Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di bob (del 23/01/2012 @ 13:56:25, in Lettera M, visto n. 1122 volte)
La medicina predittiva si occupa di diagnosticare malattie ereditarie tramite l’utilizzo di moderne tecniche di ingegneria genetica.
Di bob (del 23/01/2012 @ 13:57:01, in Lettera M, visto n. 1092 volte)
Nella medicina preventiva si distinguono tre forme di prevenzione: primaria, tesa a impedire la comparsa della malattia; secondaria volta a diagnosticare precocemente patologie clinicamente irrilevanti, e terziaria che mira a recuperare i pazienti menomati nelle loro capacità fisiche e psichiche.
Di bob (del 23/01/2012 @ 13:57:46, in Lettera M, visto n. 1128 volte)
Branca della medicina che studia le reazioni dell’organismo in condizioni particolari, come quelle che si instaurano durante le missioni interplanetarie. In condizioni di assenza di atmosfera protettiva e o in condizione di microgravità, si producono alterazioni delle funzioni corporali umane ancora in fase di studio. Ma quelle note sono le alterazioni del sistema cardiovascolare, le alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico e quelle dell’apparato respiratorio.
Di Admin (del 14/05/2010 @ 16:31:01, in Lettera M, visto n. 1374 volte)
Si dicono orfani quei medicinali che pur risultando efficaci per il trattamento di alcune patologie - nello specifico le malattie rare - non vengono prodotti e immessi nel mercato perché la domanda è insufficiente a coprire i costi di produzione e di fornitura.
e un sinonimo di dracunculosi
Di bob (del 23/01/2012 @ 13:58:49, in Lettera M, visto n. 1029 volte)
Il medrossiprogesterone è un derivato sintetico del progesterone che viene impiegato sotto forma di acetato in casi di sterilità, minaccia di aborto etc... Utilizzato anche nella terapia di tumori ormono dipendenti e come contraccettivo orale nelle endometriosi ed in generale in ginecologia endocrinologica, nonché nelle forme di anoressia-cachessia neoplasianeoplastica.
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:23:15, in Lettera M, visto n. 1170 volte)
Il più frequente tumore cerebrale maligno infantile. Origina dal neuroectoderma e si sviluppa nel cervelletto. Ha un’incidenza che si aggira da 5 a 10 milioni di bambini di età compresa tra 0 e 14 anni.
Nel 10% dei casi si osserva una predisposizione genetica (neurofibromatosi tipo 1 e 2, sindrome Rubinstein Taybi, anemia di Fanconi, malattia di Nijmegen con rotture cromosomiche, sindrome Turcot con mutazioni dell'APC e sindrome Li-Fraumeni ma in particolar modo la sindrome di Gorlin).
La terapia classica associa l'asportazione del tumore primitivo con la radioterapia locale della fossa posteriore e dell'intero nevrasse. Questo trattamento comporta sequele a lungo termine, endocrine e cognitive, in particolare per i bambini curati in giovane età. Valutazioni neuropsicologiche consentono di accertare tali postumi e di definire gli orientamenti scolastici, la riabilitazione e quegli strumenti necessari per un reinserimento. Nei bambini molto piccoli si stanno sviluppando nuovi trattamenti terapeutici per evitare, qualora fosse possibile, la radioterapia.
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