul tronco negli arti anteriori.
La patologia è causata dal deficit di un enzima, l'N-acetilgalattosamina-6-solfato solfatasi (GALNS), necessario per la degradazione di due componenti della cartilagine, il cheratan-solfato (KS) e la condroitina 6-solfato (C6S). A causa della mancanza dell'enzima queste sostanze si accumulano nei lisosomi e provocano alterazioni nello sviluppo osseo.
È una malattia appartenente alle mucopolisaccaridosi.
Salume di carne suina, tipico di Bologna. In genere è composta da carne di maiale, di vitello, lardo, albume di uova e spezie varie (oltre ai soliti conservanti). Subisce un processo di cottura e l'involucro è costituito dalle vesciche di suino o di bovino o da involucri artificiali. Esistono mortadelle di solo suino (quelle di più alta qualità), ipocaloriche ecc. Questa varietà rende la mortadella un tipico esempio di cibo dinamico (da 300 a 390 kcal/100 g).
Ved. anche Salumi.
INFO AL. – CIBO DINAMICO - Carboidrati: 1,7; proteine: 13,7; grassi: 32; acqua: 0; calorie: 350.
Termine che indica il rapporto tra il numero di morti in un anno e la popolazione media residente. Questo rapporto fa riferimento a tutte le morti nel loro complesso e si parla di quoziente di mortalità. Con il passare del tempo si possono confrontare i vari rapporti per età, per sesso e soprattutto per causa di morte e possono essere importanti indicatori sulle condizioni sanitarie.
Vicenda con la quale cessa la vita. Giuridicamente si definisce morte come l’interruzione irreversibile delle funzioni vitali quali respiratoria, circolatoria, nervosa. La morte cerebrale è la fine di tutte le attività del cervello, incluse quali la funzione respiratoria, l'attività cardiocircolatoria, la regolazione termica e il controllo endocrino-metabolico dell'organismo, tutto ciò che consente la vita vegetativa. Tutto questo la rende diverso dal coma, dove le funzioni cerebrali che hanno la funzione di conservare la vita vegetativa pur in assenza di coscienza sono mantenute. Nell’ ambito medico-legale, oltre ad appurare la morte, si deve definire l'ora dell'evento, e ricercarne le cause. È compito del medico confermare l'avvenuto decesso, ed è necessario avere periodi di osservazione obbligatori prima di seppellire la salma, iniziare un'autopsia o un prelievo di organi a scopo di trapianto; il medico deve anche concludere con la denuncia delle cause di morte. Bisogna distinguere la morte reale dal cosiddetto stadio di morte apparente, condizione in cui lo stato comatoso, la perdita di coscienza, la mancanza di riflessi, l'assenza apparente di respirazione e di polso confermano il decesso; se però in questa condizione i valori minimali della respirazione e della contrazione cardiaca residue sono sufficienti a mantenere vitali il metabolismo cellulare delle cellule nervose, l'inizio della respirazione naturale o di quella artificiale rende possibile la ripresa delle funzioni vitali.
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