Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
vedi Avitaminosi.
Sigla che sta per Induratio Penis Plastica. Vedi malattia di De la Peyronie.
Secondo i ricercatori della Brown University, che per primi avevano individuato i nuovi fotorecettori misteriosi ('battezzati' ipRGC), queste cellule sono in grado di adattarsi alle variazioni di luce, anche se in un modo piu' sottile e lento rispetto ai ben noti 'cugini' presenti nella retina umana, i coni e i bastoncelli. E servono al cervello per capire la differenza fra giorno e notte. Una scoperta che, si legge su 'Neuron', ha sorpreso gli stessi ricercatori guidati da David Burson: all'inizio, infatti, si pensava che queste nuove cellule dell'occhio si comportassero in modo del tutto diverso. Lo studio Usa fornisce ulteriori prove del fatto che, negli occhi umani, lavorano sistemi complementari in collegamento con il cervello. Coni e bastoncelli, infatti, comunicano rapidamente i cambiamenti di luminosita', segnali che ci permettono ad esempio di 'catturare' con lo sguardo un pallone chiaro che attraversa il cielo.
I nuovi fotorecettori, invece, funzionano in un altro modo. In pratica dicono al cervello se e' notte o giorno. ''Queste cellule - spiega Berson - agiscono come un metro su una macchina fotografica, e dicono al cervello di stringere la pupilla in base alla quantita' di luce registrata nel corso del tempo''. Il ricercatore ha scoperto le nuove cellule tre anni fa. Sono presenti nell'occhio in un numero non superiore a 2.000 e hanno un collegamento diretto col cervello. Spediscono, infatti, segnali elettrici all'area cerebrale che regola la pupilla e alla regione che controlla il nostro orologio biologico. Insomma, si sono rivelate importanti anche per sonno, veglia, produzione ormonale, temperatura corporea e altre funzioni vitali. La ricerca di Berson e' stata finanziata dai National Institutes of Health Usa.
Farmaci
Iprosten, Osteofix.
Indicazioni
Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi postmenopausale e senile.
Controindicazioni
Controindicato in caso di gravidanza, durante l'allattamento, in bambini in età pediatrica e in pazienti affetti da ulcera gastrica e duodenale.
Interazioni
In soggetti che fanno uso di anticoagulanti cumarinici è necessario monitorare frequentemente i parametri della coagulazione.
Intervento chirurgico di asportazione di un settore dell'iride, parziale o totale. Si attua nella cura di cataratta, glaucoma, iridocoroidite, o con l'intento di correggere anomalie congenite, come la persistenza della membrana pupillare o l'abnorme ristrettezza della pupilla.
O uveite anteriore, è un processo infiammatorio che interessa iride e corpi ciliari. Nell'iridociclite acuta i sintomi sono: dolore, lacrimazione eccessiva e fotofobia, iperemia congiuntivale, congestione dei vasi della sclerotica, che appaiono violacei. L'iridociclite cronica è caratterizzata da sintomi più modesti, è a progressione lenta con episodi di riacutizzazione. La terapia è a base di midriatici, analgesici e antinfiammatori.
Rottura del muscolo sfintere della pupilla e della radice dell'iride conseguente a ferite.
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