Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:12:48, in Lettera M, visto n. 1102 volte)
Farmaco ad azione analgesica, utilizzato nella preparazione all’anestesia e nel dolore postoperatorio. Si somministra per via orale, intramuscolare e sottocutanea. Non è utilizzato per dolore persistente, poiché il suo effetto è a breve termine e la sua degradazione nell’organismo produce una sostanza tossica che causa psicosi, disforia ed eccitabilità.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:10:57, in Lettera M, visto n. 1024 volte)
Psicofarmaco appartenente alla classe dei derivati carbammati (uretani), utilizzato come ansiolitico. Inizialmente era il più diffuso tra i tranquillanti minori, prima di essere sostituito dalle benzodiazepine.
Il suo uso prolungato può sviluppare dipendenza e per questa ragione non è consigliato per i pazienti anziani.
è medicinale antistaminico anti-H1 ha un’azione molto ampia: sull'istamina, acetilcolina e serotonina; abbastanza tollerato. Gli effetti collaterali sono gli stessi degli antistaminici.
Di bob (del 06/02/2012 @ 17:27:40, in Lettera M, visto n. 1341 volte)
Intorpidimento associato a dolore nella regione laterale della coscia, attraversata dal nervo femorocutaneo superficiale. Si manifesta in seguito alla compressione del suddetto nervo lungo il suo decorso.
medicinale mercuriale che ha azione disinfettante. È un composto mercuriale a bassa tossicità, la soluzione acquosa al 2%, che ha un colore rosso vivo, fluorescente, è impiegata come disinfettante, non è nè irritante né lesiva per i tessuti, ma ha l'inconveniente di tingere tenacemente la cute
Di bob (del 06/02/2012 @ 17:29:00, in Lettera M, visto n. 1399 volte)
Farmaco che interferisce con la produzione del DNA ed è usato principalmente come antitumorale (per es. leucemia). Grazie alla sua azione sul sitema immunitario viene impiegato anche nella terapia del mordo di Crohn e della retto colite ulcerosa.
Medicinale antitumorale che fa parte della classe degli antimetaboliti, hanno struttura chimica analoga a quella dell'adenina, di cui impedisce l’uso nella sintesi degli acidi nucleici (DNA e RNA), determinando danno sulle cellule. È usata anche per arrestare le reazioni di rigetto nei trapianti poiché ha azione immunosoppressiva. Può essere responsabile di modifiche della funzionalità del midollo osseo: mielosoppressione con anemia, leucopenia e piastrinopenia e causare danni al cavo orale e al tratto gastroenterico.
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