Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Scialoadenosi (progressiva decadenza delle cellule secernenti delle ghiandole salivari) di origine immunitaria, caratterizzata da ipertrofia delle ghiandole parotidi, sottomascellari e lacrimali; è la forma di passaggio dalla semplice ipertrofia parotidea (lesione linfoepiteliale di Godwin) all'ipotrofia, o atrofia, delle ghiandole salivari (sindrome di Sjörgren). Se la malattia di Mikulicz si verifica in corso di malattie sistemiche, quali la leucemia linfatica o il morbo di Hodgkin, si ha la sindrome di Mikulicz. La terapia è a base di cortisonici.
È riferito a forme che all'esame radiografico appaiono simili a grani di miglio. Si ha ad esempio, una forma miliare di tubercolosi in cui si hanno ferite diffuse e minute.
è una dermatosi determinata da ostruzione del poro sudoriparo per cui il sudore sintetizzato si accumula in una vescicola o una papula. È nota nei paesi tropicali; nei climi temperati si verifica in estate, in soggetti con sudorazione abbondante o in condizioni di ostacolata perdita del sudore. Il prurito è molto intenso e spesso si hanno escoriazioni causate dal grattamento. Se curata, scompare in pochi giorni, ma in caso contrario può complicarsi a causa dell’impianto di germi piogeni.
sindrome alterna cerebrale causata da lesioni generalmente tumorali o emorragiche, del ponte di Varolio. Queste ferite coinvolgono il fascio piramidale e il nucleo o la radice del VII e a volte anche VI nervo cranico. Si ha emiplegia (perdita completa dell’attività motoria volontaria) del corpo dal lato opposto alla lesione e paralisi periferica del VII, associato a paralisi del muscolo retto esterno.
È un organo impari di forma ovoidale un po’ appiattito, è nella parte sinistra dell'addome, sotto il diaframma, vicino lo stomaco e il pancreas ed è protetta dalle ultime coste dell’emitorace sinistro; fa parte dell’apparato circolatorio e le sue funzioni principali hanno a che fare con la regolazione qualitativa e quantitativa della massa sanguigna e svolge un ruolo anche nel sistema immunitario. È formato da un parenchima proprio, detta polpa splenica o lienale, totalmente circondato da un involucro fibroso ed elastico, capsula splenica, formato da tessuto connettivo e dal rivestimento peritoneale uniti tra loro. La splenica o lienale è una sostanza molle in cui si distinguono la polpa bianca, formata da noduli linfatici (noduli lienali del Malpighi), e quella rossa, abbondantemente vascolarizzata da capillari arteriosi e venosi. Alla polpa arrivano, provenienti dalla capsula, i segmenti connettivali che penetrano nell'interno e i vasi afferenti, derivanti dall'arteria splenica o lienale e dal tronco celiaco, e quelli efferenti, immissari della vena lienale che si getta poi nella vena porta, che arrivano per mezzo di un ilo, circondati da una guaina che deriva dalla capsula e formanti nel tessuto del parenchima una rete connettivale trabecolare. La polpa rossa è formata da un esile reticolo connettivale, nelle cui maglie si trovano fini arteriole da cui si originano a ciuffo altre arteriole, dette penicillate, che formano una ricca rete di spazi sanguigni da cui originano le vene. Le funzioni più importanti che compie la milza sono: emopoietica, caratteristica della vita fetale e dell'età dello sviluppo e può ripresentarsi anche nell'adulto in casi d'emergenza come nel caso di abbondanti emorragie; emolitica, con lisi degli eritrociti che hanno concluso il loro ciclo vitale e accumulando il ferro in essi contenuto, o meglio nell'emoglobina; è una riserva di globuli rossi, che nei casi di intenso lavoro muscolare, emorragie, intossicazioni, asfissia sono rilasciati nel flusso sanguigno; linfopoietica, nell'età adulta, con produzione di linfociti e monociti; regola la pressione sanguigna, sequestrando o liberando sangue a seconda delle esigenze; infine ha anche funzione di protezione immunitaria:trattiene e distrugge germi patogeni e sostanze estranee, nocive e in alcuni casi sintetizzando anticorpi specifici e piastrine nel sangue, aumentando cosi le capacità immunitarie dell'organismo.
Indica l’insieme degli atteggiamenti espressivi che descrivono un soggetto, e soprattutto il complesso degli aspetti del volto, dello sguardo, delle maniere di muovere le mani, atteggiamenti e gesti capaci di esprimere i suoi vari stati d’animo, le sue disposizioni affettive, i suoi sentimenti; può subire alterazioni in caso di disturbi dell'affettività.
Termine che indica i muscoli pellicciai ovvero l’insieme di muscoli che permettono i cambiamenti dell'espressione facciale. Tra essi ritroviamo il muscolo emicranico, composto dal muscolo frontale, galea capitis e muscolo occipitale, i muscoli estrinseci del padiglione auricolare, i muscoli delle palpebre, quelli del naso e delle labbra
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