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Malattia del sangue di causa sconosciuta a prognosi infausta, è considerata come una forma intermedia fra leucemia linfoide e linfosarcoma. Più frequente nei giovani, è caratterizzata da ingrossamento delle linfoghiandole, soprattutto mediastiniche, e dalla comparsa nel sangue di molti elementi immaturi della serie linfatica, tipo linfoblasti.
E' la fuoriuscita di secrezioni vaginali, comunemente chiamate fluor o più semplicemente perdite bianche. Perdite fluide, simili a muco possono verificarsi in situazioni fisiologiche quali l’adolescenza, la menopausa, la gravidanza, in coincidenza con l’ovulazione e in donne che assumono contraccettivi. Se il secreto ha un colore giallastro si parla di leucoxantorrea, in genere espressione di un processo infiammatorio (vaginite) e accompagnata da prurito e bruciore ai genitali esterni.
Sinonimo di leucocitopoiesi
O Leucoplachia, è un'alterazione patologica che può interessare una mucosa e rappresenta la forma precancerosa primitiva più comune delle mucose visibili. È caratterizzata dalla comparsa di una o più placche rilevate di colore biancastro, ben delimitate e di forma irregolare, a superficie ruvida. Le sedi tipicamente interessate sono le mucose orali, più raramente quelle genitali. La leucoplasia è una modificazione dello struttura dell'epitelio con cheratinizzazione degli strati superficiali, di solito è determinata dall’azione di fattori irritativi cronici (quali fumo di sigaretta o traumatismi prolungati nel tempo, o infezioni croniche). Qualora la leucoplasia manifesti segni di trasformazione è indicata l’asportazione chirurgica.
Vedi Leucoplasia.
Agente di natura chimica, fisica o biologica che provoca la riduzione del numero dei leucociti circolanti nell'organismo. Sono leucopenizzanti ad esempio alcuni agenti chimici industriali, come il benzene; virus e batteri patogeni; le radiazioni ionizzanti, per esempio i raggi X, elementi e isotopi radioattivi; farmaci come antipiretici, antireumatici, ipnotici, antibiotici, sulfamidici, psicofarmaci, antitumorali ecc. Gli agenti leucopenizzanti vengono utilizzati nel trattamento delle leucemie, dei linfomi e della maggior parte dei tumori.
Condizione patologica caratterizzata da una diminuzione nel numero dei leucociti nel sangue periferico al di sotto di 5000 per mm3. La leucopenia può essere parziale, cioè a carico di una sola popolazione leucocitaria, o globale, se interessa tutte le specie di globuli bianchi. Si può osservare in diverse condizioni morbose quali alcune malattie infettive. Una leucopenia importante può comportare per l’organismo il rischio di infezioni gravi a causa del venir meno dell’azione difensiva svolta dai granulociti neutrofili.
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