Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Termine con il quale si indica tutto quello che riguarda il midollo, sia osseo che spianale, come ad esmpio il canale midollare, che scorre lungo l'asse maggiore della diafisi delle ossa lunghe e contiene il midollo osseo. Per analogia, viene indicata anche la sostanza situata centralmente rispetto a quella periferica detta corticale (midollare dei linfonodi, dell'ovaio, del surrene), negli organi dotati di struttura non omogenea.
Sinonimo di bulbo spinale, è la continuazione del midollo spinale.
Tessuto molle presente nella cavità delle ossa lunghe. I due principali tipi sono il midollo rosso e quello giallo. Il primo è costituito da parenchima mieloide ed ha una funzione emopoietica, le cellule sono sostenute da un reticolo di fibre attraversate dai vasi sanguigni e in cui ci sono anche cellule reticolari e adipose. Il midollo giallo è una conseguenza delle trasformazioni del parenchima emopoietico.
Esame usato per valutare la struttura del midollo osseo, l'attività e le caratteristiche morfologiche delle cellule emopoietiche midollari. Viene eseguito attraverso due tecniche: l'agoaspirato (esame citologico) e la biopsia (esame istologico) sono due esami complementari e vengono effettuati nello stesso momento. Nel primo caso il midollo viene asportato, dopo anestesia, tramite un ago cavo, dallo sterno o dalla cresta iliaca postero-superiore (tuberosità iliaca), il materiale estratto è esaminato al microscopio per eseguire il mielogramma e fare osservazioni sulla morfologia cellulare, oppure viene utilizzato per eseguire analisi di altro genere come microsopia elettronica, marcatori enzimatici, colture cellulari in vitro, colture microbiologiche e indagini citogenetiche. Nel secondo caso, biopsia osteo-midollare, è effettuata per mezzo di un piccolo trapano, con il quale, sempre previa anestesia, si ha l’asportazione dalla cresta iliaca postero-superiore di un cilindretto di tessuto osteo-midollare. La biopsia osteo-midollare (BOM) è importante perché permette di classificare l'architettura istologica totale del midollo osseo e l'eventuale presenza di cellule tumorali infiltranti. Quest’esame è privo di rischi per i pazienti ed è un fondamentale strumento per per la diagnosi delle malattie ematologiche, l’emofilia è l’unica controindicazione.
Parte del sistema nervoso centrale che si ritrova nel canale vertebrale e dal quale si sviluppano, lateralmente, i nervi spinali. È composto da cellule nervose che compongono la sostanza grigia che assomiglia alla lettera H; in questa sono situati i corpi cellulari. Attorno ad essa si trova la sostanza bianca, occupata dalle fibre dorsolaterali, dorsoventrali, ventrali, e è costituita da fibre proprie o basi che decorrono nel midollo spinale. È rivestito da meningi: la dura madre, la più esterna, e l'aracnoide, la seconda meninge che si colloca al di sotto di essa. Ha una lunghezza di 45 cm e da esso di diramano 31 paia di nervi, che lo dividono in 31 segmenti e in 4 porzioni cervicale, toracica, lombare e sacrale, per concludersi alla seconda vertebra lombare, occupato dalla cauda equina. È responsabile della conduzione degli stimoli provenienti dal corpo lungo le vie ascendenti brevi e lunghe (vie sensorie), degli impulsi motori provenienti dall'encefalo che si scaricano sui neuroni motori delle corna ventrali (vie discendenti); infine dà origine al cosiddetto arco riflesso spinale, per mezzo del quale uno stimolo, giunto al midollo spinale con l'assone di una cellula nervosa gangliare, influenza, attraverso le cellule nervose delle corna posteriori, una cellula motrice delle corna anteriori, che manda il suo assone nella radice ventrale di un nervo spinale diretto a un muscolo.
Si tratta di una dilatazione della pupilla e dipende da condizioni fisiologiche, quando ad esempio l'illuminazione dell'ambiente è scarsa, o patologiche come l’irritazione del simpatico cervicale, la paralisi dello sfintere irideo per lesione dei nervi oculomotori o dei loro nuclei. È indotta artificialmente attraverso l’assunzione di medicinali midriatici, a scopo diagnostico o terapeutico.
Medicinali che causano la dilatazione della pupilla midriasi. L’ atropina e le sostanze anticolinergiche atropinosimili come l’omatropina e la scopolamina e i medicinali adrenergici come la adrenalina e la cocaina sono i più diffusi; questi medicinali vengono impiegati localmente sull’occhio o assunti per via generale, arrestano i meccanismi parasimpatici pupillo-costrittori causando la prevalenza del tono simpatico, che ha agisce come pupillo-dilatatore
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