Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Asportazione chirurgica della membrana del timpano.
Si attua in presenza di otiti medie purulente croniche che minacciano processi di osteite, formazioni polipose o complicazioni endocraniche.
Farmaco costituito da un complesso ormonale estratto dal timo di bovino, con azione stimolante e regolatrice della risposta immunitaria cellulare. È impiegato negli stati di immunodeficienza (gravi infezioni virali, infezioni sovrapposte a tumori). Può determinare dolore nella sede di iniezione e casi di orticaria, curabili con la contemporanea somministrazione di cortisonici.
Tumore del timo.
E' una condizione rara, associata nel 50% al disordine neuromuscolare chiamato Miastenia grave.Moltissime sono le malattie a cui si può associare la comparsa del tumore come l’artrite reumatoide, l’anemia perniciosa, la polimiosite, la tiroidite. È costituito da cellule differenziate, accompagnate da linfociti non tumorali sparsi in quantità più o meno abbondante, nel contesto delle cellule epiteliali.
L’età media di presentazione dei timomi è 53 anni, anche se possono presentarsi a qualunque età, con una uguale distribuzione in entrambi i sessi. I timomi hanno un’evoluzione imprevedibile, infatti si possono osservare casi in cui la malattia rimante indolente per lungo tempo fino ad arrivare a neoplasie molto aggressive con aspetti di infiltrazione locale e storie di plurime recidive e metastasi a distanza.
Spesso la neoplasia non fornisce sintomi di rilievo, e casualmente grazie ad una normale radiografia può venire diagnosticata.
Il trattamento del timoma dipende dalla presentazione clinica, in particolare dall’invasività locale. La chirurgia è sicuramente il gold standard, tutti i pazienti affetti da timoma, ad eccezione di quelli affetti da neoplasie non resecabili o con metastasi a distanza, dovrebbero essere sottoposti a intervento chirurgico con resezione completa della lesione anche se infiltra organi circostanti non vitali (pleura, pericardio, polmone). La presenza di metastasi polmonari non pregiudica l’intervento chirurgico. L’accesso chirurgico scelto nella maggior parte dei casi è la sternotomia longitudinale mediana anche se in caso di grosse lesioni che si estendono al cavo pleurico è preferibile l’approccio toracotomico postero-laterale. Più recentemente, per lesioni capsulate e di piccole dimensioni, alcuni autori hanno proposto timectomie mini-invasive mediante accessi chirurgici toracoscopici o grazie all’utilizzo del robot. Localizzazioni pleuriche (reimpianti pleurici) possono manifestarsi anche dopo anni dall'intervento chirurgico. Questi reimpianti possono comunque essere rimossi chirurgicamente con accesso toracotomico. Inoltre più recentemente è stata introdotta in centri specializzati la chemioterapia ipertermica intracavitaria chemioipertermia, che consiste nel lavaggio del cavo pleurico con sostanze chemioterapiche ad alte temperature per circa 1 ora, al fine di sfruttare l'effetto sinergico di alta temperatura e chemiotarapico. L'assorbimento sistemico del farmaco è pressoché inesistente.
Farmaco antipertensivo betabloccante; presenta gli stessi effetti collaterali e precauzioni d'uso degli altri betabloccanti.
Psicofarmaco regolatore del tono dell'umore e delle emozioni.
Le categorie farmacologiche a cui appartiene il timolèttico sono diverse: neurolettici, con azione anche su deliri e allucinazioni; e ansiolitici, che inducono uno stato psichico caratterizzato da maggiore tranquillità e serenità.
Precursori di linfociti T presenti nel timo, dove vanno incontro a un processo di maturazione, prima di raggiungere il circolo sanguigno.
Questi linfociti T hanno per la maggior parte lunga vita e ricircolano continuamente tra il sangue e la linfa attraversando gli organi linfatici (tranne il timo) dove soggiornano per tempi variabili.
Organo linfoepiteliale situato nel mediastino anteriore è composto da due lobi. La principale funzione del timo è di organo linfoide primario per lo sviluppo dei linfociti T, funzione che si attua già negli stadi più precoci dello sviluppo prenatale.
Di notevoli dimensioni nell'infanzia, si atrofizza progressivamente dopo la pubertà, perdendo la capacità di elaborare linfociti, che in origine è più accentuata di quella degli altri organi linfopoietici (milza, linfoghiandole). La struttura del timo presenta una parte corticale costituita da tessuto linfoide e una parte midollare contenente linfociti e grappoli di cellule situati in un reticolo (corpuscoli di Hassall).
Il timo sembra anche implicato nella patogenesi delle malattie autoimmunitarie, quali l'artrite reumatoide o il lupus eritematoso disseminato, in cui si osservano reazioni di ipersensibilità nei confronti di componenti dello stesso organismo, e della miastenia grave, i cui sintomi rispondono positivamente all'asportazione del timo (timectomia).
Nella Sindrome di DiGeorge l'assenza congenita dell'organo causa un basso numero di linfociti T in circolo e quindi una risposta immunitaria notevolmente depotenziata.
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