Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sinonimo di cardiomiopatia dilatativa
È una condizione patologica del cuore che si manifesta con la dilatazione ventricolare e la disfunzione sistolica. Dal punto di vista eziologico le cause più comuni sono:
dilatazione delle camere cardiache con compromissione della funzione ventricolare, in genere a seguito di una scompenso cardiaco congestizio;
secondaria a: IMA o ischemia cardiaca, infezioni acute o croniche da batteri, virus, protozoi, da malattie metabolico-endocrine, tossicosi da etanolo, cocaina, piombo, arsenico e cobalto, da farmaci come gli antidepressivi triciclici e quadriciclici, le fenotiazine e alcuni antiblastici come la ciclofosfamide e la doxorubicina.
La gittata cardiaca viene mantenuta a spese della tachicardia e di un incremento del volume telediastolico, che provoca a sua volta un aumento della tensione di parete e della richiesta miocardica di O2. Pertanto la sintomatologia principale sarà caratterizzata da:
dispnea sia da sforzo che a riposo
astenia
presenza III tono cardiaco
distensione venosa giugulare
edema arti inferiori
epatomegalia (nei casi più gravi)
rantoli basali.
La diagnosi di conferma viene effettuata con ecocardiogramma dove si può apprezzare la dilatazione delle camere cardiache, RMN e RX e test da sforzo per valutare la prognosi. La terapia si basa nel caso dell'insufficienza cardiaca congestizia dell'utilizzo di farmaci per ridurre il post-carico, diuretici e nitrati. Eventuale valutazione cardiochi rurgica per trapianto cardiaco, by-pass coronarico o cuore artificiale. La prognosi è in relazione alla gravità dello scompenso cardiaco, la sopravvivenza è stimata intorno al 30% < 5 anni.
o anche chiamato muscolo cardiaco. E' il tessuto muscolare striato involontario che forma la massa cardiaca.
Medicinale antibiotico che ha un ampio spettro, fa parte della famiglia deimacrolidi, ha azione batteriostatica e battericida, in funzione della concentrazione utilizzata, attiva contro i germi eritromicino-resistenti. I suoi vantaggi sono: discreta tollerabilità gastrica e assenza di interferenza con i teofillinici, non induce resistenza crociata verso gli altri macrolidi.
Cellula embrionale dalla quale si svilupperà la fibra muscolare striata
Processo fisiologico con cui si ha l’eliminazione dell'urina raccolta nella vescica. La contrazione del muscolo detrusore, che si trova all'interno della vescica, determina lo svuotamento della vescica assieme al rilasciamento dello sfintere del trigono, o sfintere interno, e dello sfintere urogenitale o sfintere esterno. Il processo è un atto riflesso ovvero automatico che si ha in seguito a uno stimolo senza nessun intervento della volontà, e lo stimolo scatenante è l’eccessivo rigonfiamento della vescica in seguito all'accumulo di urina al suo interno. La muscolatura della parete vescicale, in situazioni normali, si contrae quando la vescica giunge ad un volume di circa 400 ml, in questa situazione la minzione può essere volontariamente inibita in quanto l’impulso che parte dalla corteccia cerebrale, attraverso il nervo pudendo esterno che giunto allo sfintere urogenitale ne causa la contrazione; in questo modo si può giungere a volumi di 700-800 ml di urina, superati questi volumi il riflesso è inarrestabile e lo svuotamento è automatico senza nessun controllo volontario.
Farmaci
Aloxidil, Loniten, Minovital, Minoximen, Normoxidil, Regaine.
Indicazioni
Per il trattamento sintomatico dell'alopecia androgenica anche se non ne è nota l'efficacia nelle forme di alopecia congenita localizzata o generalizzata, alopecia cicatrizzale di varia natura (post-traumatica e di origine psichica infettiva), alopecia acuta dovuta a sostanze tossiche a medicamenti in cui la ricrescita dei capelli è condizionata della soppressione della causa specifica. Usato per la cura dell'ipertensione refrattaria al trattamento di un diuretico più un secondo farmaco antipertensivo a dosi tollerabili. Il farmaco va somministrato in associazione con un altro attivo sul sistema nervoso simpatico e a un adeguato diuretico quasi sempre scelto tra quelli attivi sulla branca ascendente dell'ansa di Henle.
Controindicazioni
È controindicato in caso di gravidanza, durante l'allattamento, in presenza di feocromocitoma e nei pazienti con anamnesi di ipersensibilità ai componenti del prodotto. Non deve essere impiegato in caso di malattie cardiovascolari come coronaropatie, aritmie, scompenso cardiaco congestizio o valvulopatie. I soggetti affetti da ipertensione e in trattamento per questa patologia vanno tenuti sotto stretto controllo medico.
Interazioni
Sono conosciute interazioni con antipertensivi in particolare guanetidina.
E' un medicinale antibiotico ad ampio spettro e fa parte della famiglia delle tetracicline. Può causare tossicità vestibolare, da non somministrare in caso di gravidanza e ipersensibiltà al farmaco
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