Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il tonno è l'unico pesce a sangue caldo. Diffuso nell'Atlantico e nel Mediterraneo, vive in branchi e si nutre di pesci e cefalopodi. Viene pescato con diversi sistemi, tra i quali il più classico è la tonnara, dando vita a una fiorente industria conserviera. Ne esistono diverse specie: quello del Mediterraneo (Thunnus thynnus), ha il corpo lungo fino a 3 m e pesante fino a 6 q, con coda a semiluna, parti superiori blu-nerastro e parti inferiori biancastre o grigio argenteo; altre specie sono più piccole (tonnetti, Euthynnus alletteratus).
Dal punto di vista alimentare il tonno è molto ricco di proteine e non è molto grasso: mentre il tonno sott'olio, anche se sgocciolato, apporta da 260 a 300 kcal per 100 g, quello fresco arriva a poco più della metà. Non ha perciò senso usare il tonno sott'olio (anche perché difficilmente l'olio è di grande qualità e difficilmente si ha la pazienza di sgocciolarlo bene, aumentando così il contenuto calorico). Poiché fresco si consuma raramente (la ventresca, la porzione ventrale del tonno, è particolarmente tenera), il miglior modo di introdurlo nella propria alimentazione è di consumare quello in scatola al naturale, che è ancora meno calorico di quello fresco. Anche in salamoia sarebbe da evitare per l'inutile contenuto di sale che comunque si assume.
È importante notare la differenza fra il tonno e il salmone (visto che si trovano facilmente entrambi in scatola e al naturale): il tonno non possiede la quantità di grassi del salmone (alimento lipidico-proteico) ed è essenzialmente un alimento proteico. Come per il salmone, è consigliabile non consumare il tonno sott'olio, un alimento che stravolge completamente il significato alimentare del pesce. Anche sgocciolando il prodotto, si ottiene sempre un alimento decisamente ipercalorico.
INFO AL.
Tonno fresco Carboidrati: 0; proteine: 21,5; grassi: 8; acqua: 61,5; calorie: 158.
Parte edibile: 90; calorie al lordo: 142.
Tonno in scatola al naturale Carboidrati: 0; proteine: 20; grassi: 2,6; acqua: 61,5; calorie: 103.
Tonno sott'olio sgocciolato: Carboidrati: 0; proteine: 20; grassi: 18,5; acqua: 54,6; calorie: 247.
Successione di movimenti tipici della crisi epilettica generalizzata di tipo grande male in cui da una prima fase tonica della durata di 20 minuti circa caratterizzata da irrigidimento di tutta la muscolatura corporea si trapassa gradualmente nella fase clonica per il sovrapporsi di periodi di decontrazione che aumentano progressivamente di durata.
Nella fase tonica, la persona diviene incosciente, i muscoli improvvisamente si irrigidiscono. Questa fase è generalmente la più breve della crisi e di solito dura solo pochi secondi. In alcuni casi la persona può anche emettere suoni simile ad un forte gemito.
Nella fase clonica, i muscoli della persona iniziano a contrarsi e a rilassarsi rapidamente, causando convulsioni. Vi è deviazione degli occhi in alto, la lingua è spesso imbrigliata; l'incontinenza è presente in alcuni casi. Il sonno segue invariabilmente una crisi tonico clonica. Spesso sono presenti confusione e amnesia al risveglio.
La crisi tonico clonica spesso è preceduta da un'aura.
Nell'aura, la persona può avvertire un deja vu, emozioni inusuali e magari inappropriate, visione e udito alterati, (anche con allucinazioni), e altri sintomi. Questa è effettivamente una crisi parziale semplice. Qualche volta la persona perde coscienza, e si muove in maniera insensata, in particolare verso la fine di questa fase, quando ormai la crisi progressivamente prende la forma di crisi parziale complessa. L'aura è dovuta al fatto che la crisi tonico clonica spesso inizia in un'area isolata del cervello, ma si propaga poi lentamente a tutto il cervello. Un'aura può durare da pochi secondi a diversi minuti, a seconda della persona; tuttavia alcune persone non sperimentano mai l'aura. Alcune persone non vivono la fase di aura durante le crisi tonico cloniche.
E' un esame utile per misurare sia lo spessore dello strato delle fibre nervose del nervo ottico sia lo spessore retinico in regione maculare.
Numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia di tale esame per la diagnosi precoce di glaucoma e per il suo monitoraggio. L'esame risulta piu`sensibile dell'esame del campo visivo nell'individuare danni precoci del nervo ottico.
Per le maculopatie (degenerazione maculare senile o retinopatia diabetica) fornisce informazioni complementari all'esame angiografico nel determinare la sede ed il grado di edema retinico (pre-post- terapia laser ) o di atrofia maculare.
L'esame non richiede la dilatazione della pupilla e non è invasivo. La risoluzione è particolarmente elevata (10 micron).
L’Hriflesso) con una lunghezza d’onda di 670 nm, consente di acquisire tre serie di immagini della testa del nervo ottico e di ottenere un’unica immagine tridimensionale finale.
Al termine dell’esame il software fornisce informazioni su una serie di parametri utili all’esaminatore per poter valutare lo stato iniziale o quantificare la progressione del danno glaucomatoso.
E' un nuovo esame, non invasivo che utilizza un fascio laser per fotografare la retina. L'OCT altro non è che una TAC della retina senza l'utilizzo di radiazioni ma di una sorgente laser che esegue delle scansioni della retina. Il risultato è la rappresentazione di una o più sezioni della retina. In questo modo è possibile valutare nei dettagli il profilo della retina mentre l'angiografia valuta la retina solo sul piano frontale.
L'OCT è particolarmente utile in tutta una serie di patologie degenerative della retina in particolare per individuare nei dettagli la presenza di una membrana epiretinica o di un foro maculare. L'OCT da importanti informazioni anche per un migliore inquadramento delle degenerazione maculare legata all'età e dell'edema maculare, particolarmente quello che insorge a seguito del diabete.
OCT del segmento anteriore
L'OCT del segmento anteriore è un esame che permette di ispezionare tramite immagini ad alta definizione la porzione anteriore del globo oculare, che comprende:
Cornea
Iride
Angolo camerulare
Cristallino
Tecnica radiodiagnostica che consente, utilizzando un elaboratore elettronico opportunamente programmato, di ottenere immagini radiologiche relative a sottili strati (di spessore inferiore a 1 cm) delle strutture indagate, sul piano assiale(cioè trasversali rispetto alla lunghezza del corpo umano), come se si tagliasse il corpo dalla testa in giù in minuscole fettine.
Antinfiammatorio analgesico e antipiretico del gruppo dei FANS simile all indometacina ma meno potente e meno lesivo a livello gastrointestinale. Può determinare disturbi digestivi cefalea prurito. Controindicato in caso di ulcera duodenale e di insufficienza renale. E' uno dei pochi, oltre all acido acetilsalicilico, a essere consigliato anche per i bambini sopra i 2 anni .
Il tofu (formaggio di soia) si ottiene dalla coagulazione del latte di soia effettuata con composti del sodio (cloruro o solfato). Esistono molte versioni del tofu e non tutte ugualmente appetibili per il nostro gusto italiano, Cremoso e denso, ha l’aspetto simile al tomino o alla mozzarella. Essendo un derivato del latte di soia, ne presenta tutti i lati positivi (assenza di colesterolo e grassi saturi) e i lati negativi (assenza di calcio e scarso apporto di sali minerali). Può essere un parziale sostituto di uova o carne. Le informazioni nutrizionali sono molto variabili a seconda della preparazione.
Lo yogurt si ricava dal latte di soia.
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