Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Fluido circolante nei vasi del sistema linfatico. La sua costituzione è simile a quella del sangue, comprende una parte liquida plasmatica e una parte corpuscolata formata da globuli bianchi, soprattutto linfociti. Oltre alle proteine ordinarie del plasma sanguigno, nella linfa passano anche proteine con funzione ormonale ed enzimi (lipasi, maltasi, amilasi). La linfa proveniente dall'intestino durante la digestione (definita chilo e di colore giallastro) è ricca di sostanze lipidiche, difatti sia il colesterolo sia gli acidi grassi contenuti negli alimenti, una volta assorbiti dalla mucosa intestinale, vengono trasportati in gran parte per via linfatica. La parete dei vasi capillari è più sottile e più permeabile di quella dei capillari sanguigni in modo da permettere il rientro in circolo di macromolecole proteiche eventualmente sfuggite a questi ultimi. Dai vasi linfatici capillari la linfa fluisce verso vasi di calibro crescente, passa attraverso i linfonodi dove viene filtrata, ed infine viene riversata nel circolo sanguigno da due grossi vasi collettori, il dotto toracico, che è il più grosso vaso linfatico del corpo e, il condotto linfatico destro. Questi vasi si immettono nella vena succlavia sinistra del collo che costituisce il punto di raccordo fra circolazione linfatica e circolazione del sangue; dal dotto toracico passano giornalmente nel torrente sanguigno tra i 2 e i 4 litri di linfa.
Lìnea alba. Striscia di tessuto fibroso biancastro, riconoscibile sulla parete dell'addome, tra sterno e pube, I muscoli dell'addome obliquo esterno e obliquo interno, partendo dalle loro inserzioni posteriori, si portano in avanti e le loro aponeurosi, dopo aver circondato al davanti e dietro i muscoli retti addominali, si incrociano sulla linea mediana formando una struttura particolarmente robusta e scarsamente vascolarizzata. Per questo motivo la linea alba è la sede preferita delle ampie incisioni laparatomiche praticate negli interventi maggiori di chirurgia addominale.
Nella decussazione delle fibre aponevrotiche rimangono piccoli spazi che permettono il passaggio ai vasi ed ai nervi locali.
È possibile che minuscole quantità di grasso penetrino in questi orifizi, allargandoli. In tal modo si creano delle aree di debolezza nelle quali può farsi strada un'ernia epigastrica o della linea alba.
Antibiotico a medio spettro d’azione del gruppo delle lincosamine prodotto dalla specie batterica Strepto-myces lincolnensis. La sua attività è simile a quella dell'eritromicina (Haempphilus, Neisseria, Mycoplasma), infatti compete per lo stesso recettore localizzato sulla subunità ribosomiale batterica 50S, ma è meno attiva a causa di resistenze batteriche. È indicata nel trattamento delle infezioni da batteri anaerobi della specie Bacteroides. Azione simile e maggiore efficacia ha la clindamicina.
E' una diminuzione delle capacità di movimento di un'articolazione flessione, estensione, rotazione in seguito a traumi o patologie.
Insieme di nuclei, di vie associative e di zone cerebrali che presiede alle espressioni di tipo emotivo-affettivo e controlla quindi molteplici aspetti del comportamento. Fanno parte del sistema lìmbico la fascia tessuto corticale disposto attorno all'ilo degli emisferi e un gruppo di strutture profonde a esso associate (amigdala, ippocampo, nuclei del setto). L'attività intellettuale richiede la perfetta integrazione della corteccia cerebrale con il sistema lìmbico attraverso il quale gli atteggiamenti emotivi dell'individuo trovano adeguata risposta nell'assetto periferico dell'organismo.
Lobo cerebrale situato sulla superficie mediale degli emisferi del cervello, superiormente al corpo calloso. Contiene strutture che appartengono al sistema limbico.
È costituito da una serie di strutture cerebrali che includono l'ippocampo, l'amigdala, i nuclei talamici anteriori e la corteccia limbica che supportano svariate funzioni psichiche come emotività, comportamento, memoria a breve termine, e olfatto.
Si tratta di una lampada che emette un'intensità di luce di 10.000 lux, pari a quella della luce esterna poco dopo l'alba e 10 o 20 volte superiore a quella della normale luce artificiale e sembrerebbe stimolare i centri serotoninergici.
L'applicazione è consigliata soprattutto per una particolare forma di depressione,a carattere stagionale: il disturbo affettivo stagionale (SAD). E' inoltre coadiuvante nella cura di diverse forme di depressione, e si è rivelata utile per il trattamento dei disturbi del sonno: può quindi aiutare soggetti che soffrono di insonnia, jet lag, chi svolge turni lavorativi notturni oppure pazienti con più complesse alterazioni dei ritmi circadiani, che coinvolgono, ad esempio, sistemi serotoninergici, noradrenergici e dopaminergici.
La light box è considerata uno strumento terapeutico adatto, in modo particolare, ai pazienti non responsivi ai trattamenti farmacologici o che manifestano effetti collaterali avversi alle cure mediche convenzionali.
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