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Di bob (del 06/02/2012 @ 00:10:20, in Lettera M, visto n. 1222 volte)
Infiammazione che interessa il midollo spinale e le meningi (aracnoide e pia madre). Solitamente causata da infezioni da fungo o da microrganismi (per es. cryptococcus neoformans).
si tratta di una sindrome infiammatoria che interessa le radici nervose e le meningi del midollo spinale: è caratterizzata da dolori generalizzati alla colonna vertebrale, dolori lancinanti nelle regioni che sono sede del processo, rigidità della nuca. Se colpite le radici anteriori si ha paralisi atrofiche degenerative: nei muscoli degli arti superiori o degli arti inferiori, a seconda che il processo si ha a livello del rigonfiamento cervicale o di quello lombosacrale.
operazione chirurgica in cui si ha il prelievo del ginocchio e di uno o più menischi colpiti o danneggiati. L'intervento è compiuto con un’apertura totale della capsula articolare o "in artroscopia"ovvero si ha introduzione un apposito strumento ottico (artroscopio) nella cavità dell'articolazione. Oggi le operazioni di meniscectomia tendono ad essere conservativi: non si asporta cioè l'intero menisco, ma solo la zona danneggiata. È stato notato che soprattutto nei soggetti che praticano attività fisica, la mancanza totale del menisco può determinare instabilità dell’articolazione.
Fibrocartilagine presente tra due superfici a ridosso di articolazioni cosi da renderle più stabili, "riempiendo i vuoti" e determinando una protezione delle estremità delle ossa grazie ad un effetto cuscinetto di diverse forme e dimensioni che ammortizza i movimenti e protegge l'intera articolazione. Formazione tipica dell’articolazione condiloidee (articolazioni costituite da due superfici elissoidali, di cui una piena, condilo, è ospitata in un altra convessa, cavità condiloidea, in modo da renderne possibile la rotazione), come quella del ginocchio, dove all’estremità della cavità glenoidea, ha il compito di renderla più ampia e più adatta a ricevere il condilo dell'altro segmento articolare
controllo radiologico che viene effettuato inseguito all’iniezione di liquido di contrasto o di aria nello spazio articolare. Questo esame è ormai poco frequente ed è rimpiazzato dall’ artroscopia perché permette di appurare il bisogno di un intervento sul menisco e quindi, in casi positivi, viene effettuato durante l’artoscopia.
Perdita di sangue abbondante che inizia come mestruazione e che continua nel periodo intermestruale per alterata emostasi uterina. Le cause più frequenti di menometrorragia sono: endometriti, fibromi, polipi uterini, iperplasia dell'endometrio e disfunzioni ormonali. La menometrorragia può essere dovuta, anche, a cause generali quali: emopatie, leucemie, stati di alterata coagulabilità del sangue, malattie infettive, nefropatie, ipertensione arteriosa.
estinzione fisiologicamente irreversibile delle mestruazioni, comunemente si ha tra i 45 e i 54 anni, se compare prima dei 45 anni si ha “menopausa precoce”, indica la cessazione funzionale ovarica, periodo detto climaterio. Segnala la conclusione del periodo fertile di una donna in cui compare diversamente a seconda di fattori individuali, familiari, genetici, razziali e nutrizionali. Questa è dovuta all’ incapacità che hanno i follicoli di maturare e di ovulare e si può presentare o in maniera improvvisa o può essere anticipata da un’alterazione del ciclo mestruale. Le donne soggette a menopausa possono avere diversi disturbi: vampate di calore, cardiopalmo, sudorazioni notturne, (fenomeni vasomotori) facile irritabilità, oscillazioni dell'umore, depressione modificazioni del carattere, cefalee, (neuropsichici) problemi vescicali, secchezza vaginale durante i rapporti sessuali, osteoporosi e cardiopatie. La cura estrogenica è importante per i vari sintomi, ma non idonea per la protezione dalla formazione di un carcinoma dell’endometrio uterino. C’è il dubbio che l’uso di estrogeni possa indurre la sintesi di carcinomi della mammella anche se non si ha il consenso unanime su quanti anni di cura sono necessari per causarlo. La menopausa può comparire in anticipo rispetto al tempo fisiologico a causa di gravi malattie, per rimozione chirurgica degli organi sessuali o in seguito a radiazioni, in questo caso la terapia ormonale sostitutiva è indispensabile.
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