Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Processo di secrezione delle lacrime da parte dell'apparato lacrimale. La lacrimazione è determinata da impulsi provenienti dalle fibre del sistema nervoso vegetativo parasimpatico che arrivano alla ghiandola lacrimale. Tali impulsi vengono generati, per via riflessa, da stimoli (soprattutto di natura irritativa) che agiscono sulla mucosa nasale o sulla congiuntiva. La lacrimazione può anche presentarsi accompagnata a fenomeni quali lo sbadiglio, la tosse, lo starnuto, o anche intense emozioni (in quest’ultimo caso si parla di vero e proprio pianto). Vedi anche lacrima e apparato lacrimale.
Genere di batteri della famiglia Lattobacillacee, Gram-positivi anaerobi facoltativi. In natura ne esistono numerose specie caratterizzate da forme lunghe e strette che, in coltura, danno luogo a tipiche formazioni a “testa di medusa”. Sono capaci di fermentare i carboidrati, convertendo il lattosio e altri zuccheri producono forti quantitativi di acidi (specialmente acido lattico) che inibiscono lo sviluppo alla maggior parte degli altri batteri. Si osservano nei materiali vegetativi in fermentazione, negli esseri umani sono presenti nella vagina e nel tratto gastrointestinale, in cui costituiscono una piccola parte della flora batterica intestinale, ancora, si possono riscontrare in ferite e lesioni corporee di varia natura. Diverse specie hanno molta importanza nei processi che presiedono alla fabbricazione di prodotti caseari.
In anatomia, sinonimo di cavità, orifizio. Per esempio, lo spazio sottostante al legamento inguinale viene diviso dalla benderella ileopettinea in una porzione laterale, la lacuna dei muscoli e una porzione mediale, la lacuna dei vasi. In istologia, indica uno spazio o una cavità che si apre in un tessuto, di dimensioni per lo più microscopiche, e che non è rivestito da una parete propria rivestita da cellule differenziate a tale scopo.
È un vuoto nella memoria, riguarda in genere ricordi circoscritti e relativi a periodi di tempo limitati. Questi disturbi, che possono essere temporanei o permanenti, sono dovuti di solito a patologie cerebrali organiche come traumi cranici, accidenti cerebro-vascolari acuti, stati confusionali di origine vascolare o tossica, demenze ecc. Le cause possono anche essere psicologiche e la perdita di memoria può riguardare eventi di particolare significato emotivo. Gli eventi interessati possono essere quelli antecedenti o susseguenti un fatto patologico, o entrambi.
Condizione patologica caratterizzata da impossibilità di chiudere bene le palpebre. Compare quando si ha paralisi del muscolo orbicolare e provoca lacrimazione e congiuntivite, che può complicarsi con lesione corneale (soprattutto ulcerazione). Può essere dovuta a lesioni del nervo facciale e di conseguenza del muscolo orbicolare, oppure a cicatrici che ritraggono le palpebre. La terapia dipende dalla causa, nei casi più difficili si ricorre a interventi di chirurgia plastica (tarsorrafia).
Acronimo dall’inglese Lymphokine Activated Killer cells, ovvero cellule killer attivate da linfochine. Sono particolari cellule, facenti parte del sistema immunitario. Rappresentano la forma attivata delle cosiddette cellule NK (Natural Killer). Infatti alcuni linfociti coltivati in presenza di IL-2 (interleuchina) si trasformano in potenti killer capaci di eliminare un ampio spettro di cellule bersaglio tumorali, come pure linfociti autologhi che siano stati modificati dalla coltura, da alcuni virus o da apteni. Le cellule LAK vengono considerate un fenomeno funzionale, più che una sottopopolazione linfocitaria specifica. I precursori delle LAK possono essere divisi in due categorie principali: simil-NK e simil-T. Le cellule LAK non necessitano dei meccanismi di riconoscimento specifico (antigenico) tipici della funzione citolitica mediata dai linfociti T killer.
Fase dello sviluppo del linguaggio infantile che inizia tra il 4° e il 6° mese di vita. È caratterizzata dalla ripetizione di sillabe in serie (per esempio, ma-ma-ma, ba-ba-ba), i suoni tipici dei neonati. Questo periodo dello sviluppo è molto importante per lo sviluppo delle capacità comunicative del bambino poiché, attraverso le variazioni del ritmo e del tono con le quali vengono prodotti, diventano espressione di stati d’animo. In realtà il bambino comincia la lallazione in maniera casuale, quando cioè scopre non solo che riprodurre un suono può essere piacevole di per sè, ma può anche servire ad attirare l’attenzione di coloro che lo circondano.
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