Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
situazione patologica in cui si ha la presenza di più meningiomi. Cefalea, vomito, papilla da stasi, disturbi visivi sono i maggiori sintomi
Tumore benigno delle meningi che origina dai villi dell'aracnoide. Colpisce per lo più le donne, fra i 40 e i 60 anni. Il tumore non infiltra, ma sposta le strutture vicine, causando iperplasia o, al contrario, erosione della teca cranica. Molto meno frequente è il meningioma che interessa il midollo spinale. La sintomatologia iniziale consiste in disturbi motori che si aggravano lentamente. Scarsa è, solitamente, la sintomatologia dolorosa. Radiografia, scintigrafia, TAC, risonanza magnetica, mielografia e arteriografia sono indagini utili per confermare la diagnosi. L'intervento chirurgico di rimozione del meningioma deve essere eseguito precocemente per garantire un buon recupero funzionale.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:07:28, in Lettera M, visto n. 987 volte)
Membrane di tessuto connettivo che circondano il cervello e fungono come rivestimento e protezione.
Ci sono tre tipi di meningi: dura madre, aracnoide, pia madre.
Dura madre è la meninge più esterna e di maggiore consistenza. Da essa partono membrane che delimitano le strutture principali: i due emisferi cerebrali, il cervelletto e il tronco.
Aracnoide occupa, invece, la posizione intermedia ed è ricca di fibre di tipo reticolare ed è povera di vasi sanguigni. Lo spazio che intercorre tra dura madre e aracnoide è detto subaracnoideo e in esso è contenuto il liquido cefalorachidiano.
Pia madre è più interna e sottile, costituita da due strati: il primo riveste il tessuto nervoso e il secondo è a contatto con l’aracnoide.
È un ramo dell'arteria mascellare interna; si immette nel cranio per mezzo del foro piccolo rotondo per estendere le sue ramificazioni alle ossa della parete cranica laterale e alla dura madre della regione temporale.
ognuna delle tre membrane concentriche, dura madre, aracnoide e pia madre, che circondano l'encefalo e il midollo spinale.
Chiamata anche sindrome labirintica, è una condizione anatomica di idrope labirintico caratterizzata da una triade sintomatica: accessi vertiginosi, ronzii e ipoacusia unilaterale che può progredire fino alla sordità. Possono però presentarsi anche nausea, vomito, pallore, sudorazione, tachicardia, Cefalea e amnesia. Si effettua una terapia di tipo medico: il paziente deve essere a riposo nel letto, immobile al buoio e in silenzio. vasodilatatori periferici, soluzioni ipertoniche, sedativi e antivertiginosi sono i farmaci che in genere vengono utilizzati. Vitamina B6, vasodilatatori periferici e ansiolitici sono utili quando la crisi è passata. Si passa poi alla terapia chirurgica quando quella medica non ha effetti positivi
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:05:57, in Lettera M, visto n. 1045 volte)
Malattia provocata da un eccessivo aumento di endolinfa nell’orecchio interno. Si manifesta con improvvise vertigini che possono durare per pochi minuti sino a due o tre giorni e acufene fisso che può migliorare o sparire in corrispondenza dell’attacco. Raramente può causare sordità.
La diagnosi avviene attraverso test audiometrici e vestibolari. Non esiste una terapia di efficacia accertata. Sono utili diete a basso contenuto di sale e trattamenti con piccole dosi di diuretici.
|