Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Stato di allucinazione in una persona per altro normale.
Sale costituito da solfati doppi di metalli monovalenti e trivalenti. I metalli trivalenti possono essere alluminio, cromo, manganese, ferro, cobalto, titanio, vanadio, rodio, gallio, indio, iridio. Il più noto e tipico degli allumi è l'allume di rocca o potassico, che è il solfato doppio di alluminio e potassio; viene utilizzato come astringente, emostatico e caustico.
1 Pianta perenne della famiglia delle Liliacee a cui appartengono molte specie soprattutto africane. 2 Denominazione dell'agave americana che ha foglie molto simili a quelle delle piante di aloe. 3 Droga medicinale che si ricava dal succo delle foglie di alcune specie di aloe che viene condensato tramite evaporazione.
Aloe vera
Varietà di aloe (Aloe Barbadensis Miller). I riferimenti terapeutici risalgono a 5.000 anni fa (nel 1862 G. Ebers ne scoprì traccia in un papiro egiziano). L'unico campo in cui l'aloe vera ha dimostrato un'efficacia reale e notevole è quello dermatologico. Il suo impiego risale al 1942 quando un ingegnere chimico americano, R. Stockton curò una grave ustione dovuta al sole della Florida con una polpa gelatinosa estratta dall'aloe vera. Proseguì le ricerche e riuscì a stabilizzare il gel (per evitarne l'ossidazione). Dagli anni '50 sono moltissime le ricerche sull'impiego dell'aloe in dermatologia, in particolare nella cura delle ustioni dove i risultati sono eccellenti (da citare nel 1995 la cura delle vittime dell'attentato di Oklahoma City da parte di T. Moore che aveva all'attivo già 4.000 casi di ustioni trattati in tal modo). Attualmente l'aloe vera è utilizzata per curare ustioni, escoriazioni, scottature ed eritemi solari e come idratante per pelli secche, arrossate e screpolate. Molti prodotti con nomi commerciali blasonati si basano su aloe vera.
L'aloe è una pianta succulenta perenne a portamento arbustivo.
È una pianta autosterile, si riproduce perciò solo con l'impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Da millenni l'aloe viene utilizzata per le sue proprietà, ma un suo sfruttamento di natura farmaceutica parte soltanto nel 1959, quando un farmacista americano, Bill Coats, mise a punto un procedimento per dar vita a una commercializzazione senza più problemi di ossidazione e fermentazione.
Tra le varie proprietà mediche riconosciute, l'aloe:
1) stimola la crescita dell'epitelio sulle ferite;
2) dona un senso di energia e di benessere generale;
3) ha proprietà cicatrizzanti e antiinfiammatorie;
4) dà sollievo in caso di ustione;
5) favorisce l'idratazione dell'epidermide;
6) dà sollievo in caso di prurito e presenta qualità analgesiche.
Le uniche controindicazioni riguardano la presenza al suo interno dell'aloina, una sostanza con effetto lassativo e irritativo del colon che si ritiene abbia anche un potere abortivo in caso di gravidanza.
Caduta di capelli o di peli causata da stati morbosi o da trattamenti chemioterapici. Un caso molto comune di alopecia è quella che viene definita seborroica. Tale forma colpisce principalmente gli individui di sesso maschile e si manifesta in età precoce (attorno ai 20 anni) con una desquamazione del cuoio capelluto, seguita dalla perdita dei capelli. La patologia ha origine nella parte frontale e superiore del capo e, normalmente, risparmia le regioni temporali e la nuca.
Farmaci
Aloperidolo, Haldol, Serenase.
Indicazioni
Sotto forma di compresse e gocce orali nei casi agitazione psicomotoria da stati maniacali, demenza, oligofrenia, psicopatia, schizofrenia acuta e cronica, alcolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide e istrionico. Deliri e allucinazioni in caso di schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta, alcolismo (sindrome di Korsakoff), ipocondriasi, disordine di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline. Movimento coreiformi, agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani, turbe caratteriali e comportamentali dell'infanzia, tic e balbuzie, vomito e singhiozzo, sindromi da astinenza da alcool. Fiale: forme resistenti di eccitamento psicomotorie, psicosi acute deliranti e o allucinatorie, psicosi croniche. L'impiego del prodotto ad alte dosi va limitato alla terapia delle forme resistenti di eccitamento psicomotorie, psicosi acute deliranti e o allucinatorie, psicosi croniche. Nel trattamento dei dolori intensi generalmente in associazione con analgesici stupefacenti.
Controindicazioni
Controindicato nei casi di ipersensibilità individuale verso il prodotto, in gravidanza accertata o presunta, durante l'allattamento e nei bambini di età inferiore ai tre anni.stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall'alcool o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson, astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.).
Interazioni
Sono conosciute le interazioni con alcool, antistaminici, antiipertensivi, ipnotici, sedativi, anestetici, analgesici maggiori, barbiturici, metildopa, levodopa, antidepressivi triciclici, carbamazepina, litio, adrenalina e altri simpaticomimetici, agenti adrenergici ad azione ipotensiva (per esempio guanetidina), anticolinergici, fenilbutazone, derivati tiouracilici ed altri agenti mielotossici, antiacidi.
Conosciuta anche come polidistrofia infantile progressiva. E’ una patologia neurologica ereditaria che compare nell'infanzia e può portare alla morte. I suoi sintomi: convulsioni, mioclonie, demenza spesso associate a atassia cerebellare, spasticità, sordità, cecità, steatosi epatica e cirrosi.
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