Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
È un aminoacido diffuso in natura. Si trova in forti concentrazioni nella globina, la componente proteica dell'emoglobina, e nelle proteine degli istoni.
Cellula presente nei tessuti connettivi dell’organismo che ha la capacità di inglobare nel proprio citoplasma detriti cellulari, prodotti di disfacimento dei tessuti, o materiali estranei penetrati nell’organismo. Il termine è praticamente sinonimo di macrofago. Gli istiociti presenti nei tessuti derivano dai monociti circolanti nel sangue.
Vedi Dermatofibroma.
Insieme di malattie caratterizzate dalla proliferazione di cellule appartenenti al compartimento monocitico-macrofagico. Esistono forme reattive, secondarie a malattie infettive, forme neoplastiche (istiocitosi maligna o reticulosi midollare istiocitaria) e forme da causa ignota, chiamate istiocitosi X, che interessano le ossa, le mucose e i polmoni.
Termine anatomico che indica la porzione ristretta di un organo, compresa tra due parti più grandi. Ad esempio l'istmo della tiroide, della tuba, dell'utero, dell'aorta, etc).
Compatibilità tra tessuti. È fondamentale nel caso di trapianti di organi e tessuti. Il maggior indice di istocompatibilità è rappresentato dall'HLA (Human Leucocyte Antigens, antigeni umani leucocitari). L'HLA è un complesso di glicoproteine presenti sulla superficie dei leucociti e di altre cellule. Ogni individuo ha il suo specifico HLA. Si usa l'espressione “antigeni di istocompatibilità” perché sono responsabili della compatibilità tissutale, e quindi dell'accettazione o del rigetto di organi provenienti trapiantati da un altro organismo. Per la riuscita di un trapianto è indispensabile che l'HLA del donatore e del riceventi siano quanto più possibile simili.
Differenziamento dei foglietti embrionali che, specializzandosi, vanno a formare i tessuti caratteristici dei diversi organi.
|