Immagine
 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di dr.rogato (del 03/10/2007 @ 22:14:06, in Lettera I, visto n. 5719 volte)
È il tessuto adiposo localizzato al di sotto del derma ed è costituito da lobuli serapari tra loro da tralci ricchi di fibre detti retinacoli, connessi da un lato al derma e dall’altro alla fascia muscolare e/o al periostio. Si divide in uno strato superficiale e uno profondo. Nel primo i lobuli sono rotondeggianti, nel secondo sono appiattiti. Questo secondo strato non è presente sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Nella testa e nel collo i due strati sono separati tra loro dalla fascia superficiale, in cui si dispongono i muscoli pellicciai.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (1)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di salute (del 14/07/2022 @ 11:45:02, in Lettera I, visto n. 298 volte)
L'ipofosfatemia legata all'X (XLH) è una rara malattia ereditaria dovuta a mutazioni nel gene PHEX che causa significative deformità scheletriche fin dalla giovane età, in Italia è stimata un'incidenza di 1 caso su 20.000 persone ma c'è ancora scarsa informazione al riguardo.

"I primi segni della XLH compaiono, di solito, attorno al primo o al secondo anno di vita e, se non trattati, tendono progressivamente a peggiorare nel tempo, comportando, già nell'infanzia e nell'adolescenza, l'insorgenza di gravi deformità ossee che spesso richiedono l'intervento chirurgico, a volte anche molto invasivo - afferma Giampiero Baroncelli, dirigente medico dell'unità operativa di Pediatria universitaria dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana -. Nell'età adulta, i pazienti mostrano un sensibile aumento del rischio di processi degenerativi a carico delle articolazioni che possono comportare il posizionamento di protesi, anche in giovane età. Inoltre, la presenza di dolori osteo-articolari e muscolari condiziona la qualità di vita dei pazienti. È perciò importante definire i criteri per una diagnosi precoce della malattia e uniformare i protocolli di cura, al fine di migliorare la gestione della patologia orientando i pazienti e le famiglie verso il centro specializzato più vicino". Il Pdta (percorso diagnostico terapeutico e assistenziale) per i pazienti affetti da XLH è attualmente oggetto di analisi.

"Il trattamento dei pazienti con XLH con un nuovo farmaco (burosumab), che è in grado di modificare la storia naturale della malattia, consentirà un sensibile miglioramento della qualità di vita - continua Baroncelli -. A questo deve affiancarsi un'efficace assistenza socio/sanitaria, sia ospedaliera che territoriale, ed un adeguato supporto psicologico, non solo del paziente ma anche delle famiglie".

"L'XLH è una malattia poco conosciuta e molto spesso tardivamente diagnosticata. Per la svariata sintomatologia osteo articolare che presenta, l'XLH è una patologia fortemente dolorosa e progressivamente invalidante, che necessita di numerosi interventi chirurgici - afferma Manuela Vaccarotto, vicepresidente Aismme -. Per questi pazienti è fondamentale una diagnosi precoce e un'immediata presa in carico in Centri di expertise che, in collaborazione con l'Assistenza e la Sanità sul territorio, possono accompagnarne e migliorarne la qualità della vita".
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 15:31:19, in Lettera I, visto n. 1414 volte)
Condizione clinica caratterizzata da una carente funzione delle ghiandole sessuali, o gonadi. Si distinguono ipogonadismi primitivi da malattia testicolare od ovarica; e ipogonadismi secondari, per alterazioni ipotalamo-ipofisarie. Le cause e i sintomi di ipogonadismo sono assai diversi nei due sessi e secondo l’età di insorgenza dell’alterazione. Nel maschio in età prepubere si ha eunucoidismo, con aspetto infantile dei genitali, mancato sviluppo dei caratteri sessuali secondari, talvolta ritardo nella maturazione psichica; nell’uomo adulto si osserva diminuzione del desiderio sessuale, impotenza e, nelle forme avanzate, regressione dei caratteri sessuali e diminuzione di volume dei testicoli. Le cause di ipogonadismo maschile sono molteplici: genetiche da anomalie cromosomiche (sindrome di Klinefelter), congenite (criptorchidismo), acquisite da lesioni infettive (parotite), tossiche, radianti; secondarie a patologie ipofisarie (ipopituitarismo, adenomi, iperprolattinemia) e a insensibilità dei tessuti agli ormoni androgeni. L’ipogonadismo maschile si tratta con testosterone, che è in grado di mantenere le caratteristiche fisiche, ma non sempre di garantire la fertilità; questa viene ottenuta, soprattutto nei soggetti giovani, con la somministrazione di gonadotropine. Tra le complicazioni a lungo termine è grave, in entrambi i sessi, l’osteoporosi da carenza di steroidi sessuali. Nella donna l’ipogonadismo determina, anche in questo caso con aspetti diversi secondo l’età del soggetto, amenorrea, irregolarità mestruali, cicli senza ovulazione e pertanto infertilità, mancata comparsa o regressione dei caratteri sessuali. Le più frequenti cause sono: genetiche (sindrome di Turner); congenite (malformazioni anatomiche dell’apparato genitale); acquisite ipofisarie (ipopituitarismo, tumori, iperprolattinemia) o ipotalamiche (anoressia nervosa); da eccesso di androgeni (policistosi ovarica, tumori ovarici o surrenali producenti androgeni). La terapia consiste nel trattamento della malattia di base, seguito da somministrazioni di estrogeni e progestinici ed eventualmente di gonadotropine, per ricostruire con i farmaci una situazione ormonale il più possibile simile al fisiologico ciclo mestruale.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 26/01/2011 @ 12:34:27, in Lettera I, visto n. 2768 volte)
È la diminuzione generale dell’attenzione. Il soggetto risulta incapace di organizzare selettivamente l'attività mentale. La causa può essere una lesione nella corteccia cerebrale o una forma di psicosi o di depresione. È anche la prima manifestazione clinica di demenza.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 26/01/2011 @ 12:37:54, in Lettera I, visto n. 1096 volte)
vedi Anossiemia.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 02/02/2011 @ 16:51:39, in Lettera I, visto n. 1907 volte)
Detto anche eminenza ipotenar o eminenza ipotenare, è il rilievo muscolare che si trova alla base del mignolo della mano, sulla faccia palmare. È costituito dai muscoli abduttore, flessore e opponente del mignolo e dal muscolo palmare breve, cutaneo, di forma triangolare. Tutti i muscoli dell'ipotenar sono innervati dal nervo ulnare.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 13:01:07, in Lettera I, visto n. 2992 volte)
È un trattamento di primo soccorso che si utilizza su pazienti vittime di arresto cardio-circolatorio (ACC) atto a ridurre il tempo di arresto e quindi il danno ipossico legato all’assenza di flusso ematico cerebrale. L’obiettivo è quello di raggiungere la temperatura interna < 34°C (32-34°C) nel minor tempo possibile (nostro obiettivo entro 2 ore, al massimo entro 6 ore). Valori inferiori di temperatura sono controindicati in letteratura in quanto incrementano solo gli effetti collaterali senza miglioramento dei risultati neurologici. Nei mezzi di soccorso il raffreddamento si ottiene tramite metodi attivi e passivi. I primi, decisamente più efficaci, prevedono l’utilizzo di due linee di infusione periferiche su cui infondere le flebo fredde a 4 °C a velocità elevata oltre all’apposizione di buste di ghiaccio istantaneo a livello dei grossi vasi (inguine, collo,ascelle, tronco). È consigliato avvolgere una parte del deflussore attorno aduna sacca di ghiaccio. I sistemi passivi prevedono la denudazione del paziente in ambiente preferibilmente condizionato ( temperatura non oltre i 15°C) e l’utilizzo di teli termici (oro/argento). Nel caso d’induzione o mantenimento intraospedaliero si ricorre anche all’utilizzo di materassi refrigeranti, a sistemi di ventilazione fredda (sistema tunnel), all’infusione in vena centrale (in alternativa alle vie periferiche) e all’accurato isolamento termico delle vie d’infusione. La durata del mantenimento è di 24 ore dal momento del raggiungimento del target termico. In entrambe le circostanze (extra/intraospedaliero) il mantenimento, raggiunta la temperatura di 33°C, si ottiene con il controllo dei sistemi di raffreddamento. Nella gran parte dei casi si sospendono, o si riducono, le infusioni fredde mentre si mantengono in funzione gli altri presidi. In ogni caso ad indirizzare il comportamento degli operatori saranno i valori di temperatura rilevati (timpanica sul territorio, vescicale/esofagea in ospedale). La normalizzazione della temperatura deve essere ottenuta in maniera graduale in non meno di 8 ore. Se necessario è possibile ricorrere all’utilizzo di antipiretici. Queste ultime due fasi di mantenimento e ritorno alla normotermia (e verosimilmente anche il raggiungimento del target termico) si realizzano sempre all’interno del reparto di Rianimazione. Un attento monitoraggio (sia in ambulanza che in Terapia Intensiva) limita i possibili effetti collaterali che l’ipotermia terapeutica può comportare, quali squilibri elettrolitici e glicemici, coagulopatie e sviluppo di infezioni. Attualmente l’incidenza stimata dall’American Heart Association dell’arresto cardiaco nei paesi industrializzati è di 0,55 casi su 1000 abitanti. Nei due terzi dei casi non vi sono sintomi premonitori e circa il 60% è trattato dai servizi di emergenza extraospedalieri (questo valore varia secondo la realtà geografica). La maggioranza degli arresti trattati presenta, al momento dell’arrivo dei soccorsi, una fibrillazione ventricolare. A questo tipo di aritmia si associa una maggiore percentuale di successo della rianimazione. Sul totale degli arresti circa il 20% è resuscitato con successo grazie alle attuali tecniche. Nonostante lo sviluppo, la diffusione e l’aggiornamento delle procedure rianimatorie la prognosi a distanza dell’evento è, in termini di disabilità neurologica, ancora ad oggi, infausta. Tra i pazienti sopravvissuti, circa l’80% rimane in coma post-anossico per periodi più o meno prolungati. Successivamente circa il 40% dei pazienti evolve verso uno stato vegetativo persistente e la mortalità ad un anno rimane decisamente elevata (80%). Molti fattori incidono sulla prognosi, primi tra tutti il ritmo di presentazione (defibrillabile o non), la tempestività dei soccorsi, la precocità di induzione dell’ipotermia terapeutica. È ormai certo che l’ipotermia controllata in pazienti selezionati che hanno subito un ACC rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione del danno neurologico, in particolar modo quello secondario alla ripresa del circolo (danno da riperfusione).
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 610 611 612 613 614 615 616 617 618 619 620 621 622 623 624 625 626 627 628 629 630 631 632 633 634 635 636 637 638 639 640 641 642 643 644 645 646 647 648 649 650 651 652 653 654 655 656 657 658 659 660 661 662 663 664 665 666 667 668 669 670 671 672 673 674 675 676 677 678 679 680 681 682 683 684 685 686 687 688 689 690 691 692 693 694 695 696 697 698 699 700 701 702 703 704 705 706 707 708 709 710 711 712 713 714 715 716 717 718 719 720 721 722 723 724 725 726 727 728 729 730 731 732 733 734 735 736 737 738 739 740 741 742 743 744 745 746 747 748 749 750 751 752 753 754 755 756 757 758 759 760 761 762 763 764 765 766 767 768 769 770 771 772 773 774 775 776 777 778 779 780 781 782 783 784 785 786 787 788 789 790 791 792 793 794 795 796 797 798 799 800 801 802 803 804 805 806 807 808 809 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 820 821 822 823 824 825 826 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 856 857 858 859 860 861
Cerca per parola chiave
 



Titolo
Lettera A (360)
Lettera B (241)
Lettera C (506)
Lettera D (256)
Lettera E (440)
Lettera F (170)
Lettera G (180)
Lettera H (56)
Lettera I (188)
Lettera J (5)
Lettera K (30)
Lettera L (399)
Lettera M (1056)
Lettera N (283)
Lettera O (349)
Lettera P (347)
Lettera Q (51)
Lettera R (339)
Lettera S (246)
Lettera T (314)
Lettera U (92)
Lettera V (43)
Lettera W (28)
Lettera X (15)
Lettera Y (2)
Lettera Z (28)

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
x monica se hai face...
07/03/2011 @ 14:51:33
Di filocell
X FILOCELL se clicci...
07/03/2011 @ 14:42:31
Di monica
x monica il messaggi...
07/03/2011 @ 13:25:51
Di filocell


< marzo 2023 >
L
M
M
G
V
S
D
  
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
   
             

Titolo
Enciclopedia (1)

Le fotografie più cliccate