Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Parte del sistema nervoso centrale che si ritrova nel canale vertebrale e dal quale si sviluppano, lateralmente, i nervi spinali. È composto da cellule nervose che compongono la sostanza grigia che assomiglia alla lettera H; in questa sono situati i corpi cellulari. Attorno ad essa si trova la sostanza bianca, occupata dalle fibre dorsolaterali, dorsoventrali, ventrali, e è costituita da fibre proprie o basi che decorrono nel midollo spinale. È rivestito da meningi: la dura madre, la più esterna, e l'aracnoide, la seconda meninge che si colloca al di sotto di essa. Ha una lunghezza di 45 cm e da esso di diramano 31 paia di nervi, che lo dividono in 31 segmenti e in 4 porzioni cervicale, toracica, lombare e sacrale, per concludersi alla seconda vertebra lombare, occupato dalla cauda equina. È responsabile della conduzione degli stimoli provenienti dal corpo lungo le vie ascendenti brevi e lunghe (vie sensorie), degli impulsi motori provenienti dall'encefalo che si scaricano sui neuroni motori delle corna ventrali (vie discendenti); infine dà origine al cosiddetto arco riflesso spinale, per mezzo del quale uno stimolo, giunto al midollo spinale con l'assone di una cellula nervosa gangliare, influenza, attraverso le cellule nervose delle corna posteriori, una cellula motrice delle corna anteriori, che manda il suo assone nella radice ventrale di un nervo spinale diretto a un muscolo.
Si tratta di una dilatazione della pupilla e dipende da condizioni fisiologiche, quando ad esempio l'illuminazione dell'ambiente è scarsa, o patologiche come l’irritazione del simpatico cervicale, la paralisi dello sfintere irideo per lesione dei nervi oculomotori o dei loro nuclei. È indotta artificialmente attraverso l’assunzione di medicinali midriatici, a scopo diagnostico o terapeutico.
Medicinali che causano la dilatazione della pupilla midriasi. L’ atropina e le sostanze anticolinergiche atropinosimili come l’omatropina e la scopolamina e i medicinali adrenergici come la adrenalina e la cocaina sono i più diffusi; questi medicinali vengono impiegati localmente sull’occhio o assunti per via generale, arrestano i meccanismi parasimpatici pupillo-costrittori causando la prevalenza del tono simpatico, che ha agisce come pupillo-dilatatore
Il miele è una sostanza zuccherina, di colore bruno ambrato, prodotta dalle api elaborando il nettare dei fiori e altri succhi a contenuto zuccherino delle piante. Il miele era noto all'uomo ben 35.000 anni fa: a tanto risalgono alcuni graffiti spagnoli (Valencia) e africani (Rhodesia) che ritraggono uomini intenti a raccogliere favi. L'apicultura era sicuramente praticata nel 3000 a. C. in Egitto, dove gli apicolturi seguivano con le loro api la fioritura delle piante, scorrendo il Nilo.
Ippocrate usava il miele per bevande depurative e i romani lo usavano per alcolici (idromele), birra e salse. La fortuna del miele declinò dopo l'introduzione come dolcificante dello zucchero. Dotato di elevato potere nutritivo (meno calorico dello zucchero per la presenza di acqua), il miele è stato per molto tempo l'unico alimento dolcificante disponibile ed è stato considerato cibo di origine divina.
Il profumo, il colore e il sapore del miele cambiano in funzione dei fiori dai quali le api suggono il nettare. Il miele contiene infatti, oltre ad acqua (17%), zuccheri vari (80%, monosaccaridi, fruttosio e glucosio) e minerali (fino all'1,5%), anche residui di granuli pollinici ed essenze aromatiche dei fiori. Per un chilo di miele occorre il nettare di circa due milioni di fiori. Se nella composizione il glucosio prevale sul fruttosio il miele cristallizza più rapidamente; il miele in commercio, molto filante, si ottiene con una cristallizzazione artificiale, riscaldandolo a 30 °C e mescolandolo con piccole quantità di varietà a cristallizzazione molto fine. Fra le varietà si devono ricordare il millefiori (che come dice il nome deriva da molte piante) e quelle monofloreali (castagno, acacia, eucalipto, tiglio ecc.).
Come molti altri prodotti dell'apicultura (polline e pappa reale) è stato spesso sopravvalutato sia terapeuticamente sia energeticamente e attualmente non gli viene riconosciuto che un blando effetto emolliente.. Non è vero che il miele sia una fonte privilegiata di energia (qualunque fonte di carboidrati la fornisce); anzi in genere, a causa del gusto troppo dolce, le quantità di miele assunte sono pari a quantitativi energetici veramente minimi. Inoltre non è vero che sia migliore dello zucchero raffinato perché ha addirittura un indice glicemico superiore.
Sarebbe interessante che i cultori della pappa reale, del polline o del miele sapessero rispondere in maniera convincente, diretta e non vaga ("sono prodotti naturali", "danno energia" ecc.) a domande del tipo: ma perché fanno bene? A prescindere da queste constatazioni scientifiche, il miele deve comunque essere considerato un ottimo alimento che può entrare nella nostra dieta come sostitutivo dello zucchero o della marmellata, della quale è più calorico, ma meno appetibile (cioè una fetta biscottata con miele e una con marmellata spesso hanno le stesse calorie perché si usa una quantità di miele inferiore).
INFO AL. - Carboidrati: 75; proteine: 0,6; grassi: 0; acqua: 18; calorie: 303.
Sostanza costituita da strati concentrici di lipidi, lecitina, colesterolo, cefalina, e proteine; è sintetizzata dalle cellule di Schwann e da altri elementi della nevroglia, che in questo caso vanno a formare il sistema nervoso periferico, le fibre dei nervi di moto e di senso.Nel sistema nervoso centrale formano la sostanza bianca del midollo spinale, degli emisferi cerebrali, e di tutti i fasci nervosi ascendenti e discendenti.
Membrana che ricopre le fibre nervose, composta da lamelle concentriche formate da mielina, le quali derivano della cellula di Schwann o della cellula di oligodendroglia che ritroviamo attorno all’assone di un neurone. Ha una funzione isolante, aumenta la velocità di conduzione dell’impulso e inoltre regola gli scambi metabolici tra la cellula di Schwann o la cellula di oligodendroglia e l’assone.
Sono fibre nervose circondate da mielina e vanno a formare la sostanza bianca (a cui danno appunto il particolare colore) del sistema nervoso centrale e i nervi di quello periferico.
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