Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
È un inibitore dell’anidrasi carbonica assunto per via orale ed utilizzato nel trattamento del glaucoma.
Fu un biologo russo che nel 1882 formulò la teoria della fagocitosi. Egli basandosi sull’ osservazione delle larve di stelle di mare che mangiavano spine di rosa e leucociti di mammifero che ingerivano batteri, potè giungere a conclusione che l’obiettivo del fenomeno infiammatorio era far giungere i fagociti nella sede colpita dallo stimolo dannoso per permettere la fagocitosi dei batteri
È un antistaminico che fa parte del gruppo delle fenotiazine
È un derivato dell’emoglobina da cui si forma per ossidazione dell’atomo di ferro, incapace di legare l’ossigeno e di trasportarlo ai tessuti. Viene prodotta nei globuli rossi e successivamente ridotta a emoglobina grazie all’azione dell’enzima metaemoglobina reduttasi. Basso contenuto di metaemoglobina provoca metemoglobinemia.
Termine con il quale si indica metaemoglobina nel sangue. Può essere ereditaria o acquisita in seguito all’esposizione a sostanze chimiche utilizzate in medicina o a livello industriale come i sulfamidici, nitrobenzene, fenacetina, ecc. Negli individui si manifesta con ipossia tissutale, cianosi della pelle e delle mucose, poliglobulia secondaria
Termine che indica la comparsa di metaemoglobina nelle urine
È un farmaco antisettico delle vie urinarie che deriva dalla condensazione dell’ammoniaca e della formaldeide. Viene somministrata per via orale come ippurato o mandelato, acido ippurico e acido mandelico, che aumentano la sua azione antimicrobica. Ha proprietà antibatteriche grazie alla liberazione di formaldeide in soluzione acquosa di cui numerosi batteri ne sono sensibili: è attiva nei confronti dei batteri Gram-negativi o dell’Escherichia coli ma non lo è non contro quei microrganismi, come il Proteus, che alcalinizzano le urine producendo ammoniaca. Per questo motivo (produzione di ammoniaca) non viene utilizzata nei pazienti con insufficienza epatica. È più adatto nella cura delle infezioni urinarie croniche piuttosto che in quelle acute.
|