Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
segmento terminale degli arti superiori, si articola con l'avambraccio al polso ha una superficie dorsale e una palmare e termina con le dita. L’epidermide del dorso della mano è sottile e ricco di peli a differenza del palmo che invece è più spessa, glabra e con solcature più o meno grandi. Lo scheletro della mano ha 27 ossa: il carpo, il metacarpo e lo scheletro delle dita. La struttura scheletrica della mano conta le ossa sesamoidi cosi chiamate poiché non sono più grandi di un grano di sesamo e si ritrovano nelle vicinanze delle articolazioni. I muscoli, 19 in tutto, assicurano i movimenti della mano e delle dita; si legano sullo scheletro della mano e sulle ossa dell'avambraccio. Il flusso sanguigno arriva alla mano grazie alle ramificazioni delle arterie radiale e ulnare, che vanno a formare due arterie digitali, mentre il flusso refluo è raccolto da due grossi vasi venosi che poi sboccano nelle vene ulnari e radiali. Grazie alla presenza di terminazioni terminali sensitive, presenti sia nel palmo, ma principalmente sui polpastrelli, la mano è la sede del tatto.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:32:33, in Lettera M, visto n. 850 volte)
Alcol con leggere proprietà purgative che se usato eccessivamente provoca disturbi a carattere gastrointestinale (effetto lassativo). Il mannitolo ha funzioni diuretiche ed è indicato a ripristinare la diuresi nell’oliguria. A volte viene utilizzato per favorire l’eliminazione renale delle sostanze tossiche in alcuni casi di avvelenamento.
o mannitolo, è uno zucchero impiegato come eccipiente delle forme farmaceutiche orali. Trova impiego come purgante, specie nell'infanzia, come colagogo, ovvero facilita la sintesi ed espulsione della bile e quindi permette un buon funzionamento del fegato, ed è usato anche come diuretico.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:31:42, in Lettera M, visto n. 751 volte)
Mobilizzazione passiva di un’articolazione per scopi terapeutici riabilitativi. Viene usata per stendere i legamenti contratti e rompere le aderenze dovute a periodi di prolungata immobilità.
movimenti manuali effettuati sulla colonna vertebrale a fini terapeutico-riabilitativi come distendere legamenti contratti, contrazioni muscolari, disturbi circolatori. I metodi più utilizzati sono l'osteopatia e la chiropratica.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:30:43, in Lettera M, visto n. 758 volte)
Termine usato in ambito psichiatrico per indicare l’utilizzo eccessivo di mezzi espressivi: mimica, comportamenti e linguaggi affettati e privi di naturalezza.
Di bob (del 16/01/2012 @ 15:29:41, in Lettera M, visto n. 698 volte)
Il termine manicomio è stato sostituito dalla dizione ospedale psichiatrico.
Negli anni cinquanta la popolazione dei manicomi era costituita non soltanto da persone con disturbi mentali ma da disadattati sociali, emarginati, alcoolisti. Il ricovero era il più delle volte deciso da altri e in certi casi, durava fino alla morte del paziente. Il criterio non era la malattia ma la pericolosità sociale o il pubblico scandalo.
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