Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Utilizzato per indicare l'uso degli arti di sinistra in modo irrilevante per compiere azioni che richiedono particolare abilità (scrivere, dipingere ecc.) o particolare forza (per esempio, lanciare un peso, calciare un pallone).
Osso che comprende un corpo, porzione orizzontale e ricurvo, disposto orizzontalmente e a forma di ferro di cavallo, e due branche montanti, o rami, che si distaccano alle due estremità del corpo formando con questo un angolo di apertura variabile . Lungo il margine superiore ci sono gli alveoli dentari all’interno dei quali impiantano i denti e all’interno del suo tessuto osseo si trova il canale dentale inferiore, che si divide in due canali: il mentoniero e l'incisivo.
Le branche montanti terminano da un lato dal processo detta coronoide che dà inserzione al muscolo temporale, dall’altra il condilo della mandibola che è costituito da una testa e un collo e va a formare con l’osso temporale del capo l'articolazione temporo-mandibolare, fondamentale per una corretta masticazione.
o mascellare inferiore, terza branca del trigemino; si tratta di nervo di tipo misto, nasce Gasser per poi separarsi in sette ramificazioni: tre esterni (buccinatore, masseterino e temporale medio), uno interno (nervo del mandibolare pterigoideo interno), uno posteriore (auricolo-temporale) e due discendenti (alveolare inferiore e linguale). Va ad innervare i muscoli masticatori e le pareti della bocca.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:27:17, in Lettera M, visto n. 953 volte)
Il manganese è un elemento chimico presente in modeste quantità in tutti i tessuti ma soprattutto a livello epatico, renale e nell’utero. La sua funzione nell’organismo è quella di cofattore in diverse attività enzimatiche nei processi di sintesi dell’emoglobina.
Non si conosce una condizione patologica da carenza dietetica di manganese, ma nell’uomo sono note forme di intossicazione acuta e cronica.
Quella acuta si manifesta con effetti sull’apparato respiratorio, cutaneo, mucoso e gastrointestinale. Quella cronica con disturbi psichici e motori a livello neurologico simili a quelli del morbo di Parkinson.
È una pianta arborea (Mangifera indica) di origine malese o indiana (era già nota 4.000 anni fa), coltivata in tutti i climi tropicali per il frutto gustoso, dolce e saporito (drupe). Le foglie sono lanceolate e sempreverdi, i fiori rossicci. Il frutto ha un peso che varia fra i 250 g e i 2 kg, di colore verde, giallo o rosso, è ricco di betacarotene, vitamina C e calcio.
INFO AL. - Carboidrati: 17; proteine: 0,5; grassi: 0,3; acqua: 81,7; calorie: 73.
Condizione psicopatologica caratterizzata particolarmente da ipereccitazione, euforia, logorrea, fuga di idee, iperattività motoria.Nell'uso comune il vocabolo è usato in maniera sbagliata come sinonimo di idea fissa o delirio. L' ipomania, caso più lieve,è caratterizzata da gaiezza, loquacità, dispersività, iperattività senza però la capacità di soffermarsi in modo conclusivo su qualche compito. Nei casi più gravi, dalla gaiezza e socievolezza si passa al malumore, litigiosità.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:28:59, in Lettera M, visto n. 1136 volte)
Stato psicologico caratterizzato da ipereccitazione, euforia, logorrea, iperattività motoria. In forme lievi si osserva loquacità, dispersività e iperattività. In quelle più gravi, malumore, litigiosità sino a crisi pantoclastiche.
Mania e melanconia sono entità morbose descritte sin dall’antica Grecia, ma è nel 1850 che il moderno concetto di disturbo bipolare rinasce in Francia attraverso gli studi di Farlet e Baillarger. Verso la fine del secolo, Kraepelin unifica tutti i disturbi affettivi nella malattia maniaco depressiva. Nel 1911 Eugen Bleuler, psichiatra svizzero, pubblica Dementia Praecox oder Gruppe der Schizophrenien, in cui il concetto Kraepeliniano di Dementia Praecox viene revisionato in quello di schizein - phren (dal greco "mente divisa"), schizofrenia (termine nosologico già coniato da Bleuler stesso nel 1908).
Attualmente la comprensione della mania la si colloca nell’ambito dei disturbi dell’umore che sono disturbi psichici caratterizzati in modo predominante da un’alterazione del tono dell’umore.
Gli episodi maniacali si contraddistinguono con un periodo anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile della durata di almeno una settimana. Durante questo periodo tre o più dei seguenti sintomi si presentano a un livello significativo: autostima ipertrofica, diminuito bisogno di sonno, maggiore loquacità, fuga delle idee, distraibilità, aumento dell’attività finalizzata o agitazione psicomotoria, eccessivo coinvolgimento in attività ludiche cha hanno, peraltro, conseguenze dannose (per es. eccessi nel comprare, comportamenti sessuali sconvenienti).
L’alterazione dell’umore comporta una marcata compromissione del livello lavorativo, delle attività sociali o relazioni interpersonali, tali da richiedere l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri.
I sintomi non sono causati da una sostanza (abuso di droga, di un farmaco o altro trattamento) o di una condizione medica generale (per es. ipertiroidismo).
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