Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
vedi psicosi maniaco-depressiva
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:29:41, in Lettera M, visto n. 893 volte)
Il termine manicomio è stato sostituito dalla dizione ospedale psichiatrico.
Negli anni cinquanta la popolazione dei manicomi era costituita non soltanto da persone con disturbi mentali ma da disadattati sociali, emarginati, alcoolisti. Il ricovero era il più delle volte deciso da altri e in certi casi, durava fino alla morte del paziente. Il criterio non era la malattia ma la pericolosità sociale o il pubblico scandalo.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:30:43, in Lettera M, visto n. 950 volte)
Termine usato in ambito psichiatrico per indicare l’utilizzo eccessivo di mezzi espressivi: mimica, comportamenti e linguaggi affettati e privi di naturalezza.
movimenti manuali effettuati sulla colonna vertebrale a fini terapeutico-riabilitativi come distendere legamenti contratti, contrazioni muscolari, disturbi circolatori. I metodi più utilizzati sono l'osteopatia e la chiropratica.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:31:42, in Lettera M, visto n. 929 volte)
Mobilizzazione passiva di un’articolazione per scopi terapeutici riabilitativi. Viene usata per stendere i legamenti contratti e rompere le aderenze dovute a periodi di prolungata immobilità.
o mannitolo, è uno zucchero impiegato come eccipiente delle forme farmaceutiche orali. Trova impiego come purgante, specie nell'infanzia, come colagogo, ovvero facilita la sintesi ed espulsione della bile e quindi permette un buon funzionamento del fegato, ed è usato anche come diuretico.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:32:33, in Lettera M, visto n. 1033 volte)
Alcol con leggere proprietà purgative che se usato eccessivamente provoca disturbi a carattere gastrointestinale (effetto lassativo). Il mannitolo ha funzioni diuretiche ed è indicato a ripristinare la diuresi nell’oliguria. A volte viene utilizzato per favorire l’eliminazione renale delle sostanze tossiche in alcuni casi di avvelenamento.
|