Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:30:43, in Lettera M, visto n. 735 volte)
Termine usato in ambito psichiatrico per indicare l’utilizzo eccessivo di mezzi espressivi: mimica, comportamenti e linguaggi affettati e privi di naturalezza.
movimenti manuali effettuati sulla colonna vertebrale a fini terapeutico-riabilitativi come distendere legamenti contratti, contrazioni muscolari, disturbi circolatori. I metodi più utilizzati sono l'osteopatia e la chiropratica.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:31:42, in Lettera M, visto n. 727 volte)
Mobilizzazione passiva di un’articolazione per scopi terapeutici riabilitativi. Viene usata per stendere i legamenti contratti e rompere le aderenze dovute a periodi di prolungata immobilità.
o mannitolo, è uno zucchero impiegato come eccipiente delle forme farmaceutiche orali. Trova impiego come purgante, specie nell'infanzia, come colagogo, ovvero facilita la sintesi ed espulsione della bile e quindi permette un buon funzionamento del fegato, ed è usato anche come diuretico.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:32:33, in Lettera M, visto n. 824 volte)
Alcol con leggere proprietà purgative che se usato eccessivamente provoca disturbi a carattere gastrointestinale (effetto lassativo). Il mannitolo ha funzioni diuretiche ed è indicato a ripristinare la diuresi nell’oliguria. A volte viene utilizzato per favorire l’eliminazione renale delle sostanze tossiche in alcuni casi di avvelenamento.
segmento terminale degli arti superiori, si articola con l'avambraccio al polso ha una superficie dorsale e una palmare e termina con le dita. L’epidermide del dorso della mano è sottile e ricco di peli a differenza del palmo che invece è più spessa, glabra e con solcature più o meno grandi. Lo scheletro della mano ha 27 ossa: il carpo, il metacarpo e lo scheletro delle dita. La struttura scheletrica della mano conta le ossa sesamoidi cosi chiamate poiché non sono più grandi di un grano di sesamo e si ritrovano nelle vicinanze delle articolazioni. I muscoli, 19 in tutto, assicurano i movimenti della mano e delle dita; si legano sullo scheletro della mano e sulle ossa dell'avambraccio. Il flusso sanguigno arriva alla mano grazie alle ramificazioni delle arterie radiale e ulnare, che vanno a formare due arterie digitali, mentre il flusso refluo è raccolto da due grossi vasi venosi che poi sboccano nelle vene ulnari e radiali. Grazie alla presenza di terminazioni terminali sensitive, presenti sia nel palmo, ma principalmente sui polpastrelli, la mano è la sede del tatto.
Di bob (del 17/01/2012 @ 15:36:43, in Lettera M, visto n. 715 volte)
Esame per la misurazione del tono e della contrattilità dello sfintere anale attraverso una sonda a palloncino.
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