Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Medicinale ipnotico e sedativo che stimola un sonno molto simile a quello fisiologico senza causare disagi nel momento del risveglio. Se assunto in dosi elevate può causare eccitazione psicomotoria
Di bob (del 23/01/2012 @ 12:17:56, in Lettera M, visto n. 1218 volte)
Nota con il nome di mostarda azotata. Appartiene al gruppo degli aggressivi chimici vescicanti, in quanto ha una forte azione irritante e vescicatoria sulla cute e sulle superfici mucose. Si presenta come un liquido mobile dall'odore aromatico che si scioglie negli oli e nei solventi organici.
Abbandonata alla fine degli anni '80, lasciando il posto a citotossici più efficaci, è stata successivamente ripresa nella terapia di associazione per il morbo di Hodgkin. La sua azione risulta essere molto potente perché oltre ad alchilare il DNA delle cellule tumorali si lega con tutto ciò che incontra comprese le proteine e le cellule sane.
Di bob (del 21/01/2012 @ 09:10:32, in Lettera M, visto n. 953 volte)
Materiale viscoso di colore verdastro, costituito da acqua per 80% circa, bile, cellule epiteliali e muco contenuto nel canale intestinale del feto, residui di vernice caseosa. Presente nell’intestino del neonato, viene espulso dopo i primi giorni di vita, ma se ciò non dovesse accadere, vi è il rischio di una sindrome occlusiva dell’intestino del neonato (ileo di meconio). La perforazione o la rottura dell’intestino fetale, invece, può provocare una peritonite da meconio.
Di bob (del 21/01/2012 @ 09:11:28, in Lettera M, visto n. 740 volte)
Termine con cui si indica la posizione degli organi rispetto a un ideale piano sagittale mediano, ovvero un piano che divide il corpo in due metà simmetriche.
È la vena visibile nella parte ventrale dell’avambraccio; in essa confluisce il flusso sanguigno refluo dell’arto e si divide poi, in corrispondenza del gomito, in vena mediana cefalica e basilica che risalgono poi verso la radice dell’arto
Di bob (del 21/01/2012 @ 09:12:06, in Lettera M, visto n. 960 volte)
Il nervo mediano origina dall'unione di due radici provenienti dal tronco secondario laterale e dal tronco secondario mediale del plesso brachiale.
Innerva con tre rami distinti tre muscoli: il muscolo abduttore breve del pollice, il muscolo opponente del pollice e il capo superficiale del muscolo flessore breve del pollice. Il nervo può essere leso a livello del cavo ascellare nelle lussazioni della spalla e a causa da lesioni originate da taglio, arma da fuoco e altri tipi di ferite. Le lesioni del nervo mediano possono determinare causalgia. La più comune patologia del nervo mediano è la sindrome del tunnel carpale, ossia una compressione del nervo a livello del polso.
Condizione clinica che è arrecata dalla compressione degli organi del mediastino e caratterizzata da sintomi di compromissione circolatoria e respiratoria. Qualunque formazione espansiva che si origina nel mediastino come linfomi, timomi, cisti dermoidi, aneurismi aortici, gozzi tiroidei retrosternali e tumori neurogeni comprimono le strutture adiacenti (vasi, bronchi, nervi), così come gli esiti cicatriziali di mediastinite o processi infiltrativi tumorali che causano una condizione simile a quello che si ha con le formazioni espansive. Se vengono compromessi trachea e bronchi causa dispnea e tosse, secca e stizzosa, nel caso invece dell’ esofageo si ha disfagia a cui può legarsi disfonia per paralisi di una corda vocale in seguito a danneggiamento del nervo ricorrente. Se lo schiacciamento interessa i tronchi venosi presenti nel mediastino è ostacolato il ritorno venoso del sangue al cuore, di conseguenza aumenta la pressione venosa nei distretti a monte del punto di ostacolo, causando turgore delle vene giugulari, ipertensione endocranica (cefalea, vertigini, sonnolenza) e, l'edema "a mantellina" ovvero cianosi diffusa a palpebre, volto, collo e fosse sovraclaveari
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