Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sinonimo di periodo refrattario
Termine utilizzato in fisiologia per indicare il lasso di tempo che intercorre tra il verificarsi di un evento, che funziona da stimolo, e lo scatenarsi di una risposta di reazione in un determinato sistema biologico.
Cefalosporina di terza generazione, È un antibiotico molto attivo contro i batteri gram-negativi e quellii anaerobi; viene utilizzato nei soggetti affetti da cistiti, uretriti., farmaco antibiotico molto efficace contro i batteri gram-negativi e gli anaerobi che viene impiegato in modo particolare nelle infezioni urinarie (cistiti, uretriti etc). con il tempo può causare possibili flebiti, diarrea, ipersensibilità, neutropenia e aumento delle transaminasi. Durante l’assunzione va assolutamente vietato l’alcol.
È una psicosi diffusa tra le popolazioni culturalmente primitive. Caratterizzata da crisi ossessive che si manifestano con movimenti violenti come afferrare, mordere, lanciare oppure in manifestazioni verbali del tipo ripetizioni di scongiuri, nomi, imprecazioni. La crisi è scatenata da uno stimolo ben preciso. Rientra nell’ambito delle cosiddette “Sindromi culturalmente caratterizzate”.
Farmaci che inducono l’evacuazione delle feci. Si usano in caso di stitichezza occasionale, o indotta da farmaci, in associazione a terapie antiparassitarie per eliminare i parassiti dal tratto gastrointestinale, come preparazione ad interventi chirurgici o prima di alcune indagini diagnostiche dell'apparato digerente. Il loro uso cronico è da evitare.
È un enzima ad attività antineoplastica. La L-asparaginasi catalizza infatti l’idrolisi dell’aminoacido L-asparagina ad acido L-aspartico ed ammoniaca, privando le cellule tumorali dell’aminoacido da cui dipendono per la loro crescita e il loro nutrimento e provocando un possibile accumulo tossico dell’acido aspartico. Viene utilizzata nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta.
Consiste nell'utilizzare per scopo terapeutico nel settore della fisioterapia gli effetti prodotti dall'energia elettromagnetica generata da due sorgenti di luce laser, il quale convoglia in un piccolo spazio grande quantità di energia sotto forma di radiazioni luminose. È una tecnica che trova largo impiego in oculistica per la terapia del glaucoma e del distacco di retina; viene anche utilizzata in oncologia, per togliere piccole lesioni in parti anatomiche non facilmente accessibili a livello chirurgico, come palpebre e padiglione auricolare. Oggi viene anche impiegata per i tumori che ostruiscono le vie respiratorie e l'esofago, ma anche per la terapia delle vene varicose e delle telangectasie, i capillari. Il raggio laser è così sottile e preciso che viene impiegato come elettrobisturi, per incidere organi senza fuoriscita di sangue, per coagulare vasi sanguigni e linfatici di piccolo calibro in seguito al calore sviluppato; si opera quindi con maggior precisione: non solo si eliminano le suture chirurgiche e si riduce l’entità sanguinamento ma non si hanno complicazioni infettive durante il decorso postoperatorio.
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