Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Mantenimento della produzione di latte durante il periodo dell’allattamento. Regolata dall'ormone prolattina e dal continuo svuotamento della ghiandola mammaria grazie alla suzione operata dal neonato.
Zucchero formato da glucosio e galattosio. È contenuto primariamente nel latte dei mammiferi. Il lattosio per essere assorbito dall'intestino deve essere scisso nei due zuccheri semplici che lo compongono. Questa reazione è ad opera dell'enzima lattasi.
Presenza di lattosio nelle urine. È un fenomeno normale negli ultimi giorni di gravidanza, o durante l’allattamento. In casi diversi può essere la manifestazione di un deficit congenito del metabolismo, caratterizzato dalla mancanza dell'enzima che metabolizza il lattosio, la lattasi. Chi ha questo deficit e introduce lattosio nella dieta ha disturbi quali dolori intestinali e diarrea, la situazione si risolve eliminando il lattosio dall'alimentazione.
Zucchero disaccaride. Viene digerito dai batteri del colon producendo acido lattico, acido acetico e acido formico, provocando così aumento della pressione osmotica nel lume intestinale con conseguente richiamo di acqua. Esercita un'azione lassativa.
Termine risalente a Paracelso che indica una preparazione officinale di oppio che contiene l'1% di morfina. Può essere somministrato per via orale con funzioni sedative e antidiarroiche oppure utilizzato come analgesico per applicazioni cutanee.
lavaggio, in francese, è un metodo che viene usata in diagnostica citopatologica, consiste nell'instillazione, sotto controllo endoscopico, di una soluzione fisiologica in bronchi od organi cavi, cosi da avere materiale cellulare tramite aspirazione (broncolavaggio e broncoaspirazione
Il lavaggio broncoalveolare o BAL, broncho alveolar lavage, si basa sull’ introduzione, durante la broncoscopia, di una piccola quantità di liquido nei bronchi che successivamente è recuperato e analizzato. Attraverso questa tecnica vengono raccolte cellule e secrezioni bronchiali che danno informazioni utili ai fini diagnostici come la presenza di batteri o virus o la percentuale di neutrofili, eosinofili, linfociti e macrofagi
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