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Chiamata anche sindrome labirintica, è una condizione anatomica di idrope labirintico caratterizzata da una triade sintomatica: accessi vertiginosi, ronzii e ipoacusia unilaterale che può progredire fino alla sordità. Possono però presentarsi anche nausea, vomito, pallore, sudorazione, tachicardia, Cefalea e amnesia. Si effettua una terapia di tipo medico: il paziente deve essere a riposo nel letto, immobile al buoio e in silenzio. vasodilatatori periferici, soluzioni ipertoniche, sedativi e antivertiginosi sono i farmaci che in genere vengono utilizzati. Vitamina B6, vasodilatatori periferici e ansiolitici sono utili quando la crisi è passata. Si passa poi alla terapia chirurgica quando quella medica non ha effetti positivi
ognuna delle tre membrane concentriche, dura madre, aracnoide e pia madre, che circondano l'encefalo e il midollo spinale.
È un ramo dell'arteria mascellare interna; si immette nel cranio per mezzo del foro piccolo rotondo per estendere le sue ramificazioni alle ossa della parete cranica laterale e alla dura madre della regione temporale.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:07:28, in Lettera M, visto n. 1099 volte)
Membrane di tessuto connettivo che circondano il cervello e fungono come rivestimento e protezione.
Ci sono tre tipi di meningi: dura madre, aracnoide, pia madre.
Dura madre è la meninge più esterna e di maggiore consistenza. Da essa partono membrane che delimitano le strutture principali: i due emisferi cerebrali, il cervelletto e il tronco.
Aracnoide occupa, invece, la posizione intermedia ed è ricca di fibre di tipo reticolare ed è povera di vasi sanguigni. Lo spazio che intercorre tra dura madre e aracnoide è detto subaracnoideo e in esso è contenuto il liquido cefalorachidiano.
Pia madre è più interna e sottile, costituita da due strati: il primo riveste il tessuto nervoso e il secondo è a contatto con l’aracnoide.
Tumore benigno delle meningi che origina dai villi dell'aracnoide. Colpisce per lo più le donne, fra i 40 e i 60 anni. Il tumore non infiltra, ma sposta le strutture vicine, causando iperplasia o, al contrario, erosione della teca cranica. Molto meno frequente è il meningioma che interessa il midollo spinale. La sintomatologia iniziale consiste in disturbi motori che si aggravano lentamente. Scarsa è, solitamente, la sintomatologia dolorosa. Radiografia, scintigrafia, TAC, risonanza magnetica, mielografia e arteriografia sono indagini utili per confermare la diagnosi. L'intervento chirurgico di rimozione del meningioma deve essere eseguito precocemente per garantire un buon recupero funzionale.
situazione patologica in cui si ha la presenza di più meningiomi. Cefalea, vomito, papilla da stasi, disturbi visivi sono i maggiori sintomi
o congestione meningea, è una sindrome in cui si ha irritazione meningea, meningite, e un’elevata pressione liquorale senza nessuna modifica chimica nè tantomeno citologica. Si ha la comparsa in condizioni patologiche febbrili di origine infettiva come la polmonite o il tifo, o come conseguenza di infezioni parassitarie intestinali come la teniasi.
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