Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
È un tumore connettivale benigno, con le caratteristiche del tessuto mucoso (o gelatinoso), spesso capsulato. Formato da cellule fusiformi o stellate che sono disperse in una sostanza gelatinosa composta principalmente di mucina. È spesso localizzato nel tessuto sottocutaneo, sottosieroso, nel connettivo sottostante le mucose; è la forma tumorale più frequente a livello cardiaco. Si sviluppa prevalentemente negli atri, con una sintomatologia a volte non specifica (dispnea da sforzo, dolori cardiaci) quando giunge a bloccare l'orifizio atrioventricolare può causare sincopi, crisi anginose e dispnoiche, fino a una grave riduzione della gittata cardiaca.
La malattia mani-piedi e bocca (MMPB) è una malattia virale caratterizzata da lesioni vescicolari che si localizzano, come dice il nome, ai piedi, alle mani e nella bocca.
Differenti virus possono causare tale malattia, tutti appartenenti al gruppo degli enterovirus. Di più comune riscontro è il coxsackievirus A16, seguito dai coxsackievirus A5, A9, A10, B5 e dall’enterovirus 71.
Solitamente la MMPB ha carattere isolato, tuttavia non sono rari episodi epidemici. Non vi è predilezione di razza o sesso.
La trasmissione della malattia avviene per contatto diretto con secrezioni nasali, orali o materiale fecale di persona infetta, la cui contagiosità è massima nella prima settimana di malattia.
Nei nostri climi tende a manifestarsi nella stagione temperata, specialmente tarda estate-inizio autunno.
I più colpiti sono i bambini sotto i 10 anni di età, anche se chiunque potenzialmente può essere infettato.
Il periodo che intercorre tra il contagio e la comparsa dei sintomi è in media di 3-6 giorni.
I primi segni della MMPB sono generici quali febbre (in media 38.3°C), scarso appetito, sensazione di malessere, dolori addominali. Dopo 1-2 giorni dall’inizio della febbre compare l’enantema che si localizza sulla lingua (44% dei casi), sulle gengive, sulla parte interna delle giance, sul palato. Si tratta di macule rosse che evolvono in vescicole su base rossa. Raramente però è possibile vederle poiché esse facilmente si rompono lasciando delle erosioni, dolorose al punto di causare spesso difficoltà ad alimentarsi.
L’eruzione nella cavità orale precede la comparsa delle lesioni cutanee che tipicamente si localizzano alle mani (regione palmare), ai piedi (regione plantare) ed alle natiche. Anche qui compaiono dapprima delle maculopapule rosse di 2-10 mm. che al centro si trasformano in vescicole grigiastre caratteristiche: infatti sono ellittiche con l’asse maggiore disposto parallelamente alle linee di tensione cutanea: non sono pruriginose. Nel giro di 7-10 giorni vi è la guarigione spontanea.
Occasionalmente il paziente può presentare febbre alta, intenso malessere, diarrea e artralgie; raramente si associa una meningite asettica o virale.
In caso di infezione della donna nel 1° trimestre di gravidanza vi può essere aborto spontaneo o ritardo di crescita intrauterina.
Non esiste terapia specifica per tale malattia. L’intervento medico si limita a porre sollievo alla febbre o agli eventuali dolori delle ulcerazioni in bocca.
Riassumendo:
Che cos’è?
E’ un’infezione virale.
Qual è la causa?
E’ causata comunemente dal coxsackievirus A16, appartenente agli enterovirus.
E’ contagiosa?
Si.
Come si trasmette?
Per contatto diretto con secrezioni nasali e/o orali o materiale fecale di persona infetta.
Quanto dura l’incubazione?
3-6 giorni in media.
Chi colpisce?
Chiunque, ma più frequentemente i bambini sotto i 10 anni.
Quando?
Solitamente tarda estate-inizio autunno.
Come si manifesta?
Esordisce con sintomi generici quali febbre lieve, scarso appetito, malessere, dolore addominale.
Dopo 1-2 giorni compaiono le lesioni in bocca, tipicamente erosioni dolorose. Dopo altri 1-2 giorni compaiono sulle regioni palmari e plantari ed anche alle natiche lesioni, tipiche vescicole ovali disposte parallelamente alle linee di tensione cutanea.
E’ una malattia grave?
Di solito, no.
Qual è il decorso?
Di solito si risolve spontaneamente in 7-10 giorni.
Vi sono complicazioni?
Raramente. Occorre comunque seguire il paziente durante la malattia per eventuali segni di meningite.
Com’è la prognosi?
Eccellente.
Come si cura?
Non vi è terapia specifica. Al bisogno, sintomatici per la febbre e per le erosioni in bocca.
La malattia può recidivare?
Si, se la nuova infezione è causata da un enterovirus diverso da quello che ha determinato il primo episodio.
Il bambino può continuare a frequentare la scuola?
Sì, in quanto non è contemplato l’allontanamento del bambino dalla scuola; tuttavia sarebbe bene evitare situazioni di stretto contatto con altri bambini, per ridurre la diffusione della malattia.
Infine è bene ricordare che...
...il virus può essere presente nelle feci del paziente per un mese.
...non si devono rompere le bolle (per ridurre la diffusione del virus).
... il paziente ed i familiari devono lavare frequentemente e con accuratezza le mani.
È la sigla che sta ad indicare l’esame di mineralometria ossea computerizzata.
Anche detto columella. È un piccolo osso dalla forma conica che forma l'asse della coclea dell'orecchio interno. È percorso da canalicoli dove decorrono le fibre del nervo cocleare e, lungo la linea cui aderisce la lamina spirale, da un canale, dove ci sono le cellule nervose che vanno a costituire il ganglio spirale del Corti
Anche detta mola idatiforme. È un tumore benigno dell'utero che dipende dallo sviluppo parziale di un uovo. Malattia della gravidanza in cui si ha uno sviluppo anomalo della placenta, nella quale i villi coriali si rigonfiano e si distendono per la presenza di fluido, in conseguenza ad alterazioni neoplastiche. La placenta appare cosi come un grappolo d'uva con varie vescicole di dimensioni varie. Generalmente non è presente un feto, ma, raramente, se ne può trovare uno. I sintomi inizialmente sono simili a quelli della gravidanza, ma più evidenti, con nausea e vomito intensi. Si hanno perdite ematiche, metrorragia, a volte legate all'espulsione di qualche vescichetta. Uno strumento utile per la valutazione è l’ecografica e viene poi appurata dall’elevata concentrazioni di gonadotropina corionica (beta-HCG) nel sangue o nelle urine. La gravidanza non è vitale e c’è un elevato rischio di emorragia, la cura consiste nella revisione chirurgica della cavità uterina. In alcuni casi, dopo la rimozione di una mola ritenuta benigna, si ha una mola vescicolare invasiva. Può anche degenera in coriocarcinoma e continuerà a sintetizzare beta-HCG ed è per questo che dopo il trattamento della mola, è fondamentale un prolungato follow-up di almeno 2 anni attraverso la misurazione delle concentrazioni sieriche di beta-HCG.
Anche detta mola destruente, o corionadenoma, è un tumore dell'utero che ha tutte le caratteristiche della mola vescicolare, ad eccezione del fatto che ha maggiore aggressività ed è in grado di infiltrare le pareti dell'utero e originare metastasi (vagina e polmoni). I sintomi compaiono dopo alcune settimane l'asportazione di una mola vescicolare creduta benigna. Si manifesta con la ripresa della metrorragia, con dolori pelvici e con metastasi polmonari. La cura si basa sull’ assunzione di farmaci antitumorali.
Dente che serve per la masticazione dei cibi solidi: funzionano con il meccanismo triturante di una mola. Ha cuspidi che combaciando con quelle dell'omologo dente dell'altra arcata dentaria. Ogni emiarcata dentaria ha tre denti molari, che vengono numerati come 6°, 7° e 8° dente.
|
<
|
novembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|