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Processo attraverso il quale si ha lo sminuzzamento del cibo per poi deglutirlo e iniziare il processo digestivo. I muscoli masticatosi sono responsabile del processo e a questi si associano anche la lingua, le labbra, le guance. Il cibo è frammentato dai denti fino a essere ridotto di dimensioni tali da consentirne l'inghiottimento. Il movimento della mandibola favorisce la secrezione della saliva necessario sia per la deglutizione sia per la digestione
Rami collaterali del nervo mandibolare che innervano i muscoli adibiti alla masticazione
i principali muscoli masticatori sono il massetere, gli pterigoidei interno ed esterno e il temporale. Questi muscoli si inseriscono sulla mandibola, la chiudono contro la mascella, e permettono tutti i movimenti necessari per la masticazione
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:20:04, in Lettera M, visto n. 1288 volte)
Intervento che prevede l’asportazione della ghiandola mammaria risparmiando la cute sovrastante, allo scopo di effettuare una ricostruzione immediata della mammella asportata.
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:19:01, in Lettera M, visto n. 1231 volte)
Intervento che comprende l’asportazione della ghiandola mammaria con i muscoli piccolo e grande pettorale e i linfonodi ascellari. Essendo nato per la necessità di asportare tumori voluminosi, risulta necessariamente aggressivo anche se fortemente mutilante.
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:17:30, in Lettera M, visto n. 1219 volte)
Questo intervento prevede l’asportazione di mammella, linfonodi ascellari e fascia del muscolo grande pettorale. Ad oggi è l’interevento più praticato in caso di neoplasie di grandi dimensioni o dall’istologia particolarmente aggressiva.
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:10:45, in Lettera M, visto n. 3178 volte)
In caso di lesioni tumorali di dimensioni limitate viene asportato unicamente il nodulo o l’area della ghiandola in cui il nodulo è contenuto (quadrantectomia o intervento Veronesi). Questo intervento prende nome dal Prof. Veronesi che già nel 1969 iniziò uno studio randomizzato che confrontava la mastectomia classica secondo Halsted con la tecnica chiamata QUART (quadrantectomia associata a dissezione ascellare seguita da radioterapia). Oggi è dimostrato che lo studio di Veronesi era esatto, in quanto la quadrantectomia consente di ottenere lo stesso risultato della mastectomia ma con risultati estetici migliori, determinando un cambiamento nell’intervento mammario.
Con il termine quadrantectomia si intende l’asportazione di una losanga di cute e della sottostante ghiandola che contiene il tumore. La dissezione linfonodale ascellare viene eseguita in continuità con l’incisione mammaria se il tumore è localizzato nei quadranti supero-esterni della mammella, altrimenti viene fatta un’incisione separata. Essendo questa una chirurgia di tipo conservativo è sempre accompagnata da un trattamento radioterapico esterno sulla mammella sede del tumore asportato, allo scopo di prevenire le recidive locali di malattia. In caso di mastectomia radicale vengono posizionati due drenaggi (uno mammario ed uno ascellare), per drenare il siero e la linfa nelle prime giornate post-intervento.
In caso di mastectomia parziale, generalmente, viene posizionato il drenaggio solo nel cavo ascellare quando sia stata effettuata la linfadenectomia.
Dopo la dimissione è importante sottoporsi a necessari controlli ravvicinati nelle prime settimane, in quanto è frequente la formazione di raccolte linfatiche nell’area della mastectomia o della linfadenectomia.
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