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Farmaci che determinano il restringimento della pupilla. I colinergici come pilocarpina, carbacolo, metacolina, eserina sono i più importanti. L’azione miotica l’ hanno anche farmaci bloccanti del simpatico come ergotamina, reserpina, guanetidina, e inoltre la morfina e gli insetticidi organofosforici. Questi farmaci agiscono stimolando il muscolo costrittore della pupilla e abbassano la pressione endoculare, effetto che viene molto sfruttato nella cura del glaucoma.
si fa riferimento alle distrofie muscolari con miotonia. Fenomeno in cui si ha un abnorme prolungamento della contrazione muscolare volontaria: il soggetto, se chiude la mano a pugno, non riesce ad aprirla se non dopo diversi secondi, ha grande disagio sia nella deambulazione che nella masticazione. Questo episodio peggiora con le emozioni e con il freddo, migliora con il caldo. Le principali malattie sono la malattia di Thomsen e quella di Steinert. La prima è di origine genetica e investe entrambi i sessi ma principalmente i maschi, si ha uno sviluppo eccessivo dei muscoli che però hanno scarsa potenza. Dà un'invalidità non grave e non è mortale. La patologia di Steinert è invece la forma più grave e più frequente, è ereditaria a trasmissione dominante. Appare tra i 15 e i 35 anni con miotonìe, atrofie muscolari, distrofie varie come la cataratta, le turbe endocrine e quelle del ritmo cardiaco e, spesso, decadimento demenziale. In questo secondo caso si ha insensibilità a ogni terapia (basata sulla somministrazione di farmaci in grado di stabilizzare il potenziale di membrana delle cellule coinvolte, come chinino, procainamide, idantoina e carbamazepina), è fortemente invalidante e causa morte.
Nome latino della membrana del timpano
operazione chirurgica in cui si ha l’ asportazione della cute del meato acustico esterno e dello strato epiteliale del timpano, risolvendo cosi possibili irregolarità ossee; posteriormente si analizza la cassa timpanica e si inserisce un neo-timpano, formato da un frammento di cute, sulla superficie interessata del meato acustico esterno (miringoplàstica esterna) o sotto la membrana del timpano (miringoplàstica interna). Si effettua in caso di timpanosclerosi
È un'angiosperma (Vaccinium myrtillus) che cresce nei boschi di tutta l'Europa e anche in Italia. Si trova fino a 2.300 m di quota. Il mirtillo è una bacca dal sapore acidulo che cresce tipicamente nelle foreste di montagna. Contiene acido citrico, malico e succinico. Poiché ha la capacità di sopportare molto bene la surgelazione può essere consumato tutto l'anno. È il classico esempio di frutta dinamica, le cui calorie variano al variare del contenuto zuccherino (da 25 a 42 kcal/100 g).
Ved. anche Frutti di bosco.
INFO AL. - Carboidrati: 5,1; proteine: 0,9; grassi: 0,2; acqua: 85,9; calorie: 26.
medicinale affine delle prostaglandine, accresce i meccanismi di difesa naturale della mucosa gastrica mediante un incremento della sintesi di muco e della secrezione di bicarbonato. È anche capace di ridurre la secrezione acida basale, adatto anche nella prevenzione della gastropatia da FANS. Meteorismo e a volte diarrea sono i principali effetti collaterali, dannoso nel periodo della gravidanza.
E' un farmaco antitumorale della classe degli antibiotici, ha infatti una buona attività batteriostatica sia sui batteri gram + che su i gram - e su diverse specie di virus; viene attivato nei tessuti ad agente alchilante, in questo modo il medicinale inibisce la divisione cellulare tumorali, andando a costituire con il loro DNA un unione che ne causa la frammentazione e intervenendo con la sintesi del DNA stesso. Utilizzato nella cura endovenosa per diverse neoplasie, principalmente dell'apparato digerente, sia da solo, o associato con altri farmaci; la sua instillazione vescicale ha determinato un numero rilevante di remissioni in alcuni tumori della vescica. La principale manifestazione tossica legata al medicinale è la mielopressione con piastrinopenia eleucopenia l’apice viene raggiunto circa 4-6 settimane dopo l'inizio della cura, l'effetto tossico è cumulativo, con rischio che aumenta dopo ogni ciclo terapeutico
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